2025-08-09
Prime Video lancia «Repubblica Selvaggia», ma la tensione resta a metà
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«Repubblica Selvaggia» (Amazon Prime Video)
La serie tedesca, in arrivo su Prime Video il 10 agosto, tenta di rievocare le atmosfere de Il Signore delle Mosche, ma il racconto di adolescenti in fuga sulle Alpi, tra paure e tensioni, non raggiunge la profondità narrativa del modello letterario.
La serie tedesca, in arrivo su Prime Video il 10 agosto, tenta di rievocare le atmosfere de Il Signore delle Mosche, ma il racconto di adolescenti in fuga sulle Alpi, tra paure e tensioni, non raggiunge la profondità narrativa del modello letterario.L'intento avrebbe potuto essere lodevole e Repubblica Selvaggia trasformarsi in una versione moderna, più attuale, de Il Signore delle Mosche. I ragazzi, suoi protagonisti, non sarebbero stati paragonabili a quelli del romanzo, borghesi e ben educati. I giovani della serie televisiva, i cui episodi saranno disponibili su Amazon Prime Video da domenica 10 agosto, avrebbero continuato a prendere le distanze dal bel mondo e dalle sue regole, macerando ciascuno nella propria insoddisfazione, attribuendo colpe e responsabilità agli organi di governo, alla cattiveria presunta delle forze dell'ordine, all'ingiustizia insita nei tribunali.Eppure, il contesto si sarebbe rivelato simile, perché Repubblica Selvaggia, come Il Signore delle Mosche, racconta di una repubblica dei ragazzi, nata per sfortuna, da un incidente.Lo show, di origine tedesca, prende il via da un ritiro. Un gruppo di adolescenti, adolescenti difficili, con precedenti penali e grossi irrisolti personali, ha acconsentito ad un percorso di riabilitazione, accettando con ciò di trascorrere otto settimane sulle Alpi. Con loro, solo una guida, un educatore. I ragazzi, al riparo dai rumori del mondo, avrebbero dovuto ritrovare il proprio centro, l'armonia persa o mai avuta. Invece, nella prima notte di campeggio, la possibilità di aver accesso ad una dimensione di serenità viene loro negata. Con forza, per giunta, quella brutale della furia omicida. La guida, unica figura adulta della compagine vacanziera, viene trovata morta, ed è il decesso ad indurre i ragazzi alla scelta: scappare o restare, correndo il rischio che la causa di quella morte così brutale venga attribuita a loro. I giovani hanno pochi dubbi e con l'impeto che spesso contraddistingue l'età decidono di darsi alla macchia. Scappano, sempre più su, tra i boschi e le fatiche della montagna. Scappano, fino a trovare una caverna che offra loro riparo. Ma, nelle profondità delle Alpi, finiscono per scontrarsi con la stessa realtà dalle quale hanno cercato di difendersi. Darsi l'ordine necessario alla crescita pare impossibile, come impossibile sembra mettere d'accordo il gruppo.Il sistema che i giovani hanno cercato di darsi scricchiola, mentre ciascuno di loro sente incombere su di sé paure e minacce. Chiunque abbia ucciso la guida potrebbe voler uccidere anche loro. Il mondo che hanno lasciato a casa potrebbe cercarli. Trovarli, pure, in un susseguirsi di eventi e stati d'animo che lo show riesce solo parzialmente a raccontare.Repubblica Selvaggia, che nel 2022 ha fatto un primo passaggio su RaiPlay, non ha lo stesso acume narrativo che è stato di William Golding. Ci prova, a ricercare la stessa verticalità nella trama, ma ogni tentativo è un'amara constatazione. La serie tv è goffa e sembra viaggiare su un'eterna e inscalfibile superficie, incapace di afferrare le suggestioni del premio Nobel.