2021-12-21
Bimbi sacrificati pure in manovra. Niente fondi per l’attività motoria
L’articolo 109 introduce l’educazione motoria alle elementari, ma non si farà perché mancano quanti prof assumere e un budget: basterebbero pochi milioni. Intanto il testo definitivo ancora non c’è, ieri notte riunione della maggioranza. Fiducia inevitabileManca ancora il testo definitivo della manovra. Di certo si litiga per gli spiccioli dentro uno schema di fondi a pioggia. Bonus di ogni tipo. Ma in tutto questo elargire non si è trovata la volontà di dare pochi milioni ai bimbi delle elementari per consentire di avere insegnanti di motoria e provare a compensare i danni e i disagi inflitti loro dalla gestione della pandemia. Da due anni ai più piccoli la nostra società chiede gli sforzi più ardui. Per via del Covid, pur essendo la categoria meno in pericolo, gli studenti delle scuole primarie hanno sofferto distanziamenti, mascherine, lockdown e almeno per le classi quinte anche la Dad. Costretti a stare fermi e chiusi, purtroppo faranno i conti con le conseguenze psicologiche della paura da mascherina e della cattività. Per questo sembrava un’ottima idea inserire in manovra un articolo, il numero 109, dedicato a loro. L’idea sarebbe quella di introdurre l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria. Almeno due ore a settimana a cominciare dalle classi quinte nel 2022 e dal 2023 anche per le quarte. Rispetto allo schema attuale si vorrebbe mettere a disposizione personale specializzato abilitato da appositi concorsi. In pratica si tratterebbe di investire oggi per raccogliere domani. Non solo da un punto di vista prettamente economico. Spendere per avviare i bimbi sulla strada della salute fisica significa fra 30 anni risparmiare in tema di welfare e di costi sanitari. Ma soprattutto significa spendere adesso per completare la formazione e il benessere psicologico delle generazioni future. Purtroppo le cose non andranno così lisce. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di concerto con il ministro dell’Economia, Daniele Franco, deve prima rilevare il numero di personale cessato o che abbia chiesto di cessare a qualsiasi titolo, quindi rimodulerà il fabbisogno di personale derivante dall’applicazione della normativa vigente e solo allora procederà a indicare quello da destinare all’insegnamento dell’educazione motoria. In pratica, tutto dipenderà dal numero di insegnanti che cesseranno nel biennio in corso e da quanti posti verranno effettivamente riservati nei concorsi ai laureati in scienze motorie. Di fatto un modo sottile per non dare seguito alla volontà espressa dal capo del governo e dal Consiglio dei ministri, condivisa da tutto il mondo politico e dalla società civile. A premere nella direzione opposta giusto alcune lobby dentro il mondo della formazione e soprattutto la coperta della spesa. Basterebbe infatti infilare in manovra all’ultima riga dell’articolo la copertura. Una cifra che va da un minimo di 40 milioni di euro fino a un massimo di 140, in base al turnover che si deciderà di effettuare sulla specifica categoria di insegnanti. Invece, senza un preciso perimetro, il progetto rimarrà solo una promessa e un rimpianto, soprattutto se si considera il resto della manovra. Un pacchetto da 30 miliardi che poco si differenzia rispetto a quello dello scorso anno o di due anni fa. Niente di espansivo, ma un lungo elenco di fondi distribuiti a pioggia.Giusto per fare alcuni esempi. L’accordo tra i partiti prevede per il Superbonus 110% l’eliminazione del vincolo Isee a 25.000 euro per la ristrutturazione delle villette unifamiliari. Il beneficio sarà pure prorogato per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 nelle aree colpite da terremoto. Resta invece l’obbligo del 30% dei lavori da completare entro il 30 giugno. Ci sarà pure il bonus idrico. La detrazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua (per uso potabile) viene estesa a fine dicembre 2023. Il bonus per l’acquisto di mobili raddoppia. Da 5.000 a 10.000 euro. E varrà pure per gli elettrodomestici. Per rimanere invece sul tema sport e giovani, stride la scelta di confermare i fondi per il sostegno psicologico per i ragazzini. Arriverà nelle classi infatti lo psicologo anti Covid «per garantire i servizi di supporto a scuola e combattere il malessere legato alla pandemia», si legge nel testo della manovra. Lungi da noi criticare l’efficacia del supporto. Solo che vorremmo che ai bimbi vengano offerti strumenti per evitare loro di dover sottoporsi al sostegno psicologico. Questo governo nella sua componente legata alla filiera di Roberto Speranza e Patrizio Bianchi ha troppe colpe su questo fronte. E l’approccio dimostrato anche nel pressing sulla stesura della manovra conferma che purtroppo il pesce puzza dalla testa. L’ideologia è pericolosa, quella di sinistra è deleteria doppiamente. Purtroppo la confusione con cui il testo sta sbarcando in Aula nasconde tutte le problematiche sottostanti. Al momento in cui l’articolo va in stampa, il testo non è ancora stato recapitato alle commissioni per le votazioni sugli emendamenti. Ieri sera alle 21 si è tenuta l’ennesima riunione di maggioranza per spartire gli ultimi spiccioli, ma senza cambiare impronta allo scheletro della manovra. Significa che prima di giovedì il Senato non potrà esprimere il suo voto, cosa che avverrà comunque con l’imposizione della fiducia. Se va bene il 28 toccherà alla Camera mettere un timbro (senza nemmeno potersi esprimere). Peggio aveva fatto solo il governo di Mario Monti.
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello (Imagoeconomica)
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello: «Dopo il 2022 il settore si è rilanciato con più iscritti e rendimenti elevati, ma pesano precariato, scarsa educazione finanziaria e milioni di posizioni ferme o con montanti troppo bassi».