2024-09-21
Dopo la denuncia choc di Sangiuliano il Garante chiede tutela della dignità
Gennaro Sangiuliano (Getty Images)
Su casi recenti non era intervenuto. Intanto la Boccia sforna un post con citazioni cinefile.La difesa di Gennaro Sangiuliano ha denunciato l’ex amante Maria Rosaria Boccia per «pressioni illecite»: comportamenti che prefigurano, secondo i legali, ipotesi di reato come la tentata estorsione o la violazione della privacy, anche se dovranno essere i pm di Roma a qualificare gli episodi descritti con specifiche fattispecie di reato.E a proposito di privacy, dopo i numerosi articoli usciti sulla guerra Sangiuliano-Boccia, ieri il Garante della privacy, appunto, ha diramato un comunicato preoccupato: «In relazione alla vicenda inerente all’ex Ministro Gennaro Sangiuliano, il Garante privacy richiama media e siti web e al più rigoroso rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e, in particolare, al criterio dell’essenzialità dell’informazione. È, peraltro, indispensabile garantire la dignità di tutte le persone coinvolte, procedendo a una valutazione più approfondita circa l’oggettiva essenzialità di dettagli e informazioni relativi ad aspetti intimi, omettendone la pubblicazione quando non rispondono a un’esigenza realmente informativa su vicende di interesse pubblico».Non si può non notare la coincidenza temporale tra il dispaccio e l’uscita in edicola dell’articolo della Verità che, ieri, riportava alcuni dei messaggi più significativi contenuti nella chat depositata agli atti dall’avvocato Silverio Sica, difensore dell’ex ministro. Si tratta di messaggi considerati fondamentali per dimostrare i presunti reati commessi ai danni di un ministro il quel momento in carica. È importante per il lettore sapere se chi governa è sotto ricatto? Ma soprattutto l’opinione pubblica ha diritto di conoscere che tipo di comportamenti abbia tenuto una donna che molti media hanno provato a trasformare in una sorta di Giovanna d’Arco da scagliare contro l’attuale maggioranza? A nostro giudizio i messaggi pubblicati permettono di inquadrare al meglio la campagna mediatica portata avanti dalla dottoressa Boccia con il suo stillicidio di messaggi e di allusioni più o meno minacciose. Quanto alla possibile lesione della dignità delle persone, ci limitiamo sommessamente a far presente che, a nostro giudizio, è importante conoscere i particolari di questa storia almeno quanto i ridondanti dettagli di cui sono infarcite le pagine della cronaca nera. A partire dalla storia dei due neonati che sarebbero stati uccisi dalla madre in provincia di Parma, o del diciassettenne che ha assassinato la sua famiglia alle porte di Milano, per non parlare della scabrosa vicenda che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati per violenza sessuale di una coppia di reporter. Sulle quali, per il momento, il garante non ha ritenuto di esprimersi.Intanto, tornando alla vexata quaestio, incurante delle accuse, la Boccia continua a spedire messaggi criptati. Ieri ha postato un link dell’arringa dell’«avvocato» Vittorio De Sica nel Processo di Frine, ultimo episodio del film Altri tempi diretto da Alessandro Blasetti (1952). È la storia di una bella popolana processata per l’avvelenamento della suocera «impicciona». Grazie all’avvenenza della donna, il legale porta giurati e opinione pubblica dalla parte dell’imputata spiegando che la bellezza femminile non può nascondere la malvagità né essere arrestata perché fa parte del paesaggio, come il Vesuvio. A parte l’incauto accostamento di Maria Rosaria al personaggio di Mariantonia, la leggendaria Gina Lollobrigida, la citazione da appassionata cinephile ci instilla l’ennesimo quesito: è tutta farina del sacco di una ex venditrice di vestiti con la laurea online in economia aziendale? Magari le indagini risponderanno anche a tale quesito.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)