2023-04-17
Riad si avvicina a Teheran e a Damasco
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Non sembra arrestarsi la “rivoluzione diplomatica” in corso in Medio Oriente. E per Joe Biden questo è un problema assai rilevante. Prosegue l’avvicinamento tra Teheran e Riad. Mercoledì scorso, l’Arabia Saudita ha ricevuto delle delegazioni diplomatiche provenienti da Iran e Siria. Il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad ha incontrato il suo omologo saudita e, secondo il governo di Riad, ha discusso “i passi necessari per raggiungere una soluzione politica completa alla crisi siriana”. L'obiettivo sarebbe infatti quello di conseguire “una riconciliazione nazionale e riportare la Siria al suo ovile arabo e riprendere il suo ruolo naturale nel mondo arabo”. Sempre mercoledì, come vedevamo, è arrivata in Arabia Saudita anche una delegazione iraniana. “In conformità con l'attuazione dell'accordo tra Iran e Arabia Saudita sulla ripresa delle attività diplomatiche... la delegazione tecnica iraniana è arrivata a Riad mercoledì a mezzogiorno ed è stata accolta dai funzionari sauditi”, ha reso noto un comunicato di Teheran, per poi proseguire: “La delegazione iraniana prenderà le misure necessarie per riaprire l'ambasciata a Riad e il consolato generale a Gedda, nonché le attività dei rappresentante permanente dell'Iran nell'Organizzazione per la cooperazione islamica”. Insomma, è in corso una vera e propria “rivoluzione diplomatica” in Medio Oriente. Ricordiamo che, alcune settimane fa, è stato raggiunto un accordo, mediato dalla Cina, tra Riad e Teheran per il ripristino delle relazioni diplomatiche. Un’intesa simile è inoltre in fase di negoziazione anche tra la stessa Riad e Damasco: una negoziazione che, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, starebbe avvenendo con la mediazione della Russia. Non a caso, giovedì, Siria e Arabia Saudita hanno annunciato il ripristino dei servizi consolari e dei voli tra i due Paesi. Si tratta di una notizia tutt’altro che positiva per Joe Biden. Un tempo stretta alleata degli Stati Uniti, Riad si sta sempre più spostando nell’orbita di Pechino e Mosca. Una situazione fondamentalmente frutto delle sciagurate politiche portate avanti dall’attuale Casa Bianca. Non appena diventato presidente, Biden ha inaugurato una linea durissima contro i sauditi, cercando al contempo di ripristinare il controverso accordo sul nucleare con l’Iran. Questa strategia ha determinato l’isolamento di Israele e ha spinto al contempo Riad tra le braccia di russi e cinesi. Risultato: gli Stati Uniti hanno perso significativamente influenza in loco rispetto ai tempi dell’amministrazione Trump. L’allora presidente repubblicano aveva infatti creato un asse di ferro con Israele e Arabia Saudita, per mettere Teheran all’angolo e costringerla a rinegoziare radicalmente l’accordo sul nucleare da una posizione di netta debolezza. Una situazione di vantaggio che le mosse di Biden hanno fondamentalmente sprecato. D’altronde, che l’attuale presidente americano intrattenga rapporti burrascosi con Riad è testimoniato anche dal fatto che ormai i sauditi non perdono occasione di spalleggiare la Russia in sede Opec. Un nodo, questo, che non può non ripercuotersi sulle dinamiche relative alla crisi ucraina. Biden, insomma, sta diventando sempre più isolato.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.