2024-10-05
Roma si blinda contro gli estremisti
Oggi la manifestazione, formalmente vietata, di centri sociali e gruppi pro Pal. Luca Ciriani: «In corso un’analisi sui profili di rischio per la lista degli “agenti sionisti”».Oggi la piazza di Roma, quella di fronte a stazione Ostiense, verrà gremita di manifestanti pro Pal nonostante i divieti. E purtroppo c’è certezza che oltre alla questione morale, ovvero del perché si senta la necessità di manifestare anche nel sabato che precede uno degli eccidi più gravi della storia di Israele, che tra i manifestanti pacifici si infileranno anche frange di estremisti, di esponenti dei centri sociali, si sospetta persino black bloc. Personaggi che, nero su bianco, hanno chiarito che il massacro del 7 ottobre per loro equivale all’inizio di una rivoluzione. Eppure a sinistra c’è chi sostiene che le piazze non andavano vietate. C’è chi, nascondendosi dietro timide condanne, contesta la decisione del questore di Roma di vietare quelle piazze. «Alcune parole d’ordine relative alla manifestazione e uscite in queste settimane sono gravissime, da condannare senza se e senza ma» dice Marco Furfaro, deputato del Partito democratico che poi il «ma» ce lo mette: «Ma è innegabile che ci sia nell’opinione pubblica e in particolare tra le giovani generazioni la voglia di dire la propria anche su questo conflitto. Chiedere il riconoscimento dello Stato palestinese o che cessi il fuoco non è antisemitismo, ma una richiesta legittima e non c’è niente di male se trova cittadinanza in una piazza. Continuare a vietare, a reprimere il dissenso, banalizzare e mettere sullo stesso piano degli imbecilli antisemiti con chi vuole manifestare per la pace in quella terra è la peggior cosa che si può fare». Peccato che gli imbecilli antisemiti secondo le forze dell’ordine e non secondo qualche politico, siano invece dei pericolosi criminali, che potrebbero innescare violenti scontri che nessuno vorrebbe vedere. Il clima che si respira non è bellissimo, all’interno della comunità ebraica romana c’è chi ci racconta che oggi, come già successo in questi mesi, non manderà i figli in sinagoga. È troppa la paura, ma per la sinistra tutto questo pare accettabile. Ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo ai deputati di Fdi, Sara Kelany e Francesco Filini, ha spiegato che riguardo alle liste di proscrizione che il nuovo Pci aggiorna regolarmente con i nomi e i cognomi di politici, imprenditori e giornalisti accusati di essere «agenti sionisti», è in corso «la valutazione di eventuali profili di rischio a carico dei soggetti e dei titolari delle aziende interessate». E che la polizia di Stato ha informato l’autorità giudiziaria e sensibilizzato le questure, al fine di «acquisire ogni elemento utile allo scopo di impedire azioni improntate alla illegalità» con particolare riguardo alle personalità inserite nelle ormai famigerate liste del nuovo Pci. Nella lista anche il direttore della Verità Maurizio Belpietro, Mario Giordano e Paolo Del Debbio. Le piazze insomma sono pericolose per questo motivo, perché anche non volendo, alimentano l’odio contro gli ebrei. Sono 456 le segnalazioni di episodi di antisemitismo in Italia dal 7 ottobre a oggi. Il dato è stato aggiornato dallo stesso Ciriani in aula. In tutto questo Elly Schlein come accade ormai molto di frequente, non si esprime. La sensazione è che tema di perdere il consenso dei centri sociali. Non solo perché c’è chi nel Pd manifesta anche con gli estremisti. A Milano i dem sono andati in piazza con Khader Tamimi che ha detto: «Abbiamo perso molte persone, ma non la Resistenza».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)