2023-04-09
Il Pnrr avanza e ha sempre meno senso
Tripi, Comune di 734 abitanti della città metropolitana di Messina (iStock)
Il sindaco di Tripi, citato nella nostra inchiesta per i finanziamenti ottenuti dal Comune siciliano, prova a difendere il suo operato. Il problema non è il singolo progetto, ma i milioni per opere non strategiche. Come l’ampliamento di un campo da golf in Toscana.Tripi è un Comune della città metropolitana di Messina, sorto sui resti dell’antica città di Abaceno. Wikipedia ci informa che ha 734 abitanti e tra i monumenti d’interesse vanta la chiesa di San Vincenzo Diacono Martire e l’ex convento dell’Ordine carmelitano. Tuttavia, se non avessi ricevuto l’altroieri una lettera di protesta del sindaco, difficilmente sarei stato in grado di dire né dove si trovasse né quali fossero le caratteristiche del paesino siciliano. Con la sua diffida, Michele Lemmo - questo il nome del primo cittadino - mi ha però costretto a colmare le lacune e scoprire i punti d’interesse del centro messinese. Vi state chiedendo quale sia il motivo per cui il sindaco abbia ritenuto di usare carta e penna per lamentarsi? Semplicemente, il nome del paese è finito nell’inchiesta sui progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi. E Fabio Dragoni lo ha citato durante un intervento su La 7, nel programma condotto da Giovanni Floris. La ragione di tanto interesse da parte nostra è che nel decreto di governo con cui sono pubblicati gli interventi ritenuti idonei a ricevere i fondi del Pnrr, il progetto che riguarda Tripi è classificato in modo a dir poco anomalo. Invece della descrizione del piano per cui sono stati stanziati 300.000 euro, vi si trova una frase enigmatica: «Testo inviato via mail come concordato». Una definizione un po’ misteriosa che lascia spazio alla curiosità, soprattutto pone interrogativi sul livello di approfondimento dei progetti finanziati. Chi li valuta e sulla base di quali considerazioni si decidono gli stanziamenti? Lemmo sostiene che il suo Comune è stato diffamato, perché l’amministrazione ha presentato una regolare richiesta per la realizzazione di una struttura per l’assistenza degli anziani e io non ho ovviamente motivo di dubitare. Tuttavia, dopo aver trascorso un paio di giornate a leggere lo sterminato elenco di interventi che riceveranno i soldi dell’Europa, posso dire che all’interno c’è di tutto. Un’accozzaglia di progetti senza capo né coda, che vanno dai centri per l’accoglienza dei migranti ai centri per giocare a bocce, dai cimiteri alle piste di skateboard. Difficile capire che cosa c’entrino i piani di bike sharing in Sardegna con la ripresa e la resilienza dell’Italia. Il Pnrr, nella testa della maggioranza degli italiani era un piano per rilanciare l’economia nazionale e non per finanziare opere - magari anche importantissime - ma che certo non genereranno alcuna crescita del Pil. I cimiteri sono fondamentali, ma che ripresa possono assicurare? Non mi risulta che il camposanto faccia aumentare il prodotto interno lordo, né che sia proiettato verso il futuro, a meno di non considerare le pompe funebri un’industria al pari di quella aerospaziale.Un tempo, quando il Parlamento votava il cosiddetto Milleproroghe, ovvero un decreto in cui, sul filo di lana, prima della fine dell’anno si approvava ogni genere di provvedimento, distribuendo soldi a pioggia, i giornali parlavano di assalto alla diligenza. Come nei film western c’era chi cercava di arraffare qualche cosa. Ma siccome, a differenza di quel che si è fatto credere, niente è gratis, nemmeno i soldi del Pnrr, prima o poi i fondi per cimiteri e bocciodromi andranno restituiti e con gli interessi, ed è il caso di capire che cosa stiamo finanziando. E dunque a noi non basta che ci sia scritto «Testo inviato via mail come concordato»: vogliamo sapere a chi e per che cosa stiamo dando i soldi e se questi serviranno alla ripresa e alla resilienza. Altrimenti, un giorno scopriremo che siamo riusciti a finanziare anche chi gioca a golf, investendo 4 milioni per aggiungere sei buche a un campo che ne aveva già 12. No, non è uno scherzo, ma la realtà e non avviene a Tripi, dove si limitano al centro anziani, ma in Toscana. Rossi sì, e pure senza vergogna.
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