2025-01-18
Poliziotti aggrediti dal branco nordafricano
Gli agenti fermano due pusher al Quarticciolo ma vengono accerchiati da una ventina di immigrati che liberano gli spacciatori usando spray al peperoncino. Nel quartiere romano verrà introdotto il modello Caivano. Ma i «comitati» dem non lo vogliono...La realtà ha la testa dura, molto più dura di quella dei professionisti della protesta. L’ennesima dimostrazione è quanto è accaduto al Quarticciolo, quartiere di Roma nel quale la criminalità, in particolare quella dedita allo spaccio di droga, spadroneggia in lungo e in largo. Il quartiere viene inserito tra le aree territoriali ad alta vulnerabilità sociale oggetto del decreto legge 208, approvato dal Consiglio dei ministri del 23 dicembre scorso, destinatarie di interventi di riqualificazione sul modello di quelli messi in campo a Caivano.Scattano le proteste dei comitati di lotta, che strepitano contro il provvedimento, ma pochi giorni dopo, l’altro ieri, al Quarticciolo va in scena un’aggressione gravissima contro gli agenti di polizia impegnati nell’arresto di due pusher. L’ennesimo episodio di una escalation preoccupante, quella delle aggressioni agli uomini e alle donne in divisa da parte di professionisti delle tensioni sociali e vecchi arnesi dell’antagonismo, con il pretesto della morte del giovane Ramy Elgaml. Quanto accaduto l’altro ieri sera al Quarticciolo è una scena che ci fa tornare alla memoria le rivolte dei quartieri dominati dalla mafia o dalla camorra, quando le famiglie dei clan tentavano di ostacolare la cattura dei boss latitanti lanciandosi in massa contro le forze dell’ordine e scagliando verso le divise oggetti, bottiglie, sassi.La cronaca di questa ennesima aggressione inizia quando, dopo una serie di appostamenti, i poliziotti procedono all’arresto di due spacciatori, un uomo di origini nordafricane e una donna italiana. Osservando i movimenti della coppia e degli acquirenti, i poliziotti hanno individuato il nascondiglio della droga: il sottosella di uno scooter, nel quale vengono rinvenuti 136 involucri di cocaina e crack. L’uomo oppone una forte resistenza all’arresto, cerca di divincolarsi, si dimena, sferra calci contro i poliziotti che, però, riescono a bloccarlo. A quel punto, almeno venti persone accerchiano gli agenti e cercando di liberare lo spacciatore. Spuntano anche bombolette di spray urticante che viene spruzzato negli occhi dei poliziotti, che restano disorientati: il pusher, a quel punto, riesce a fuggire, coperto dai complici. Gli agenti fronteggiano i rivoltosi e avvertono la sala operativa: arrivano sul posto altre pattuglie, la situazione torna sotto controllo, 11 persone, compresa la spacciatrice, vengono portati in questura. Al termine degli accertamenti, cinque dei fermati (quattro di marocchini e un tunisino) risultano non in regola con il permesso di soggiorno e verranno quindi portati al Cpr di Bari. Il fuggitivo non riesce a farla franca: scatta una vera e propria caccia all’uomo e, nel giro di poche ore, lo spacciatore che aveva approfittato della rivolta per allontanarsi, un tunisino di 25 anni, viene rintracciato e arrestato dagli agenti del commissariato Prenestino.Scene indegne di un Paese civile, quelle del Quarticciolo, che si aggiungono alle aggressioni alle forze dell’ordine che si sono verificate nei giorni scorsi in varie città italiane: Bologna, Torino, la stessa Roma dove sabato scorso, nel quartiere San Lorenzo, nove agenti sono stati feriti nel corso di disordini che hanno portato alla denuncia di 39 persone, per i reati di manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e il getto pericoloso di cose, in concorso e con le modalità aggravate. Quasi tutti i denunciati sono frequentatori dei centri sociali.Ieri, poi, il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha denunciato che la notte tra il 16 e il 17 gennaio a Napoli, dove è tradizione accendere dei falò per la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, «la città è stata posta sotto assedio da un gruppo di ragazzini che si erano coordinati tramite social». Borrelli ha parlato, riferisce l’Ansa, di una «guerriglia urbana. Le bande hanno voluto mettere in chiaro il loro potere sfidando le istituzioni a colpi di sassi e lanci di bottiglie di vetro e bombe carta. Diverse sassaiole», ha aggiunto il parlamentare, «contro i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono avvenute alla Sanità, a Chiaia alla Torretta, a via Salvator Rosa. Alcune gazzelle dei carabinieri sono rimaste danneggiate e con i vetri frantumati». Borrelli ha invocato «i carri armati».Eppure, come dicevamo, quando il governo decide di investire centinaia di milioni di euro per riqualificare, sul modello di Caivano, altre aree disagiate, tocca anche assistere alle proteste dei comitati di lotta. Il decreto dello scorso 23 dicembre ha individuato sette aree destinatarie di investimenti di riqualificazione straordinaria: Rozzano nel milanese, il quartiere Scampia-Secondigliano di Napoli, Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), il quartiere San Cristoforo di Catania, il quartiere palermitano di Borgo Nuovo e, appunto, il quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma. A Palazzo Chigi si susseguono gli incontri del sottosegretario Alfredo Mantovano con i ministri coinvolti nel piano straordinario e le istituzioni locali interessate. Si punta a investire su progetti di riqualificazione urbana, centri sportivi, luoghi di aggregazione, naturalmente accompagnati da un rafforzamento dei controlli delle forze dell’ordine, eppure qualcuno si oppone. Così come c’è chi si oppone alla volontà del governo di fornire maggiori tutele legali alle forze dell’ordine, anche di fronte a una escalation di violenza contro le divise che ha ormai superato il livello di guardia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.