2025-11-04
I magistrati estratti a sorteggio? Ci sono da 36 anni senza drammi
Una riunione del Csm (Imagoeconomica)
Il tribunale dei ministri applica già uno dei meccanismi contestati del nuovo testo.Il sorteggio già esiste. La tanto contestata estrazione a sorte dei componenti del Csm della magistratura giudicante e del Csm della magistratura requirente, introdotta dalla riforma della giustizia, si applica da quasi 37 anni nella composizione del Tribunale dei ministri. «Presso il tribunale del capoluogo del distretto di Corte d’appello competente per territorio è istituito un collegio composto di tre membri effettivi e tre supplenti, estratti a sorte tra tutti i magistrati in servizio nei tribunali del distretto che abbiano da almeno cinque anni la qualifica di magistrato di tribunale o abbiano qualifica superiore», prevede l’articolo 7 della legge costituzionale entrata in vigore il 18 gennaio 1989. In precedenza, il testo originario del 1947 riservava un trattamento speciale al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni. Dopo la loro messa in stato di accusa da parte del Parlamento in seduta comune, era la Corte Costituzionale a giudicarli; poi, in seguito allo scandalo Lockheed che portò allo scoperto atti di corruzione che avevano coinvolto politici e anche alcuni ministri per favorire l’acquisto degli aerei americani Hercules C-130 da parte dell’allora governo, l’opinione pubblica fece pressione perché fosse eliminata quella giurisdizione speciale. La nuova disciplina fu introdotta finalmente a inizio 1989. Con la svolta costituzionale, i ministri sono giudicati da un organo speciale del tribunale ordinario, composto appunto da giudici estratti a sorte per la delicatezza delle funzioni giurisdizionali che devono svolgere. Tutti hanno le medesime opportunità di essere «scelti» dalla sorte, secondo un meccanismo che assicura l’eguaglianza dei partecipanti al procedimento di selezione, con maggiori garanzie di imparzialità e indipendenza del controllo sull’operato politico.Lo stesso varrà per i componenti dei due Csm. Con il sorteggio, basta ingerenza delle correnti interne alla magistratura, nessuna possibilità di pilotare le nomine attraverso elezioni interne. Sia i membri togati (due terzi) sia quelli laici (un terzo, scelti tra avvocati e professori ordinari di università in materie giuridiche) verranno estratti a sorte.Osservava qualche giorno fa sul il Riformista il magistrato Natalia Ceccarelli, esponente di Articolo Centouno che lo scorso aprile aveva illustrato al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, un documento contenente otto rimedi contro il correntismo e, tra questi, il sorteggio dei membri del Csm. «La scelta risponde alla medesima necessità di garantire trasparenza ed imparzialità, e di sottrarre al rischio di condizionamento dei gruppi organizzati i compiti di gestione demandati al Consiglio superiore della magistratura, dopo i noti scandali del recente passato e il sempre più deleterio riflesso che essi hanno avuto sulla credibilità dell’ordine giudiziario». Tra le critiche che vengono sollevate al conteggio c’è che il metodo consente di nominare magistrati appena assunti, chiamati a prendere decisioni delicate come quelle relative alla progressione di carriera di colleghi più anziani e con maggiore esperienza. Il Centro Studi Rosario Livatino lo scorso luglio riportava a tal proposito questa puntuale precisazione di Ceccarelli: «La funzione consiliare non è assimilabile al mandato parlamentare, giacché si esplica nell’adozione non di atti politici bensì di atti di alta amministrazione, che non hanno portata astratta e generale, ma sono destinati ad incidere direttamente sulle vicende di carriera dei singoli magistrati». Questo è il punto.
(Ansa)
Lo ha detto il Commissario europeo per l'azione per il Clima Woepke Hoekstra a margine del Consiglio europeo sull'ambiente, riguardo alle norme sulle emissioni di CO2 delle nuove auto.