L'aumentata sensibilità verso i temi dell'ecologia alla base della crescita delle obbligazioni sostenibili. Massimo Mazzini (Eurizon): «Molte le opportunità, un fondo può dare buoni risultati e far bene all'ecosistema». Per quanto concerne la distribuzione geografica, l'Europa è il contributore più importante (il Paese più rilevante è la Francia), seguono l'area dell'Asia-Pacifico e la Cina. Anche l'Italia si è affacciata a questo mercato ed è in fase di crescita, sia in termini di numero emittenti che dimensionali.
L'aumentata sensibilità verso i temi dell'ecologia alla base della crescita delle obbligazioni sostenibili. Massimo Mazzini (Eurizon): «Molte le opportunità, un fondo può dare buoni risultati e far bene all'ecosistema». Per quanto concerne la distribuzione geografica, l'Europa è il contributore più importante (il Paese più rilevante è la Francia), seguono l'area dell'Asia-Pacifico e la Cina. Anche l'Italia si è affacciata a questo mercato ed è in fase di crescita, sia in termini di numero emittenti che dimensionali.Quando si parla di obbligazionario, il timore è spesso quello di ottenere rendimenti poco soddisfacenti o di essere costretti a investire in mercati ad alto rischio. In realtà, gli amanti del reddito fisso hanno a disposizione uno strumento in grado di unire la ricerca di rendimenti a quella di migliorare il mondo in cui viviamo: si tratta dei green bond, un mercato nascente che sta prendendo sempre più piede perché «ingolosisce» i tanti investitori attenti all'ambiente. I green bond sono tutti quegli strumenti obbligazionari cui proventi vengono impiegati esclusivamente per finanziare o rifinanziare, in tutto o in parte, progetti ambientali e che sono allineati con le quattro componenti fondamentali di quelli che gli esperti chiamano «green bond principles», i principi istituiti nel 2014 che sanciscono le linee guida per le obbligazioni sostenibili. Nel corso degli anni (a partire dal 2007, quando è nato il mercato dei green bond) si è progressivamente creato un importante mercato delle obbligazioni sostenibili, sia dal punto di vista dimensionale (circa 300 miliardi di euro), sia dal punto di vista della diversificazione geografica e valutaria.Oltre l'80% delle emissioni green ha un rating investment grade (buone come investimento), quasi un quarto dell'universo d'investimento è Aaa (il livello più alto), anche grazie al contributo delle agenzie ed enti sovranazionali, che agiscono come emittenti.Dal punto di vista valutario, più dell'80% del mercato è denominato in tre divise (euro, dollaro statunitense e renminbi cinese). Sono comunemente utilizzate altre valute come la corona svedese, la sterlina inglese, il dollaro australiano e alcune divise dei Paesi emergenti.Per quanto concerne la distribuzione geografica, l'Europa è il contributore più importante (il Paese più rilevante è la Francia), seguono l'area dell'Asia-Pacifico e la Cina. Anche l'Italia si è affacciata a questo mercato ed è in fase di crescita, sia in termini di numero emittenti che dimensionali.Le emissioni di green bond non sono mancate negli ultimi anni, soprattutto quelle governative: la Polonia ha esordito nel 2016, la Francia nel gennaio 2017 con una emissione da 7 miliardi di euro (ad oggi oltre 14 miliardi di euro). Nel 2018, poi, è stato il turno di Belgio e Irlanda. Anche i Paesi emergenti hanno mostrato attività e interesse in questo settore: si segnalano in particolare le isole Fiji, la Nigeria e l'Indonesia.Per chi, però, preferisce approcciare questo mercato con uno strumento diversificato e gestito professionalmente esiste la possibilità di scegliere un fondo obbligazionario che investe in green bond. È il caso dell'Eurizon fund absolute green bonds, un comparto di diritto lussemburghese istituito da Eurizon capital Sa e gestito da Eurizon capital Sgr. Le obbligazioni all'interno del fondo vengono selezionate da un gestore che sceglie titoli principalmente investment grade, utilizzando i criteri definiti dalle linee guida sui green bond.Tra il 10 gennaio e il 30 settembre 2018, il comparto ha investito in 147 obbligazioni green. Il 67% di queste proviene da progetti basati in Europa, il 18% dalla regione Asia-Pacifico, 7% dal Nord America, l'1% dall'America Latina e l'1% dal resto del mondo.Tutto questo ha avuto un impatto sull'ambiente molto concreto: gli impianti finanziati attraverso l'Eurizon fund absolute green bonds hanno una capacità produttiva di energia rinnovabile di 18 megawatt, pari a 56.250 pannelli solari. Questi impianti hanno prodotto 27.920 megawatt/ora (l'energia consumata da 7.756 cittadini europei in 12 mesi). Ha permesso di ridurre 19.268 tonnellate di anidride carbonica, un valore equivalente alla Co2 assorbita da 91 chilometri quadrati di foreste.Grazie a questi finanziamenti, inoltre, l'Eurizon fund absolute green bonds ha permesso di risparmiare e purificare 74.288 litri d'acqua, gestire e riciclare 13 tonnellate di rifiuti e creare persino 20 posti di lavoro. «Da marzo 2017 è stata ampliata l'offerta di Eurizon che rispetta i criteri Esg (environmental, social and governance, dall'inglese ambientali, sociali e di conduzione dell'azienda, ndr). Continuiamo a studiare nuove proposte commerciali caratterizzate dal focus su queste tipologie di investimenti, sia sui mercati azionari che sugli obbligazionari, nella convinzione che la creazione di valore di lungo periodo per i nostri risparmiatori passi attraverso l'attività di supporto allo sviluppo di un sistema economico valido e sostenibile» spiega Massimo Mazzini, responsabile direzione marketing e sviluppo commerciale di Eurizon.«Nella comunità finanziaria cresce la sensibilità verso questi temi. Lo scorso marzo non a caso è stato approvato il Commission's action plan for a greener and cleaner economy», ricorda Mazzini, «il piano d'azione sulla finanza sostenibile della Commissione europea che rientra negli sforzi per coniugare la finanza con le esigenze dell'economia europea a beneficio del pianeta e della società».Puntare sull'obbligazionario, un mercato storicamente amato dagli italiani, è oggi ancora possibile. Quello dei green bond è un mercato in piena espansione che offre non poche opportunità. Affidarsi a un fondo comune che punta su questa tipologia di investimenti può essere l'occasione per trovare buoni risultati e fare bene all'ambiente.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.