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Privilegi sindacali, i 5 stelle tornano indietro

Privilegi sindacali, i 5 stelle tornano indietro
Ansa

Come i lettori sanno, non sempre condivido le idee grilline. Anzi, spesso le ritengo un impasto di idealismo e improvvisazione, anche se capisco che rispetto a quelle ciniche di chi ci stava prima possano incontrare il favore di molti italiani. Tuttavia, a prescindere da ciò, devo riconoscere che giorni fa avevo appreso con piacere che per primi i pentastellati si apprestavano a intervenire sui contributi previdenziali figurativi. Non so se tutti siano a conoscenza di che cosa si nasconda dietro a questa terminologia un po' ostica. Nella pratica significa contributi non pagati, ma che ugualmente consentono a chi ne sia intestatario di ottenere, a fine carriera, la pensione. Tradotto, vuol dire che ci sono persone che quando si ritirano dal lavoro possono godere di un assegno previdenziale pieno anche se non hanno raggiunto i requisiti in vigore per la maggioranza degli italiani.Vi state chiedendo (...)

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L’opposizione si spacca in cinque. Il campo largo è ormai un miraggio
Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni ed Elly Schlein (Ansa)
In Parlamento ognuno con la sua risoluzione. Su giustizia e leadership è persino peggio.

Se questa è l’alternativa a Giorgia Meloni, tanto decantata da Elly Schlein all’indomani della vittoria alle Regionali in Campania, povera sinistra. Sarebbe questo il campo largo che dovrebbe battere il centrodestra? Praticamente divisi su tutto, senza una leadership, senza una visione, senza capo né coda. Quel «testardamente uniti», evocato da Schlein nell’ultima assemblea Pd, assomiglia più a un testardamente ottusi.

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Food Talk | Il bicchiere giusto per il momento di festa

Con Elena Tessari, grande "donna del vino", raccontiamo una storia di eccellenza italiana. Con qualche consiglio per il Natale che arriva.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 18 dicembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 18 dicembre con Flaminia Camilletti

Meloni detta la linea in Aula: «Con Kiev, ma senza soldati. Asset russi? Valutiamo bene»
Giorgia Meloni (Ansa)
Nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo, il premier spiega: «Fra Usa e Ue c’è clima unitario, non siamo competitor, anche se ci sono delle prospettive diverse».

Felpata nella strategia, assertiva nei toni, Giorgia Meloni tiene le consuete comunicazioni davanti al Parlamento in vista del delicatissimo Consiglio europeo di oggi e domani. La posizione del governo italiano è di totale sostegno all’Ucraina, di fermissima condanna delle azioni della Russia, ma anche di estrema cautela sul tema dell’utilizzo degli asset russi. Inoltre, ancora una volta si tiene fermo il punto: nessun soldato italiano metterà piede in Ucraina. Neanche a dirlo, alla Camera la Meloni insiste sulla necessità di non divaricare (o almeno non troppo) le posizioni di Europa e Stati Uniti. «Nella serata di lunedì», sottolinea la premier, «ho partecipato al vertice di Berlino, insieme al presidente Zelensky, a diversi colleghi europei, e ai negoziatori americani Steve Witkoff e Jared Kushner, in un clima costruttivo e unitario che vale la pena di sottolineare.

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