2019-12-19
Le Pmi che producono software rendono il doppio delle imprese tradizionali
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Un settore virtuoso, che vede le piccole e medie imprese brillare in tutta Italia: è quello della tecnologia. Realtà all'avanguardia, di dimensioni ridotte ma in grado di ottenere performance significative sia sotto il profilo economico/finanziario che sul fronte del prodotto. A scattare in esclusiva per La Verità una fotografia delle Pmi tecnologiche italiana è stato l'ufficio studi di Banca Ifis.Dall'analisi emerge che le Pmi attive nel settore tecnologico rappresentano il 7,4% delle aziende con bilancio 2018 depositato al primo dicembre: si tratta di 3.348 imprese, che si trovano per la maggior parte (46%) nel Nordovest, mentre è marginale la presenza nel Sud e nelle isole (8%). Per quanto riguarda la tipologia di attività, le Pmi tecnologiche sono quasi per la metà (47,7%) dedicate alla produzione di software, ma le aziende che producono hardware (27,5% del totale) realizzano più ricavi (una media di 7 milioni di euro contro i 4,8 della media generale delle piccole e medie imprese in Italia).Nel settore tecnologico la crescita del fatturato si accompagna a innovazione e profittabilità. Secondo lo studio, dal 2017 al 2018 le Pmi di settore hanno aumentato i ricavi del 6,3%, con una crescita in accelerazione rispetto all'anno precedente; inoltre, le aziende hanno mantenuto un'ottima sostenibilità finanziaria, dimostrando un'ampia disponibilità di liquidità, e sviluppato gli investimenti del 3,54%. Ma è sul fronte della redditività che le piccole realtà tecnologiche danno il meglio, con un ritorno sul capitale (Roe) in crescita del 15,18%, quasi il doppio della media delle Pmi italiane.A guidare la crescita del settore è il comparto di produzione dei software, grazie a uno straordinario sviluppo degli investimenti, mentre il comparto delle telecomunicazioni, pur contraendosi a livello dimensionale, sovraperforma in termini di ritorno sul capitale. Ed è proprio grazie all'elevato livello di utili nel settore delle telecomunicazioni che le Pmi della tecnologia con sede al Sud presentano un ritorno sul capitale (Roe) superiore rispetto alle altre zone d'Italia.Tra le oltre 3.000 imprese analizzate troviamo anche 122 realtà con performance sopra la media, che hanno cioè visto nel 2017 e nel 2018 una crescita dei ricavi superiore al 10% e un aumento dell'ebitda di oltre il 5%. Sono quindici invece le cosiddette Pmi stellari, che negli anni considerati hanno registrato un aumento del fatturato superiore al 20% e un ebitda in crescita di oltre il 7%. A caratterizzare queste quindici imprese stellari è l'attenzione all'innovazione: nel 2018 hanno infatti aumentato gli investimenti del 58,4% e hanno mostrato un Roe del 54%.Da Nord a Sud, gli esempi di idee imprenditoriali innovative e di successo sono diversi. Banca Ifis segnala tra gli altri la Amped Software, azienda triestina che ha sviluppato un prodotto non ancora presente sul mercato: un software per l'analisi forense di immagini e filmati, utilizzabile anche dai non esperti. Nel 2018 Amped ha fatturato 1,8 milioni di euro, con una crescita media annua del 23% rispetto al 2016 e un aumento degli investimenti medio annuo del 29%. Un terzo dei costi viene investito in ricerca e sviluppo, ma i prodotti vengono continuamente migliorati e innovati grazie allo stretto rapporto con gli utenti finali: i feedback dei clienti vengono registrati e usati per sviluppare nuovi prodotti e servizi. A Milano ha invece sede iCubed, azienda specializzata nella fornitura di servizi di consulenza e formazione It, che lo scorso anno ha realizzato ricavi per 2,8 milioni di euro, con una variazione media annua del +31% dal 2016, mentre gli investimenti nello stesso periodo hanno segnato un aumento medio annuo del 78%. Per essere competitiva, iCubed investe molto sul capitale umano, formando professionisti specializzati, e punta su tecnologie estremamente avanzate.Nel settore del marketing online troviamo Caffeina, azienda con sede a Parma che si occupa di campagne pubblicitarie e servizi innovativi di consulenza per i brand. Con 6 milioni di ricavi nel 2018, Caffeina ha visto un aumento del fatturato del 28% medio annuo dal 2016 e un incremento medio annuo degli investimenti addirittura del 400%. Diverse le innovazioni introdotte dalla Pmi emiliana, come l'utilizzo di vari software a supporto dell'organizzazione del lavoro, tra cui un nuovo gestionale per monitorare l'andamento delle commesse e ottimizzare i flussi di attività. Da Pesaro arriva infine Nethesis, che si occupa dello sviluppo di software open source, con 2,9 milioni di fatturato nel 2018 e un aumento medio dei ricavi del 23% dal 2016. Una realtà estremamente particolare, che si contraddistingue per l'assenza di gerarchie: non esiste un leader, ma riunioni settimanali in cui tutti hanno la parola. In questo modo ogni dipendente ha una specifica responsabilità e diventa un punto di riferimento per gli altri colleghi.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)