2022-11-20
In una notte sbarcati in 249: più dell’intera Ocean Viking. Doppio blitz, presi 9 scafisti
Prosegue l’assalto alle coste dei barchini che, a differenza delle Ong, non fanno notizia. I trafficanti catturati in Calabria e in Puglia. Francia e Germania accoglienti? Un bluff.Ci sono gli sbarchi utili per la propaganda, pronti a diventare un caso internazionale e da telegiornali, con in scena le navi delle Ong. E poi c’è lo stillicidio degli sbarchi di ogni notte, da barchini e carrette del mare. Nella notte di venerdì, per fare un esempio, gli scafisti hanno depositato 102 migranti in Salento e altri 147 sono stati messi in salvo nel Ragusano. In totale sono 249 persone clandestine, contro le 234 che erano a bordo della Ocean viking. In più, nelle ultime 24 ore la polizia italiana ha arrestato nove presunti scafisti, tra la Calabria e la Puglia. Questa è la trincea di tutti i giorni della guerra all’immigrazione clandestina, quella che sfugge per scelta alla lotteria delle richieste d’asilo alla quale Francia e Germania sostengono di comportarsi con maggiore generosità.Numeri e storie al di là delle navi delle Ong sono impressionanti. Venerdì, la Squadra mobile di Reggio Calabria ha fermato a Roccella Ionica sette presunti scafisti. Si tratta di cinque egiziani ai quali è imputato lo sbarco di 263 migranti da un peschereccio di appena 25 metri, lo scorso 14 novembre. Poi, ci sono un siriano e un turco, accusati di aver portato, sempre nello scalo della Locride, un barcone con 82 migranti lo scorso martedì. Dall’inizio dell’anno, in questa zona, sono stati fermati e individuati altri 50 scafisti, in un quadro complessivo che ha registrato 85 sbarchi e 6.975 uomini e donne arrivati sulle coste calabresi.Non è stata una notte tranquilla neppure sulle coste salentine. Qui, venerdì sono arrivati a Santa Maria di Leuca 102 migranti, tra i quali 28 minori, di nazionalità irachena, egiziana, afgana e iraniana. Il loro viaggio è durato diversi giorni e nella traversata un uomo di origini irachene ha perso la vita per una crisi ipoglicemica. I due presunti scafisti, due uomini del Kirghizistan, erano ovviamente nascosti tra i migranti. Per individuarli, gli investigatori del Gico della Guardia di finanza hanno ascoltato i migranti e visionato video e foto scattate con gli smartphone a bordo. I due sospettati sono stati arrestati e portati in carcere a Lecce con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I 102 migranti invece sono stati portati al centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto.Sempre ieri mattina presto, in Sicilia, sono arrivati a Pozzallo 147 migranti, messi in salvo nella notte a una trentina di miglia a sud est da due motovedette della Guardia costiera. Le condizioni meteo erano molto difficili e il mare si stava alzando pericolosamente per cui si può parlare di una tragedia evitata. Alcuni dei migranti erano in forte stato di disidratazione e hanno poi riferito alle autorità italiane che non bevevano da alcuni giorni. C’erano inoltre diversi casi di ipotermia, e un collasso ha richiesto il ricovero immediato in ospedale. Qui i clandestini vengono in gran parte da Egitto e Bangladesh. Le operazioni di sbarco sono pure avvenute quasi al buio perché non era disponibile la torre faro. In questo caso, almeno finora, non sarebbero stati individuati scafisti.E il bilancio di una sola notte di sbarchi e soccorsi avrebbe potuto essere maggiore se, come non accade spessissimo, non ci fosse stato il coinvolgimento di Malta. Sempre nella notte tra venerdì e sabato, sempre al riparo dai viaggi delle organizzazioni non governative, è stata soccorsa un’imbarcazione con 36 persone a bordo nella zona di salvataggio e soccorso di Malta. Dalla barca avevano lanciato l’allarme con queste parole: «L’acqua entra nella barca e le persone a bordo stanno congelando». Lo ha riferito l’organizzazione indipendente di soccorso Alarm Phone. Un mercantile ha provato per ore ad aiutare l’imbarcazione in difficoltà, poi sono entrate in azione le autorità maltesi, che si sono fatte carico dell’emergenza.Il racconto di questa notte con 249 sbarchi effettuati e altri 36 evitati dall’intervento di Malta è il racconto della normale quotidianità che affronta l’Italia. Una quotidianità fatta di soccorsi, ovviamente, e di accoglienza. Una quotidianità fatta di complicate indagini per individuare subito gli scafisti, prima che si mimetizzino con le loro vittime. Una quotidianità che ha a che fare con migliaia di clandestini che sfuggono volontariamente all’identificazione, almeno finché non è possibile, e che non vogliono esporsi con le richieste di asilo. Sono il numero oscuro dell’immigrazione, ancorché le forze di polizia ogni giorno diano il loro bollettino, che non finisce né sul tavolo dei Grandi al G20 né nel dibattito che si può creare di tanto in tanto quando una nave di una ong fa discutere e i suoi avvocati, magari, impugnano al Tar e in tribunale i decreti del governo italiano. Prima di affermare che Francia e Germania ricevono e accettano più richieste di asilo degli italiani, bisognerebbe ricordarsi che il grosso dei migranti arriva sulle coste della Penisola con barchini e barconi. E in una notte a caso, scaricano più gente di una nave delle Ong.
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