2023-10-05
Prime idee per aumentare i salari. Solo la Cgil vota no al testo del Cnel
È una bozza, la proposta il 12. La Cassazione interviene sulle paghe con una sentenza.«Nel dibattito pubblico, la povertà lavorativa è spesso collegata a salari insufficienti mentre questo è il risultato di un processo che va ben oltre il salario e che riguarda i tempi di lavoro, la composizione familiare e l’azione redistributiva dello Stato». Questo quanto si legge nel documento del Cnel presentato ieri che illustra gli esiti della prima fase istruttoria tecnica sul lavoro povero e il salario minimo, approvato dalla Commissione dell'informazione, con il solo voto contrario della Cgil e l’astensione della Uil. Nel testo viene specificato come il problema del lavoro povero non può essere risolto con soluzioni semplicistiche, ma bisogna piuttosto ragionare su una visione di insieme e «legare il tema del salario minimo alla più generale questione salariale e al nodo della produttività». Aspetto importante anche perché non si conoscono, precisa il Cnel, l’impatto di una eventuale legge in materia di salario minimo sul sistema economico e produttivo. Da aggiungere poi come non sono ancora chiari neanche i possibili effetti sui lavoratori e sulle dinamiche complessive del mercato del lavoro in termini di disoccupazione, e tassi di occupazione regolare. Un tema quello del lavoro povero particolarmente complesso sul quale però tutte le componenti del Cnel hanno sempre richiamato l’attenzione sul sistema della contrattazione collettiva «da intendersi non solo come una fonte di regolazione dei rapporti individuali di lavoro ma soprattutto come un meccanismo istituzionale di autogoverno delle dinamiche della domanda e dell’offerta di lavoro propri», si legge nel documento. Contrattazione collettiva sulla quale verte anche la direttiva europea sul salario minimo. A parere della Commissione e del Consiglio «il buon funzionamento della contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari è uno strumento importante attraverso il quale garantire che i lavoratori siano tutelati da salari minimi adeguati che garantiscano quindi un tenore di vita dignitoso». La direttiva Ue è infatti estremamente chiara nel segnalare, rispetto all’obiettivo di promuovere un «miglioramento dell’accesso effettivo dei lavoratori al diritto alla tutela garantita dal salario minimo», una netta preferenza di fondo per la soluzione contrattuale rispetto a quella legislativa (ipotesi salario minimo, richiesta dall’opposizione). E aggiunge anche che «qualora il tasso di copertura della contrattazione collettiva sia inferiore a una soglia dell’80%», lo stato membro interessato deve prevedere «un quadro di condizioni favorevoli alla contrattazione collettiva». Situazione non riferibile all’Italia dato che nel nostro Paese i contratti firmati da Cgil, Cisl e Uil sono 211 e coprono 13 milioni 364.336 lavoratori dipendenti del settore privato (96,5 %). I contratti pirata risultano invece essere pari allo 0,4%. Lato retribuzione il documento del Cnel sottolinea inoltre come «il sistema di contrattazione collettiva di livello nazionale di categoria supera più o meno ampiamente dette soglie retributive orarie». Per il Cnel le criticità si concentrano invece sul fenomeno dei ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi, sulla presenza di settori che, pur coperti dai Ccnl, non sembrano garantire trattamenti retributivi adeguati, sulla diffusione di schemi contrattuali che escono dal campo di applicazione della contrattazione collettiva, sulla presenza di forme di lavoro irregolare e sommerso, sulle differenze retributive a livello territoriale e sulle condizioni occupazionali di giovani, donne e stranieri con particolare riferimento all’abuso del contratto di apprendistato. Nel mentre si aspetta il 12 ottobre per scoprire il testo definitivo del Cnel, la Cassazione è intervenuta sul tema stabilendo che la retribuzione minima di un lavoratore può essere fissata anche dai tribunali, dato che lo stipendio deve rispettare l’articolo 36 della Costituzione.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.