Lunedì a Riad (non più a Gedda) si parlerà di sicurezza e grano, temi cari ad Ankara. Crimea contesa.
Pressing americano su Teheran: intesa sul nucleare entro due mesi. L’obiettivo è coinvolgere il Cremlino nei negoziati in cambio di un ammorbidimento su Zelensky.
Il presidente della Bce spaventa i mercati. Tra tariffe e piano sulla Difesa l’inflazione può salire di mezzo punto, politica monetaria in evoluzione. Francoforte spinge sull’euro digitale per contrastare le criptovalute Usa. L’Ue rinvia a metà aprile i contro-balzelli.
Il vicepresidente esecutivo di Pirelli: «Non possiamo essere al fianco dell’Ucraina privi della capacità di deterrenza di Washington. Quello che possiamo fare, per non essere subalterni, è sederci al tavolo forti dei nostri valori non negoziabili e trattare con Trump».