2024-03-08
Quanti intrighi dietro la casa di Laudati
Antonio Laudati (Imagoeconomica)
Per l’accusa, il magistrato avrebbe preparato con Pasquale Striano un dossier su una speculazione immobiliare davanti alla sua residenza al mare, e l’avrebbe fatto finire sui giornali per poi aprire un fascicolo. E nella storia spuntano i figli del sindaco «hot» Pietro Tidei.Tra le varie contestazioni mosse dalla Procura di Perugia nel caso del dossieraggio abusivo contro gli esponenti del centrodestra, se ne trova una che potrebbe mettere l’ex procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, oggi senatore del M5s, nella scomoda posizione di essere al tempo stesso componente della commissione antimafia e persona informata sui fatti. È il 31 maggio del 2021 quando il magistrato della Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati, inizia, secondo la Procura di Perugia, la sua battaglia personale, sembra per fermare una speculazione immobiliare di fronte alla sua casa ubicata nei pressi dal castello di Santa Severa, luogo iconico del litorale romano situato nel comune di Santa Marinella. Una battaglia che, stando alla ricostruzione degli inquirenti del capoluogo umbro, Laudati affiancato dal suo braccio destro al Gruppo Sos della Dna, il finanziere Pasquale Striano. Quest’ultimo, su input di Laudati, avrebbe ficcato il naso nelle banche dati riservate per creare le condizioni che avrebbero poi permesso loro di chiedere l’apertura di un delicatissimo dossier pre investigativo sulle infiltrazioni criminali nella località costiera. Quel giorno Striano «profila» i primi 5 soggetti di una lunga serie, tutti collegati alla vendita del convento dell’Immacolata. Il primo accesso riguarda proprio la «Curia generalizia frati minori convenutali», che pochi mesi prima ha ceduto la struttura, che dovrebbe lasciare il posto ad una cinquantina di appartamenti a una società, la Lilium Maris Srl, amministrata da Maria Rosaria De Vita, il cui nominativo è tra quelli controllati il 31 maggio da Striano, a caccia di segnalazioni di operazione sospetta. Il 3 giugno, il braccio destro di Laudati compulsa 26 volte le banche dati riservate, a caccia di sos e precedenti di polizia di una serie di persone collegate alla società acquirente, tra cui Piero, Sara, Simone e Maria Rosaria Vincenzi. Viene controllato anche il nominativo di Maddalena Quartieri. La donna è la moglie di Piero Vincenzi nonchè la sorella di Fabio Quartieri, che gestisce un noto ristorante a pochi passi dal castello di Santa Severa, l’Isola del pescatore. E i Vincenzi sono parte della compagine che ha appena rilevato il convento. Il 7 giugno, il luogotenente Striano continua le verifiche, facendo altri accertamenti sia sui Vincenzi, che sulla famiglia Quartieri, e anche su Balilla Piermarini, del quale il finanziere controlla i precedenti penali. Piermarini è noto alle cronache per essere l’amministratore della North Wind Srl, considerata la holding della famiglia di Pietro Tidei, il sindaco di Santa Marinella. In una recente trasmissione televisiva, Piermarini ha dichiarato che a prendere le decisioni importanti, è uno dei figli del primo cittadino, Ezio Tidei: «Cioè, io ad esempio se mi capita, che ti posso dire, che so, compravendite, o ho avuto in mano dei soldi, c’è il figlio, c’è Ezio che gestisce la cosa». Complessivamente, gli accessi nelle banche dati che riguardano l’affare del convento sono 37, ma i risultati restano nei cassetti fino a ottobre 2022. L’occasione per rispolverare le carte è un incendio doloso, appiccato nella notte tra il 5 e il 6 ottobre, alla veranda del ristorante di Quartieri. Due giorni dopo, l’8 ottobre, Striano fa un altro accesso sul suo nominativo. Il 9 ottobre un giornalista del Messaggero, pubblica la notizia dell’incendio, e lo stesso giorno, il finaziere anticipa a Laudati «una bozza dell’articolo, poi pubblicato il 26 ottobre 2021» sul Domani, a firma di Federico Marconi. Nell’articolo pubblicato 17 giorni che il magistrato aveva ricevuto la bozza, sono riportati i nomi delle persone profilate a giugno da Striano e, oltre a citare l’incendio al ristorante veniva ipotizzato un giro di speculatori immobiliari legati alla criminalità organizzata, interessati al convento. Con tanto di riferimento a un precedente interessamento poco trasparente alla struttura, emerso dalle indagini sul Mondo di Mezzo, quando, scrive Il Domani, «terreno. A portare avanti la trattativa erano Daniele Pulcini, immobiliarista rinviato a giudizio ma assolto nel processo, e Stefano Massimi, imprenditore ro mano: entrambi in quegli anni erano molto vicini a Carminati (Massimo, ndr)». Dal racconto del quotidiano manca però un nome che compare, da non indagato, nelle carte di «Mafia capitale», quello un altro figlio di Tidei. Gli investigatori ricostruivano infatti così l’affare del convento: «Tra le persone interessate al progetto, vi sarebbero anche StefanoMassimi, Gino Tidei, e Daniele Pulcini, quest’ultimo anche luiin contatto con Massimo Carminati». Eppure, dal racconto del Domani, il nome di Tidei junior, a pure essendo rilevante visto il ruolo del padre, scompare. I due articoli del Messaggero e del Domani, secondo l’invito a comparire inviato a Striano dal Procuratore di Perugia Raffaele Cantone, alla «formazione della proposta di attivazione di un dossier», pre-investigativo, inviata il giorno della pubblicazione del secondo articolo, al procuratore nazionale aggiunto, Giovanni Russo, nella quale i due avrebbero attestato «falsamente che l’origine degli approfondimenti era da individuarsi nell’uscita di due articoli di stampa», mentre in realtà gli accessi erano precedenti. La richiesta «comportava poi la genesi dell’atto di impulso inviato l’1 febbraio 2022 alla Direzione distrettuale e al procuratore nazionale antimafia» Cafiero De Raho, che adesso, dopo aver assistito all’audizione in antimafia del suo successore Giovanni Melillo, potrebbe finire audito a sua volta come persona informata sui fatti.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.