2021-11-06
Pronta a scattare la nuova trappola. Senza terza dose, niente carta verde
La conferenza stampa di Speranza, Figliuolo e Locatelli non ha sciolto i dubbi. Nessuna certezza sulla tabella di marcia dei richiami, né sul vaccino per gli under 11. Annunciata la mannaia sulla scadenza del certificatoChi si aspettava chiarimenti sull’estensione della platea dei destinatari della terza dose è rimasto deluso. Chi attendeva notizie sulla tabella di marcia dei richiami per fasce di età o categorie è rimasto deluso. Chi avrebbe voluto ricevere maggiori informazioni sul rapporto tra rischi e benefici delle vaccinazioni ai bambini tra i 5 e gli 11 anni è rimasto deluso. Chi sperava di ricevere qualche spiegazione scientifica per la decisione politica di prorogare lo stato di emergenza e per la durata del green passo obbligatorio è rimasto deluso.La conferenza stampa tenuta ieri mattina dal ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme con il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo e con il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, ha lasciato molte domande senza risposta alimentando anzi i dubbi, le incertezze e anche le riserve. Partiamo dalla terza dose. Verrà allargata ai cinquantenni? Al personale scolastico? Ad altre fasce di età? E con quali tempi? «Oggi la terza dose è fortemente raccomandata agli over 60 che hanno completato da 6 mesi il ciclo vaccinale e poi ai fragili, indipendentemente dall’età e a tutti coloro che hanno avuto una dose unica di J&J. Dalla prossima settimana lavoreremo per allargare ad ulteriori fasce generazionali», ha detto Speranza. Basteranno le fiale che abbiamo in magazzino per tutti i richiami? Il generale Figliuolo prima ha aggiornato i numeri: «L’83,3% degli over 12, pari a circa 45 milioni di cittadini, hanno completato il ciclo vaccinale e l’86,5%, pari a 46,7 milioni, ha fatto almeno una dose. Se a questi sommiamo i guariti, che sono circa 600mila e valgono l’1,12%, possiamo dire che l’87,7% dei cittadini sono coperti»'. Poi ha assicurato che «siamo in grado sia di completare il ciclo primario sia di procedere con le terze dosi. Abbiamo 9,4 milioni di dosi più la riserva strategica». Quanto agli approvvigionamenti per il 2022 «sono già state opzionate dosi tali da essere in grado di fare la terza dose ipoteticamente a tutti quelli che hanno iniziato il ciclo. E di quelle dosi c’è anche una quota parte Covax, per cercare di vaccinare la popolazione mondiale». Giovedì, ha poi aggiunto Figliuolo, «sono state superate le 110.000 terze dosi ma il picco arriverà fra dicembre e febbraio. Siamo in grado di assorbire il picco con l’organizzazione attuale, anche a fronte della razionalizzazione degli hub». Vedremo. Intanto, Locatelli ha citato il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, che ha parlato di «pandemia di non vaccinati», anche se «abbiamo quasi il 9% in più di soggetti vaccinati» rispetto alla Germania, è inciampato sull’analisi dell’Iss che «ha documentato chiaramente che nel Paese fino ai 59 anni di età nessuno dei vaccinati è stato ricoverato nelle terapie intensive» (sbagliato, secondo l’Iss ne sono stati ricoverati a decine) e infine ha annunciato che l’Aifa si è già attivata per acquisire «una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir» (autorizzato in Gran Bretagna ma ancora in attesa del via libera dell’Ema),.Poi, sono partite le domande dei giornalisti. Quando finirà lo stato d’emergenza? «Il governo deciderà nelle giornate, nelle settimane immediatamente precedenti la scadenza. Siamo a 55-56 giorni dalla scadenza, è un tempo troppo lungo per esprimere opinione definitiva», ha detto Speranza. Il green pass non ha una durata eccessiva? «Il pass è strumento decisivo dentro a questa fase epidemica, se noi abbiamo dati migliori è anche merito del green pass che rende più sicuri tutti i luoghi in cui esso è utilizzato» e che «ha avuto un effetto stimolante sulla campagna vaccinale. L’intenzione del governo è continuare a usare questo strumento, confermiamo l’impianto che abbiamo costruito. Se continuiamo ad insistere su terreno su cui siamo sapremo gestire al meglio le prossime settimane», ha poi aggiunto. Non solo, secondo il ministro, il green pass è uno strumento che gli italiani «hanno imparato ad apprezzare» e la dimostrazione è che «a oggi alle 7 ne sono stati scaricati 117 milioni». Quanto all’estensione per il richiamo, «è chiaro che la terza dose produce un prolungamento del pass, quindi è dalla terza dose che valgono i 12 mesi». Quindi la strada è già tracciata: chi non fa la terza dose si vede automaticamente decadere il certificato. Ultimo tema, il più delicato, la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni: «L’Fda americana ha approvato il vaccino Pfizer per bambini in una dose di un terzo» e «l’Ema ipotizza la valutazione del dossier intorno ai primi quindici giorni di dicembre», ha detto Locatelli. Quanto ai dubbi sulla dimensione ridotta del campione negli studi clinici, ha aggiunto, «se riflettete che dai 18 anni in su sono stati arruolati negli studi che poi hanno portato all’approvazione circa 30.000 soggetti, più di 2.000 bambini sono un numero più che congruo». E comunque il professore conta «molto» sul lavoro «di persuasione dei pediatri, loro sono formati ad avere una cultura delle vaccinazione che deve permeare sempre di più nel nostro Paese». Persuadere per permeare. Stiamo sereni.
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)