
Il ministro mente sulla Ru486: ha molteplici e dolorosi effetti collaterali tra cui la morte. Non lo si dice perché sopprimere una creatura (facendola agonizzare per due giorni) con una pillola è più economico per lo Stato.L'Italia sta morendo e sta morendo di denatalità. Ettore Gotti Tedeschi ha dimostrato in innumerevoli libri che le affermazioni dei malthusiani, meno siamo meglio stiamo, perché la ricchezza è una torta e più sono le fette più piccola è la loro dimensione, sono una inenarrabile boiata, una delle tante boiate spacciate per scienza. Dove non nascono bambini la ricchezza non circola e non se ne produce più. In un Paese che sta morendo di denatalità, con una media di 1,2 figli per madre, e che si avvia serenamente alla sostituzione etnica al massimo in due generazioni, si incoraggia l'aborto, e lo si incoraggia dicendo cose molto opinabili. Il ministro Roberto Speranza non è nuovo alle affermazioni veramente opinabili. Il simpatico fanciullo a febbraio aveva finanziato con denaro pubblico uno spot pubblicitario che affermava serenamente il falso: il coronavirus è poco infettivo, tutto questo dopo che la Gazzetta Ufficiale aveva già annunciato sei mesi di emergenza per influenza virale. Per inciso: a febbraio cosa è successo? Quanti morti ci sono stati che si sarebbero potuti evitare con una prudenza che in quel mese era assolutamente indispensabile, e non c'è stata, per essere poi imposta quando era non era solo inutile, ma dannosa? Quanti contagi ha causato lo spot del ministro Speranza e quanti di questi contagi sono stati mortali?Lo stesso grazioso fanciullo in un incredibile tweet ha dichiarato che la medicina basata sull'evidenza afferma che la pillola Ru486 è sicura. Fanno sempre tenerezza questi quieti zuzzerelloni che se ne escono con la incredibile affermazione che in medicina possa esiste un farmaco ormonale che blocca una funzione fisiologica, la gravidanza, senza effetti collaterali. Gli effetti collaterali della Ru sono ricchi e vari, e includono anche la morte. Non è facile conoscerli perché la letteratura scientifica è molto avara, sembra volerli nascondere, ma chi cerca trova. Resta sempre valido il New England Journal of Medicine del primo dicembre 2005, dove in un editoriale Michael Greene, professore alla Harvard Medical School, affermava che la morte per aborto con il metodo chimico (un caso su 100.000) era dieci volte superiore a quella per aborto chirurgico effettuato nello stesso periodo della gravidanza, cioè fino alla settima settimana (0,1 su 100.000), e un articolo interno di Marc Fischer raccontava quattro casi di donne morte per infezione clostridium sordellii a seguito di aborto chimico. I quattro casi sono tutti avvenuti in California, perché solo lì, a seguito della morte di un'adolescente Holly Patterson nel 2003, su insistenza dei parenti, si sono fatte le autopsie alle donne misteriosamente morte dopo aborto chimico. L' ex presidente del comitato di bioetica francese, il dottor Didier Sicard , ha perso una delle sue figlie per infezione da clostridio e ha preteso sugli Annals of Pharmacotherapy e sul New England Journal of Medicine che siano prescritti antibiotici insieme alla Ru486.Come chirurgo posso affermare che la chirurgia è il fallimento della medicina. Si ricorre all'intervento chirurgico solo se non si riesce a curare quella malattia con mezzi medici. Appena sono arrivati ottimi farmaci per curare l'ulcera dello stomaco abbiamo smesso di operarla. Dove c'è un'alternativa medica, l'alternativa chirurgica semplicemente scompare. Se l'aborto chimico fosse sicuro, l'aborto chirurgico sarebbe scomparso. L'aborto chimico non è sicuro: è semplicemente molto economico. E diventa ancora più economico se la donna lo fa a casa sua. L'aborto chimico è molto più rischioso di quello chirurgico, ed è molto più doloroso. Ma costa poco.Per questo le notizie sono così poche, così difficili da trovare, le autopsie bisogna chiederle insistendo, esattamente come per i morti per Covid.L'aborto chimico consiste nell'assumere una pillola di antiprogesterone. Questa causa la morte del bimbo, che agonizza per due giorni nel corpo della madre che ne diventa il feretro. Per due giorni la donna vive sapendo che il suo bimbetto sta agonizzando dentro di lei. Questo processo può essere interrotto se la donna cambia idea, nella prime ore, somministrando progesterone, ma quasi nessuno si prende il disturbo di avvertire le donne di questa possibilità. Una seconda pillola causa l'espulsione del «materiale fetale», che assona maledettamente a materiale fecale, e che finirà quasi sicuramente nel water, più difficilmente nell'umido, ma potrebbe finire anche nell'indifferenziato se la piccola creatura, con gambe, braccia occhi e un cuoricino che non batte più resta attaccata all'assorbente e viene buttata via con quello. Il mondo diventerà un cimitero di minuscoli corpi, tutti siamo immersi in una cultura di morte. L'espulsione non è una mestruazione un pochino più violenta: fa un male porco. Dovete prendere il Toradol. Pensate che diventare per due giorni la bara di un bambino agonizzante sia indifferente per la vostra psiche? E se poi a casa hai l'emorragia, tranquilla, ti mandiamo l'ambulanza. E se l'ambulanza ritarda? Avete una qualche idea di quante volte l'ambulanza possa ritardare? Semplicemente se di ambulanza ce ne è una sola e sta già facendo qualche altra cosa, l'ambulanza non c'è. Vi hanno raccontato che la pillola abortiva è sicura? Serve che abortiate, perché la popolazione italiana deve diminuire ulteriormente. Solo così può essere garantita la necessità della sostituzione etnica. Non è un caso che tutti i paladini della sostituzione etnica, la signora Bonino, la signora Boldrini, siano paladini dell'aborto. Mi raccomando, abortite a casa, che costa meno, statevene due giorni piegate in due per il dolore sul pavimento di casa vostra a vomitare, è più comodo, così siete voi che dovete pulire. E finalmente tutto questo finisce quando si arriva all'espulsione della cosetta che se fosse rimasta dov'era sarebbe diventata il vostro bambino e vi avrebbe chiamato mamma, e qui arriva di nuovo la scelta della donna, perché la donna può e deve scegliere: lo butto nel water, nell'umido o nell'indifferenziato? E tutto questo ve l'hanno venduto come una conquista e un diritto. Nell'aborto chirurgico il bimbo muore nel giro di pochi minuti, non è costretto ad agonizzare due giorni. E tutto succede in anestesia, senza dolore, in ambiente sterile. Siate ribelli, siate donne, regine, mettete al mondo il vostro bambino, non diventate il sarcofago di un bimbo morto. Se il mondo non vuole vostro bambino, se in quel momento il vostro bambino è un problema per tutti, mandate all'inferno il mondo, Siate ribelli. Siete figlie di una cultura di morte e voi scegliete la vita. Quando scoprite di essere incinte non potete più scegliere se essere madri o non essere madri. Siete già madri, e lo sarete per l'eternità. La scelta che voi avete è quella di essere la madre di un bambino vivo o la madre di un bambino morto. E se sceglierete di essere la madre di un bambino morto, il rimpianto potrebbe essere atroce. E dato che c'è questo rimpianto tutto questo non deve essere fatto con denaro pubblico. L'aborto è una scelta, che prima o poi spacca il cuore.Non col mio denaro.Esigo che nella dichiarazione dei redditi sia data la possibilità di non finanziare l'aborto. Non si può finanziare qualcosa che dà rimpianto e ferma un piccolo cuore.
Ecco #EdicolaVerità. la rassegna stampa podcast del 4 dicembre con Carlo Cambi
Alessandra Moretti (Ansa)
La commissione giuridica dell’Europarlamento esaudisce solo in un caso le richieste delle toghe belghe. Nel primo, pesa uno strano viaggio dall’ambasciatore del Marocco. Fdi: «La sinistra svilisce questa tutela».
Revoca sì, revoca no: ieri la commissione giuridica dell’Europarlamento ha votato a favore della richiesta di revoca dell’immunità per la deputata europea del Pd, Alessandra Moretti, arrivata dalla magistratura belga nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate, lo scandalo di presunta corruzione da parte di Qatar e Marocco per ammorbidire le posizioni del Parlamento Ue sul rispetto dei diritti in quei Paesi, mentre ha respinto la stessa richiesta per quel che riguarda un’altra dem, Elisabetta Gualmini.
Federica Mogherini (Ansa)
Interrogatorio fiume per l’ex Alto rappresentante dell’Ue. Liberati lei e gli altri indagati: «Non esiste il pericolo di fuga». L’ex ambasciatore: «Vado in pensione».
Federica Mogherini, l’ex Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, e altri due funzionari europei fermati martedì mattina, l’ex ambasciatore ed ex direttore dell’Eeas, Stefano Sannino, e il cittadino italo-belga Cesare Zegretti, sono stati formalmente accusati di uso improprio di fondi Ue e sono stati rilasciati. Non si trovano in custodia cautelare. Lo ha dichiarato ieri in una nota l’Ufficio europeo del pubblico ministero (Eppo).
La sede della Banca d'Italia a Roma (Imagoeconomica)
Le 2.452 tonnellate sono detenute dalla Banca d’Italia, che però ovviamente non le possiede: le gestisce per conto del popolo. La Bce ora si oppone al fatto che ciò venga specificato nel testo della manovra. Che attende l’ultima formulazione del Mef.
La Bce entra a gamba tesa sul tema delle riserve auree detenute dalla Banca d’Italia. Non bastava la fredda nota a ridosso della presentazione dell’emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra. Nonostante la riformulazione del testo in una chiave più «diplomatica», che avrebbe dovuto soddisfare le perplessità di Francoforte, ecco che martedì sera la Banca centrale europea ha inviato un parere al ministero dell’Economia in cui chiede in modo esplicito di chiarire la finalità dell’emendamento. Come dire: non ci fidiamo, che state tramando? Fateci sapere.






