2025-10-07
Petra Delicato, la detective torna in tv tra nuovi affetti e vecchi demoni
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«Petra Delicato» (Sky)
La terza stagione della serie con Paola Cortellesi (Sky, 8 e 15 ottobre) racconta una Petra inedita: accanto alla sua solitudine scelta, trovano spazio l’amore e una famiglia allargata, senza rinunciare al piglio ironico e disincantato.
La terza stagione della serie con Paola Cortellesi (Sky, 8 e 15 ottobre) racconta una Petra inedita: accanto alla sua solitudine scelta, trovano spazio l’amore e una famiglia allargata, senza rinunciare al piglio ironico e disincantato.Petra Delicato è sempre stata schiva: un'anima di quelle che la letteratura è solita attribuire agli uomini, ai detective, tra l'eclettico e il misantropo, bisognosi, per vivere, di una solitudine pressoché totale. Petra, ispettore capo della Polizia di Genova, più che sola si è sempre definita libera. Per amore di questa sua libertà, non ha mai ceduto al fascino della vita coniugale, non si è mai arresa alle sue comodità.Per rispetto di sé, ha scelto di condividere la casa con un solo essere vivente, un ragno enorme, chiuso in una teca di vetro. Ma, per onestà intellettuale, ha saputo cambiare idea, accogliendo nel proprio appartamento l'uomo che ha fatto vacillare ogni sua certezza. Marco, il volto di Francesco Colella, ha varcato lo spazio di Petra - sempre interpretata da una meravigliosa Paola Cortellesi - in punta di piedi. E, pian piano, si è aperto un varco. Un varco tanto largo da lasciar passare non più lui, ma la sua famiglia, i tre figli, Marina, Eugenio e Tommaso. Petra li ha accolti con uno slancio inedito. Ed è da questa Petra inedita, versione famiglia, che riprende lo show che di lei porta il nome.Petra, arrivata ormai alla sua terza stagione, riparte (su Sky, mercoledì 8 e 15 ottobre) dall'unione. Un'unione che nulla ha tolto alla natura della detective. Petra non ha perso il proprio piglio, le sue stranezze. Non ha perso quel modo di procedere, un po' stravagante, che si ritrova nella sua declinazione professionale. Anzi. I due casi, basati sulle opere di Alicia Giménez-Bartlett - Il silenzio dei chiostri e Gli onori di casa - edite in Italia da Sellerio, sono costruiti per portare alla luce l'intrico di sentimenti ed emozioni che alberga in lei. «Petra Delicato osserva il mondo con lo sguardo disincantato di chi sa che la verità non è mai semplice. È ruvida e ironica, capace di spiazzare colleghi e sospetti con la stessa naturalezza, ma proprio in questa fragilità ostinata risiede la sua forza: è un modello di donna “illuminato”», ha provato a spiegare la Cortellesi durante la conferenza stampa della terza stagione. A domanda, però, si è affrettata a spiegare che la diversità ostinata del suo personaggio non ha nulla a che vedere con le manifestazioni più recenti del cosiddetto femminismo. «Non si può dire che sia femminista in senso tradizionale, perché non combatte gli stereotipi: lei non li vede proprio.È dieci passi avanti. È un modello aspirazionale per molte donne, perché non si cura del giudizio altrui, e in questi tempi così giudicanti è ancora più attuale», ha sintetizzato, ripercorrendo brevemente i casi, oggetto ciascuno di un episodio. Il primo, un furto, è deputato a portare Petra nel mondo, sempre ombroso, dell'arte e della religione. Il secondo, un omicidio, apre, invece, il capitolo faticoso di un'indagine di mafia, costringendo la detective - e così pure la sua interprete - ad affrontare i propri demoni, i suoi fantasmi. E il risultato, nel dinamismo di un giallo che scorre veloce, si avvicina a quello ottenuto dai tanti romanzi di formazione, dove ogni tassello sembra contribuire ad una lenta manifestazione dell'io.