La spallata dell’Isis ad al-Qaeda cambia il Dna del terrorismo

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La spallata dell’Isis ad al-Qaeda cambia il Dna del terrorismo
  • Dopo la morte di Ayman al-Zawahiri il comando centrale dell’organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden non si è ancora espresso sulla nomina del suo successore. Secondo alcune fonti di intelligence il prescelto potrebbe essere il medico afghano Amin Muhammad Ul Haq Saam Khan.
  • La Malesia, l’Indonesia, le isole ribelli delle Filippine, il Bangladesh, lo Sri Lanka, le Maldive e l’India rappresentano dalla fine degli anni Ottanta le roccaforti di al-Qaeda nel Continente sud est asiatico, tuttavia, gli equilibri stanno rapidamente cambiando.
  • La Provincia del Pakistan dello Stato Islamico (Ispp) rappresenta una minaccia latente nell'affollato panorama della militanza dell'Asia meridionale, ma beneficia della sua integrazione con gruppi più consolidati.
  • Lo Stato islamico ha aumentato in maniera massiccia le proprie attività in Africa e in particolare in Mozambico e nel Sahel. La suggestione è che proprio qui verrà proclamato il Califfato 2.0.
  • Nel corso del 2022 l’Europa ha visto una serie di attacchi compiuti da singoli attentatori, in particolare Germania, Francia, Inghilterra. Tuttavia lo Stato islamico pare aver rinunciato - almeno per il momento - ad azioni eclatanti sul suolo europeo.

Lo speciale contiene cinque articoli.

Dimmi La Verità | ospite Giorgio Mulè (FI)

Ecco #DimmiLaVerità dell'11 aprile 2024. Ospite Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera di Forza Italia. L'argomento del giorno è: "Giustizia e politica. Elezioni europee".

«Il vero piano di Trump per Kiev? Tavolo di pace senza precondizioni»
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Il consigliere dell’ex presidente sulla sicurezza nazionale Keith Kellogg: «The Donald non ha mai detto che lascerà la Nato. “Appeasement” con Putin? Narrazione idiota. In Medio Oriente servono gli accordi di Abramo».
Disservizi in Banca Sella: da domenica i conti correnti bloccati
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Da più di 4 giorni i clienti dell'istituto di credito hanno difficoltà ad accedere ai propri conti online o a ritirare al bancomat. Il motivo sarebbe un «problema tecnico interno», ma intanto i correntisti protestano.

  • Il caro carburanti spinge su i prezzi nel pieno della campagna presidenziale. Pressioni su Zelensky affinché non turbi il mercato.
  • Il Cremlino prevede di reclutare altri 400.000 militari. No al negoziato svizzero.

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