2024-10-13
I pro Pal inneggiano ai terroristi
Al corteo di Roma, slogan per Hamas: «Con loro fino alla vittoria». Gli organizzatori fanno rimuovere le bandiere della pace: «Non stringiamo la mano allo Stato ebraico».«Intifada fino alla vittoria. Israele sionista, Israele fascista, Stato terrorista», «Sionisti peggio dei nazisti», «Con la Palestina fino alla vittoria»: sono questi alcuni dei cori che si sono levati, ieri pomeriggio, dal corteo pro Pal che ha sfilato per le strade di Roma. Alla manifestazione indetta dalla comunità palestinese della Capitale, assieme alle bandiere della Palestina e a quelle del Libano, qualcuno aveva portato anche quella della pace. Ma evidentemente la maggioranza dei dimostranti non era lì per tendere ramoscelli d’ulivo. Così, una delle organizzatrici ha intimato di rimuovere i vessilli sgraditi: «Ve lo ripetiamo: noi non la vogliamo la bandiera della pace, vi prego levatela. Noi non vogliamo la pace ma la libertà. E non vogliamo stringere le mani a Israele». Ecco, quelli che denunciano il «genocidio» del popolo arabo, i massacri dei bambini sotto le bombe di Benjamin Netanyahu, l’inerzia della comunità internazionale che non ha fatto abbastanza per proteggere i diritti dei palestinesi, alla fine hanno gettato la maschera: ciò che vogliono non è far cessare il fuoco, bensì far cessare di esistere lo Stato di Israele. Numerosi sono stati anche i cori rivolti contro il governo italiano, gli Stati Uniti, l’Unione europea. Contestazioni sono state riservate, poi, alla Fao, che per evitare che gli attivisti strappassero di nuovo le bandiere esposte sopra la cancellata della sede dell’organizzazione Onu, le aveva sfilate. «Vergogna pupazzi», hanno tuonato i manifestanti. Lungo il serprentone c’erano anche i rappresentanti di Usb, Arci, Potere al popolo, l’Udap, Cambiare rotta, Partito comunista e i collettivi studenteschi ai quali, a fine corteo, si è aggiunta anche l’Anpi. Dal palco, Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista, ha detto: «Rivendichiamo il diritto di condannare Israele per crimini contro l’umanità, è gravissimo che in piazza non ci siano tutti i partiti di opposizione, che antifascisti siete?».Ieri è stato un po’ il giorno della verità per i presunti paladini della minoranza inerme sterminata dagli israeliani. A piazza Vittorio, infatti, si sono intravisti striscioni con la scritta: «Con Hamas fino alla vittoria. Hasta la victoria». Appunto: qui non si tratta di invocare una tregua e una soluzione diplomatica, semmai di tifare per lo sterminio degli ebrei ad opera dei miliziani per la jihad. Andrebbe raccontato a quelli che negavano che il coro «Dal fiume al mare» equivalesse a un auspicio di morte per Israele e i suoi cittadini.Intanto, qualche segnale è arrivato dalla politica. Ieri, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, parlando con i cronisti a margine di un incontro a Trieste, ha annunciato che domani sera sarà allo stadio a Udine per assistere alla partita di calcio tra Italia e Israele, valida per la Nations league. Un gesto di solidarietà, accompagnato da un invito a manifestare «all’interno delle regole. Mi sembra che oggi chi governa Gaza non voglia una Palestina libera ma voglia annientare Israele». A quanto pare, anche chi è sceso in piazza.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.