Stamattina, tramite l’agenzia di stampa Amaq, l'Isis-K ha rivendicato l’attentato effettuato da un kamikaze all’aeroporto di Kabul, nel quale sono morti almeno 50 talebani e dove si contano decine di feriti. A Parigi il 30 dicembre è stata sfiorata la strage: un francese e un libico sono stati arrestati mentre stavano per compiere un attentato alla stazione ferroviaria Montparnasse. A New York la sera di Capodanno tre agenti di polizia sono stati colpiti da un uomo che brandiva un machete vicino a Times Square.
Stamattina, tramite l’agenzia di stampa Amaq, l'Isis-K ha rivendicato l’attentato effettuato da un kamikaze all’aeroporto di Kabul, nel quale sono morti almeno 50 talebani e dove si contano decine di feriti. A Parigi il 30 dicembre è stata sfiorata la strage: un francese e un libico sono stati arrestati mentre stavano per compiere un attentato alla stazione ferroviaria Montparnasse. A New York la sera di Capodanno tre agenti di polizia sono stati colpiti da un uomo che brandiva un machete vicino a Times Square.Lo Stato islamico Provincia del Khorasan (meglio conosciuto come Isis-K), gruppo terroristico che da quando i talebani sono tornati al potere sta mettendo a ferro e fuoco l’Afghanistan, ha rivendicato questa mattina l’attentato effettuato da un kamikaze all’aeroporto di Kabul, nel quale sono morti almeno 50 talebani e dove si contano decine di feriti. La rivendicazione è arrivata attraverso l’agenzia stampa dell’Isis Amaq che scrive: «Cinquanta membri della milizia talebana sono stati uccisi e feriti in un attacco di martirio all'ingresso dell'aeroporto militare Kabul. Fonti della sicurezza hanno riferito all'agenzia Amaq che un combattente del martirio dello Stato Islamico è riuscito ieri mattina, domenica, a penetrare le fortificazioni di sicurezza e a raggiungere l'ingresso del quartier generale militare annesso all'aeroporto internazionale Kabul». Le fonti hanno aggiunto che il combattente ha fatto esplodere una cintura esplosiva che indossava, nel bel mezzo di un raduno di membri talebani che si stavano mettendo in fila per controllare le loro carte prima di entrare nel quartier generale militare come misura di sicurezza regolare. Le fonti hanno indicato che la forte esplosione ha provocato la morte di circa 20 soldati e il ferimento di altri 30 circa. Le stesse fonti hanno rivelato ad Amaq che l'autore dell'attentato è stato uno dei due al-Inghami che settimane fa hanno compiuto l'attentato all'albergo cinese di Kabul, potendo ritirarsi dall'albergo dopo l'attentato, e oggi ha portato a termine con successo il suo secondo attacco». Il governo talebano ha confermato i fatti attraverso il portavoce Abdul Nafi Takor che alla Reuters ha dichiarato: «Questa mattina si è verificata un'esplosione fuori dall'aeroporto militare di Kabul, a causa della quale un certo numero di nostri cittadini sono stati martirizzati e feriti e le indagini sono in corso». L’inviato della Reuters nel suo resoconto scrive: «I residenti locali hanno detto che una forte esplosione è stata udita prima delle 8:00 del mattino nelle vicinanze del lato militare dell'aeroporto pesantemente fortificato. Hanno detto che l'area era stata isolata dalle forze di sicurezza e tutte le strade erano state chiuse». Il ministero dell'Interno di Kabul ha negato le cifre sulle vittime dichiarate dallo Stato islamico e ha affermato che avrebbe «rilasciato il bilancio ufficiale delle vittime»I Talebani hanno perso il controllo del PaeseQuanto accaduto dimostra ancora una volta come i Talebani non abbiano più il controllo del territorio davanti ad una sanguinosa insurrezione condotta dal gruppo militante dello Stato islamico, che nelle ultime settimane ha preso di mira una serie di installazioni chiave a Kabul, tra cui le ambasciate russa e pakistana, un hotel frequentato da uomini d’affari cinesi, nonché l'ufficio dell'ex primo ministro del Paese. Se il 2023 si è aperto con la strage di Kabul, gli ultimi giorni del 2022 hanno fatto registrare una serie impressionante di attacchi jihadisti in Mozambico, Burkina Faso, Nigeria, Iraq, Siria, nel Sinai e in Afghanistan con l’attacco dello scorso 26 dicembre dove l’Isis-K ha fatto esplodere un'autobomba sul comandante della Polizia talebana nella provincia di Badakhshan che confina con il Tagikistan a nord, con la Cina a est, con il Pakistan e con la provincia di Nurestan a sud e con le province di Panjshir e Takhar a ovest. Sfiorata la strage a Parigi Anche l’Europa ha corso gravissimi rischi e in particolare la Francia dove la mattina del 30 dicembre 2022 due persone, un francese e un libico, sono state arrestate mentre stavano per tentare di compiere un attentato alla stazione ferroviaria di Parigi Montparnasse. Entrambi gli individui sono stati arrestati intorno alle 07.45 dopo aver fatto irruzione nella stazione in possesso di nove bombole di gas al grido di «facciamo saltare tutto in aria». I due sospetti, identificati rispettivamente come Éric, un francese di 51 anni, e Abdelwahed, un libico di 29 anni, sono già in custodia di polizia con l'accusa di «apologia del terrorismo». La polizia ha scoperto in una delle borse che trasportavano le nove bombole, tutte piene di gas ma secondo gli inquierenti «era chiaro che nessuno dei due aveva idea di come farle saltare in aria». Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha comunque chiesto al prefetto di polizia di Parigi, Laurent Nunez, «di dare disposizioni per rafforzare immediatamente la sicurezza in tutte le stazioni della capitale francese». L’attacco di Capodanno a New York A New York la sera di Capodanno tre agenti di polizia sono stati colpiti da un uomo che brandiva un machete vicino a Times Square. L'attacco è avvenuto poco dopo le 22.00 di sabato sulla West 52nd Street e 8th Avenue. L'attacco è avvenuto appena fuori dalla zona di massima sicurezza dove migliaia di persone sono state sottoposte a screening per le armi mentre si preparavano a salutare il 2023. Il sospetto si è avvicinato ad un agente e ha cercato di colpirlo in testa con il machete, ha detto il commissario di polizia Keechant Sewell. Ha poi colpito due agenti alla testa con la lama prima di essere colpito alla spalla ed essere arrestato dalla polizia. Gli agenti sono ricoverati in ospedale e sono attualmente in condizioni stabili con ferite alla testa e all’addome. A colpire è stato Trevor Bickford, 19 anni, di Wells (Maine) recentemente convertitosi all'Islam. Secondo i funzionari dell’Fbi il giovane si è subito radicalizzato e ha promesso di andare a combattere in Afghanistan e per questo figurava su una «lista di controllo» dell'Fbi che ha ritrovato una lettera inviata alla sua famiglia nella quale li esortava «a pentirsi davanti ad Allah in modo che possiate essere tolti dal fuoco infernale». Bickford ha continuato a chiamare suo fratello, Devon, «traditore» per aver prestato servizio nell'esercito degli Stati Uniti e in una lettera gli ha chiesto di convertirsi «ti sei unito ai ranghi del mio nemico. E per questo non posso darti parole gentili: ritorna ad Allah». Secondo fonti della polizia Bickford è arrivato in treno New York City lo scorso 29 dicembre e un diario trovato dagli investigatori indica che il giovane era coinvolto in una missione suicida: ha lasciato appunti su chi avrebbe ereditato i beni e dove voleva essere sepolto. Trevor Bickford ha scritto nel diario che si rammarica di aver deluso sua madre e che voleva che i suoi fratelli si unissero a lui nella sua lotta per l'Islam. Il Nypd organizza ogni anno una massiccia operazione di sicurezza per proteggere la folla di Capodanno. Migliaia di ufficiali sono dispiegati nell'area, comprese molte nuove reclute. I blocchi in cui si riuniscono le folle più grandi per vedere gli spettacoli e la caduta della palla di mezzanotte sono accessibili solo attraverso i checkpoint in cui gli agenti usano le bacchette di rilevamento dei metalli per schermare le armi. Sono vietate borse grandi e frigoriferi. Le barriere sono installate per prevenire gli attacchi dei veicoli nell'area sicura.Tuttavia, il perimetro di sicurezza può estendersi solo fino a un certo punto ed qui che Trevor Bickford ha colpito. Ora le Fbi indaga per capire dove il giovane del Maine si sia radicalizzato e se abbia avuto dei complici ma il compito degli investigatori appare molto arduo visto che negli Stati Uniti non si contano più i predicatori incendiari e i centri di preghiera dove si predica il male assoluto.I soldi del governo inglese agli estremisti islamiciMentre scriviamo dalla Gran Bretagna è arrivata una notizia a dir poco clamorosa: Sir William Shawcross, ex capo della Charity Commission, che si è occupato delle revisione del programma antiterrorismo governativo denominato Prevent ha scoperto che per molti anni il denaro dei contribuenti britannici è andato a gruppi che promuovevano l'estremismo islamico e ai sostenitori dei Talebani. I gruppi finanziati da Prevent erano guidati da persone che presumibilmente sostenevano i Talebani, difendevano gruppi islamisti militanti banditi sul suolo britannico e ospitavano predicatori del male. Nella bozza del rapporto leggiamo che «il governo ha finanziato gruppi che avevano promosso la narrativa estremista». Prevent è stato istituito in risposta immediata all'11 settembre 2001 ed è stato sviluppato nel corso di diversi anni. Lo schema aveva il compito di impedire alle persone di diventare terroristi o simpatizzanti del terrorismo. La scoperta che i gruppi finanziati dal governo hanno effettivamente promosso l'estremismo islamico dovrebbe provocare un pesante contraccolpo sulla strategia antiterrorismo della Gran Bretagna.
Dario Franceschini (Imagoeconomica)
L’ex ministro dem: «La maggioranza solleva odio». Walter Verini (Pd): «Sconcertante».
Papa Leone XIV (Getty Images)
Il portavoce della Santa Sede riferisce la posizione di Leone XIV, comunicata al nuovo ambasciatore Usa in Vaticano: «La violenza politica lo preoccupa, e pensa sia necessario astenersi dalla retorica e dalle strumentalizzazioni che portano alla polarizzazione».
Sergio Mattarella con la mamma di Willy Monteiro Duarte (Ansa)
Il presidente della Repubblica ricorda Willy Monteiro Duarte e tra le righe manda un messaggio ai progressisti esagitati: datevi una regolata. Ma non ce la fanno: se a morire è un loro avversario, fioccano i distinguo e persino le giustificazioni.
2025-09-17
Morto in silenzio Duilio Poggiolini. Il vecchio «re Mida» della sanità distrutto da Tangentopoli
Duilio Poggiolini (Getty Images)
Il dirigente travolto dall’inchiesta milanese è venuto a mancare cinque anni fa, ma la notizia non era trapelata. Assolto per lo scandalo sul sangue infetto, quando era ormai malato, non seppe nulla dell’esito del processo.