2025-11-04
La seconda dose social di Burioni: l’esilio è durato il tempo di un tweet
Roberto Burioni (Getty images)
Il virologo continua a postare nonostante si sia spostato (a pagamento) su Substack.L’auto esilio di Roberto Burioni dai social network alla fine è durato qualche ora. O forse qualche minuto. Anzi non sembra esserci proprio stato. Lo ha annunciato in pompa magna su Facebook. Lo ha rilanciato su X. Il Corriere lo ha fantozzianamente ripreso. Infine, il suggello con un suo commento su Repubblica. Sintesi? E niente, ci ha provato. Ma di stare sui social non può proprio fare a meno. Esattamente come prima. Anzi forse più di prima.A dire il vero il suo addio su Facebook non sembrava affatto un addio ma un arrivederci. Il post non sembrava l’ultimo ma il penultimo. Ha provato a darsi un tono. Ma non è riuscito proprio a tenerlo. «Questa pagina Facebook diventerà una specie di vetrina» scriveva sei giorni fa Burioni. Facendo il piangina si doleva di essere trattato come una «sputacchiera». Chi avesse voluto leggerlo, lo avrebbe trovato - pagando - su un’altra piattaforma. Substack per la precisione. L’abbonamento sarebbe servito, a tenere lontano gli odiatori. E lì lui avrebbe continuato ad elargire le sue perle di saggezza. Anche gratis a chi non poteva permettersi il dazio per leggere tutto quel ben di Dio. «Con buona pace di Novax» chiosava quasi servile il Corriere della Sera. Ma buona pace che cosa? Nessuno lo stava cacciando da niente. Burioni se la suonava e se la cantava. E il Corriere accompagnava la melodia con archi e violini.«Dragoni se ne faccia una ragione», mi scrive il luminare su X in risposta ad un mio tweet in cui sottolineavo come Heather Parisi, ripetutamente presa di mira dal luminare, fosse sempre lì. Bella come sempre. Intelligente e battagliera. Per lei il tempo non passa mai. Mi preme ricordare come non avessi fatto il nome di Burioni. Né tantomeno taggato perché potesse leggermi. Da qualche settimana mi ha pure sbloccato. A fatica trattengo le lacrime per la gioia. Lui non mi segue su X. Ma mi tiene d’occhio eccome. «L’unico fatto è l’infinita, perpetua olimpionica somaraggine dei no vax» prosegue il Burioni. «E non mi tiri fuori la storia dei sorci, ai quali ho chiesto ripetutamente scusa per l’offensivo accostamento». «Excusatio non petita accusatio manifesta», avrebbero detto gli antichi romani. In cuor suo Burioni sa di averne pestate tante. Primeggia l’ormai famigerato post in cui ringhiava che avrebbe voluto rinchiudere in casa i non vaccinati come sorci. A parte il fatto che i topi uno non li rinchiude in casa. Ma se li trovasse caso mai li caccerebbe. Ma transeat.Burioni evidentemente sa di avere un nervo scoperto. Ma ad onor del vero non è neppure quello il punto più basso della sua irresistibile discesa. Il post in cui irrideva la dolce e sensibile Alessia per il suo aspetto fisico rimane la sua vergogna. E per quanto provi a distrarci, continueremo a ricordarglielo. La cara Alessia aveva solo espresso apprezzamento e stima per l’allora deputato veneto della Lega Alex Bazzaro. E burioni (volutamente lo scrivo tutto in minuscolo) posta la foto di Alessia con un vomitevole «capisco». Dopo qualche giorno, abbozza una penosa marcia indietro. Marcia indietro che Burioni ha di nuovo ingranato questo week end mitragliando una decina di tweet contro i novax definiti ripetutamente «sorci scemi». Talvolta solo sorci. Quasi sempre scemi. Caro Burioni, apri gli occhi e le orecchie, «dei vaccini anche chi se ne frega!». Se vuoi indurre le persone anche a farsi 18 dosi non solo sulle braccia ma anche fra le dita dei piedi modello «Cristiana F noi ragazzi dello zoo di Berlino» fai pure. Solo che tu non hai un diritto che uno - così come lo stato (pure questo scritto in minuscolo) - di obbligare una persona a farsi un trattamento che non vuole. Impara da La Verità. Per caso ti stiamo obbligando a curarti per la tua ossessione da social?
(Ansa)
Lo ha detto il Commissario europeo per l'azione per il Clima Woepke Hoekstra a margine del Consiglio europeo sull'ambiente, riguardo alle norme sulle emissioni di CO2 delle nuove auto.