2025-05-01
La Schlein non molla. Paga minima oraria per ridurci in miseria
Non bastavano le topiche su accise e bollette. Gli stipendi medi superano i 9 euro chiesti dai dem. Si rischia la gara al ribasso.Mettiamola così, quando si esaurisce la spinta dell’antifascismo allora si ritira fuori il salario minimo. Stavolta la copertura l’ha fornita l’inquilino del Colle. Sergio Mattarella parla del lavoro povero, del caporalato e sembra dire a Giorgia Meloni: perché non vuoi il salario minimo? La risposta è nei fatti: non serve; anzi per com’è la situazione del lavoro in Italia è dannoso. Chi non ne è per nulla convinta è Elly Schlein. Ieri Repubblica le ha riservato una pagina dove ha potuto parlare male della Meloni partendo dalle retribuzioni troppo basse. Gli argomenti della segretaria pro tempore del Pd sono i seguenti: da 30 anni i salari in Italia non crescono, mentre l’Ocse certifica che i nostri sono scesi del 3%, quelli di Francia e Germania sono saliti del 30%. Ora al netto che Giorgia Meloni trenta anni fa non aveva ancora dato la maturità non viene il sospetto alla Schlein che c’entrino le politiche del centrosinistra che ha governato – sovente senza consenso elettorale - per 16 di quei trent’anni e poi ha appoggiato i governi tecnici di Mario Monti e Mario Draghi? Giusto per memoria la professoressa Elsa Fornero – la vestale del centrosinistra – è stata ministra del lavoro per due anni. Aggiunge la Schlein: il governo dice no alla nostra proposta sul salario minimo per partito preso. E racconta un Paese che non c’è: qui il 10% degli italiani possiede 10 volte la ricchezza degli altri. Con le cifre estratte dai rapporti delle Acli sulla povertà, sul divario salariale Nord-Sud, uomini-donne, giovani-anziani la Schlein dà ogni colpa alla Meloni che «non vuole tassare gli extraprofitti delle società energetiche e ci fa pagare carissime le bollette. Se vado al governo salario minimo e tassa sull’energia subito». Al di là che il concetto di extraprofitto sfugge a qualsiasi categoria economica- quando ci sono le extraperdite si rimborsano le aziende? – viene da domandare alla segretaria del Pd se sa cosa è successo in Spagna con le rinnovabili. E se si ricorda che l’aumento delle accise è un’eredità del governo di Mario Draghi di cui il Pd era membro autorevole e orgoglioso sostenitore, così come il caro bollette non può certo essere accollato a questo esecutivo. Per carità di patria lasciamo perdere le considerazioni su Trump perché neppure Tania Cagnotto arrivava a tali carpiati con triplo avvitamento. Rimettiamo le cose in chiaro. La Cgil del compagno Maurizio Landini che tiene a guinzaglio Elly Schlein e vuole abolire il Jobs act approvato dal governo dell’allora segretario del Pd Matteo Renzi, che tuona per il salario minimo ha firmato nei mesi scorsi diversi contratti con paghe orarie che sono in media 7,7 euro lordissimi. Il salario minimo per cui si batte la compagna Elly Schlein è fissato a 9 euro all’ora fisco e contributi compresi. Elly s’informi e lo dica anche a Sergio Mattarella; stando ai dati Istat del 2022 la retribuzione oraria media, nelle unità produttive con almeno 10 dipendenti, tra le donne è pari a 15,9 euro e tra gli uomini è pari a 16,8 euro, per una media complessiva di 16,4 euro. Sarebbe interessante chiedere a questi lavoratori se il salario formato Schlein aggrada loro visto che la segretaria del Pd ribadisce che: «Il 70% degli italiani è favorevole al salario minimo». Banca d’Italia peraltro informa che col taglio del cuneo fiscale operato dal governo Meloni chi prende fino a 25.000 euro ha il 7% di sconto sulle tasse, tra 25.000 e 35.000 euro si tagliano 6 punti. Sono aumenti da 60 a 100 euro al mese in busta paga. Se si dà uno sguardo in Europa i conti della Schlein tornano ancor meno. Lo ha scritto chiaro proprio Mario Draghi: «I decisori politici europei hanno rivelato una preferenza per una particolare costellazione economica: basata sullo sfruttamento della domanda estera e sull’esportazione di capitale con bassi livelli salariali. Questa costellazione non è più sostenibile». Ora che la Schlein che rappresenta il partito più euroentusiasta dica che la Meloni ha accettato genuflettendosi il Patto di stabilità pare un po’ esagerato. L’Europa com’è evidente è la prima causa della debolezza salariale italiana. È il caso d’informare anche il presidente della Repubblica che la direttiva europea sul salario minimo adottata nel 2022 verrà cassata. Svezia e Danimarca l’hanno denunciata alla Corte di giustizia europea e l’avvocato generale dell’Ue ha espresso parere favorevole alla sua cancellazione perché viola i trattati. Ma i sostenitori del salario minimo obbiettano che 22 paesi europei ce l’hanno. Vero, ma si va dai 551 euro della Bulgaria ai 2.638 del Lussemburgo e Eurostat afferma che 7 lavoratori su 10 che in Ue percepiscono il salario minimo faticano ad arrivare a fine mese. Semplicemente perché le retribuzioni di soglia sono tarate sul costo della vita. In Italia invece la contrattazione collettiva copre – i dati sono del Cnel che spiega come il salario minimo non risolve il lavoro povero - 211 contratti nazionali di lavoro per 13.364.336 lavoratori del settore privato; sono il 96,5% dei dipendenti. Forse Maurizio Landini dovrebbe interrogarsi con la sua Cgil se la legge, che lui avversa, avanzata dalla Cisl per far partecipare i lavoratori alle scelte aziendali non abbia più senso di un salario minimo. In Germania funziona e i salari in 30 anni sono aumentati del 30%. Garantisce Elly Schlein.
Papa Leone XIV (Getty Images)
Sergio Mattarella con la mamma di Willy Monteiro Duarte (Ansa)
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L'amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)