![A gennaio voleva più Russia. Adesso Prodi pontifica: «Sganciamoci da Mosca»](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8zMTQ2ODUxNC9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTczOTE5Njk2NX0.PAe4c7c42DNJkXEvLgVxKJv1M5hutTJQGa-m4N10s4o/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=8%2C0%2C0%2C0)
Romano Prodi (Getty Images)
Il prof snobbava le offerte di Baku, Oslo e Algeri. Da capo della Commissione europea ostacolò la pipeline sarda. Oggi dimentica che è stata la sinistra a consegnarci a Vladimir Putin.
Pubblicato per la prima volta in italiano il breve saggio del collaborazionista francese che estendeva la rivoluzione delle camicie nere fino a Omero.