2024-06-20
Putin star in Corea del Nord: «Sanzioni Onu da rivedere». E adesso Kiev apre al dialogo
Vladimir Putin e Kim Jong-un (Ansa)
Mosca e Pyongyang firmano un accordo di «assistenza reciproca in caso di attacco». Il capo di gabinetto di Volodymyr Zelensky: «Al prossimo vertice vanno invitati anche i russi».Collaborazione sempre più stretta tra Mosca e Pyongyang che si traduce in «assistenza reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato».Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha concluso la visita in Corea del Nord, la prima dopo 24 anni. Si tratta però del quarto incontro dal 2019 con suo omologo Kim Jong-un. Insieme hanno sfilato a bordo di una limousine per le strade della capitale piene di bandiere russe e nordcoreane, di striscioni di benvenuto e di gigantografie di Putin. Accoglienza ricca di onori per il leader del Cremlino lì per l’evidente necessità di rifornimenti di armi e munizioni per la sua guerra in Ucraina. «I nostri due Paesi hanno resistito alle prove della Storia, generazione dopo generazione e secolo dopo secolo», ha detto Kim che poi, come riportano le agenzie di Stato coreane «ha stretto la mano a Putin e lo ha abbracciato calorosamente, esprimendo la gioia e felicità di incontrarlo di nuovo». Putin ha detto di «apprezzare il sostegno della Corea del Nord» definito «sistematico e permanente anche sulla questione ucraina». Il presidente russo ha poi creato empatia ricordando che i due popoli combattono «contro decenni di politiche egemoniche e imperialiste degli Stati Uniti e dei suoi satelliti». Il leader nordcoreano «ha lodato il ruolo della Russia nel preservare l’equilibro strategico globale e ha espresso sostegno all’operazione militare speciale».Nella cordiale conversazione Putin non ha mancato di evidenziare che a suo parere andrebbero «riviste» le sanzioni contro la Corea del Nord varate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu (dove la Russia siede come membro permanente). «Vorrei sottolineare che il regime restrittivo a tempo indeterminato del Consiglio di sicurezza dell’Onu nei confronti» della Corea del Nord, «ispirato dagli Stati Uniti e dai loro alleati, deve essere rivisto». Dopo il colloquio Russia e Corea del Nord hanno firmato un trattato per la cooperazione strategica, un documento che «servirà da base per le relazioni bilaterali a lungo termine» ha detto Putin, auspicando che «il prossimo incontro» tra i due abbia «luogo in Russia, a Mosca».Mosca e Pyongyang si sono trovate d’accordo nel chiarire di perseguire una politica estera indipendente e di non accettare «il linguaggio del ricatto e della dittatura». Putin ha poi chiarito di non escludere «una cooperazione tecnico-militare» con la Corea del Nord «in conformità con il documento firmato». Insomma armi in cambio di cibo e beni di prima necessità.Una cooperazione che in tutta evidenza già esiste, sebbene costituisca una violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite, considerato che in più di un’occasione si è avuta prova di scambi tra i due Paesi.Un recente rapporto di Bloomberg, che cita il ministero della Difesa della Corea del Sud, spiega che la Corea del Nord avrebbe spedito quasi cinque milioni di proiettili di artiglieria alla Russia, probabilmente in cambio di tecnologie militari chiave e aiuti, probabilmente anche petrolio. Fatto più volte smentito da Pyongyang e da Mosca, nonostante siano stati trovati ripetutamente missili di fabbricazione nordcoreana in Ucraina, presumibilmente lanciati dalle forze russe.Inoltre secondo quanto scrive la Cnn, il leader nordcoreano sta anche valutando l’accesso al know how per armi avanzate russe, così come alla tecnologia legata all’arricchimento dell’uranio, alla progettazione di reattori o alla propulsione nucleare per i sottomarini. Secondo gli analisti citati dalla Cnn, il leader nordcoreano ritiene che i suoi programmi di armamento siano essenziali per la sopravvivenza del suo Paese. È chiaro che Kim ha solo da guadagnare da quest’amicizia e tutto sommato, in un momento di tale isolamento, anche Putin ha bisogno dell’omologo nordcoreano. Tanto che i due si sono congedati così: «Caro compagno Kim Jong-un, aspettiamo che ricambi la visita venendo a Mosca», ha detto il leader del Cremlino. Kim dal canto suo ha definito la Russia «l’amico e alleato più onesto». Vietnam sarà la tappa successiva per Putin, copione molto simile.Intanto da Mosca ci pensa il portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, a tenere teso il livello della discussione. «La decisione adottata dai Paesi del G7 di stanziare a favore dell’Ucraina 50 miliardi di dollari prelevati dai profitti degli asset russi congelati è un furto» ha detto, per poi ribadire: «Chiediamo il ritiro di tutte le armi nucleari americane, così come l’eliminazione delle infrastrutture lì disponibili per il loro dispiegamento». Infine, nel commentare la probabile elezione di Mark Rutte a segretario della Nato, ha detto: «Non cambierà niente nella politica dell'Alleanza, continueranno a comandare gli Stati Uniti».Da Kiev invece ieri un’apertura importante. L’Ucraina potrebbe invitare la Russia al prossimo incontro previsto con i partner internazionali per elaborare una formula per i futuri colloqui di pace, ha dichiarato Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky a Bloomberg.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.