2025-04-24
Rappresaglia dell’Ue su Apple e Meta
Multe per 700 milioni totali ai sensi del Digital markets act. Ira del colosso dei social: «Come i dazi, favoriti europei e cinesi». A Bruxelles alzano le mani: «Noi imparziali».Ancora una volta l’Ue si scaglia contro i giganti americani del Web, rei di non aver seguito le nuove regole sulla concorrenza digitale introdotte con il Digital markets act (Dma). In particolare, la Commissione ha inflitto una multa di 500 milioni di euro ad Apple e di 200 milioni di euro a Meta.Per quanto riguarda Apple, l’autorità europea ha rilevato il mancato rispetto degli obblighi «anti-steering»: la società avrebbe impedito agli sviluppatori di informare liberamente gli utenti sulle alternative disponibili al di fuori dell’App Store. La Commissione ha pertanto intimato ad Apple di eliminare tali restrizioni e di non ripetere comportamenti analoghi. Meta, invece, è stata sanzionata per il modello di abbonamento introdotto nel 2023 su Facebook e Instagram, che obbligava gli utenti a scegliere tra cedere i propri dati o pagare per un’esperienza senza pubblicità. Secondo Bruxelles, tale pratica limita la libertà di scelta dei consumatori. In passato, nel 2004 e nel 2013, Microsoft venne sanzionata per condotte anticoncorrenziali legate a Windows. Lo stesso capitò ad Apple e Google, con sanzioni miliardarie. Le reazioni delle due multinazionali non si sono fatte attendere. «La Commissione sta cercando di penalizzare le aziende americane di successo, mentre consente a quelle cinesi ed europee di operare con standard diversi», ha spiegato Joel Kaplan, vicepresidente degli affari globali di Meta. Kaplan ha definito la decisione «una tariffa da miliardi di dollari» e ha messo in guardia che limitare la pubblicità personalizzata danneggerà anche le imprese europee. Per quanto riguarda Apple, invece, la multa «è l’ennesimo esempio di come la Commissione europea prenda di mira ingiustamente Apple con una serie di decisioni che sono dannose per la privacy e la sicurezza dei nostri utenti, dannose per i prodotti e ci costringono a regalare la nostra tecnologia».Sul tema è intervenuta anche la Computer & communications industry association (Ccia Europe). «Le decisioni odierne, che riguardano Apple e Meta, segnano le prime sanzioni nell’ambito del Dma. Sebbene l’obiettivo dichiarato del ma sia quello di promuovere la concorrenza nei mercati digitali, Ccia Europe critica fortemente la sua applicazione, definendola opaca e discrezionale, priva di prevedibilità e proporzionalità», dice una nota dell’associazione. «Da quando il Dma è entrato in vigore, le aziende designate come “gatekeeper” hanno dovuto affrontare mesi di aspettative e richieste poco chiare. La Commissione le ha ripetutamente costrette a rivedere i loro servizi per apportare cambiamenti radicali». Secondo Daniel Friedlaender, vicepresidente senior e capo di Ccia Europe, «la Commissione sta ridisegnando i modelli di business delle piattaforme online, spostando i pali della porta e limitando l’innovazione. Il Dma è diventato altamente politicizzato e potrebbe persino costringere alcune aziende a fornire servizi in perdita. C’è una grande opportunità per la semplificazione normativa in Europa, ma finora le decisioni del Dma stanno andando nella direzione opposta».Dal canto loro, in una lettera indirizzata al Congresso degli Stati Uniti, le vicepresidenti della Commissione, Teresa Ribera ed Henna Virkkunen, hanno difeso la normativa digitale dell’Ue. Nel loro intervento, le due deputate hanno precisato che il Digital markets act non prende di mira le imprese statunitensi, ma si applica in modo imparziale a tutte le piattaforme designate «gatekeeper» in base a criteri oggettivi. «I parametri per la qualifica di “gatekeeper” si basano su soglie quantitative trasparenti e non consentono alcuna discriminazione in funzione della sede legale delle aziende», spiegano le due commissarie, sottolineando che tra i «gatekeeper» finora individuati figurano società con sede sia nell’Ue sia in Cina.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.