2025-01-21
Accertate truffe e irregolarità sull’80% dei fondi controllati
Nonostante l’abolizione del reddito di cittadinanza sia ormai avvenuta da oltre un anno, era il primo gennaio 2024, il numero di individui scoperti ad averlo percepito illegalmente continua a crescere a ritmo costante. Tra gli abusi c’è di tutto: da chi mente sui figli a chi non ha dichiarato vincite da 1 milione.Nonostante l’abolizione del reddito di cittadinanza sia ormai avvenuta da oltre un anno, era il primo gennaio 2024, il numero di individui scoperti ad averlo percepito illegalmente continua a crescere a ritmo costante. Ad oggi, secondo i dati delle indagini dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale, sono 62.215 le persone identificate come responsabili di frodi legate a questo sussidio, che, sin dalla sua introduzione nel 2019, ha generato guadagni illeciti per 665 milioni di euro.Numeri così elevati, seppur impressionanti, rappresentano solo, però, una parte del problema. Tra aprile 2019 e il 31 dicembre 2023, data in cui il reddito è stato definitivamente eliminato, lo Stato ha erogato più di 34,5 miliardi di euro a oltre 1,1 milioni di famiglie. Il sussidio medio mensile ammontava a circa 540 euro. Le attività di controllo si sono basate su sofisticati incroci di dati e analisi mirate. Così, da quando il reddito è stato introdotto, le forze dell’ordine hanno effettuato 75.910 controlli, di cui il 79,5% ha portato alla scoperta di irregolarità. Le truffe alla fine riguardano circa l’80% dei fondi verificati dalla Gdf.Dietro molte di queste , come evidenzia il comunicato della Finanza, si cela un sistema organizzato, spesso con il coinvolgimento di centri di assistenza fiscale (Caf) e patronati compiacenti, che falsificavano i documenti necessari per ottenere il sussidio. In alcuni casi, queste reti illecite hanno permesso anche a cittadini non residenti in Italia di accedere al reddito di cittadinanza. Una parte significativa del denaro sottratto è finita all’estero, rendendo quasi impossibile il recupero.Tra le indagini più rilevanti condotte figura quella del 2021, portata avanti dai Comandi Provinciali della Gdf di Cremona e Novara. Questa operazione ha smantellato una rete organizzata per ottenere il reddito di cittadinanza per conto di individui privi dei requisiti legali. I promotori della frode reclutavano connazionali e raccoglievano i loro documenti, che venivano poi trasmessi, tramite intermediari fidati, ai titolari di Centri di Assistenza Fiscale (Caf) compiacenti. Questi ultimi si occupavano di predisporre e compilare la documentazione falsa necessaria per presentare le richieste. Un’altra parte del gruppo criminale era incaricata di ritirare le carte di pagamento presso gli uffici postali. L’analisi di oltre 14.000 posizioni ha portato alla luce 9.000 richieste fraudolente, generando un danno di oltre 20 milioni di euro. Al termine delle indagini, sono state emesse 16 ordinanze di custodia cautelare contro i membri dell’organizzazione. Grazie alla collaborazione con l’Inps, è stato inoltre possibile bloccare pagamenti illegittimi per ulteriori 60 milioni di euro. Ci sono, poi, molti percettori del reddito di cittadinanza che sono stati condannati e che, nei dieci anni precedenti alla presentazione della domanda, sono stati destinatari di condanne per reati che avrebbero comportato l’esclusione dal beneficio, nonché soggetti richiedenti e/o percettori del beneficio gravati da provvedimenti restrittivi della libertà personale. Per questo non avrebbero potuto godere di alcun sussidio, ma che lo hanno percepito falsificando la richiesta. Non mancano nemmeno coloro che hanno fatto richiesta del sussidio mentendo sui requisiti reddituali e patrimoniali. Tra le attività condotte in tale ambito merita sicuramente menzione quella svolta, a luglio 2024, dal gruppo di forze dell’ordine di Cesena che ha permesso di individuare due soggetti percettori della misura, per un ammontare superiore a 41.000 euro, che non avevano dichiarato vincite da gioco online per circa un milione. Infine, non è mancato chi ha dichiarato il falso sul nucleo famigliare. Ad aprile 2024, le indagini a Foggia hanno fatto emergere un’indebita percezione per 14.660 euro, da parte di un soggetto residente a Cerignola, per l’omessa indicazione della corretta composizione del nucleo familiare.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 12 settembre con Flaminia Camilletti
Charlie Kirk (Getty Images)