2024-10-13
Per gli allibratori il cavallo vincente è Trump
Donald Trump e Kamala Harris (Ansa)
A meno di un mese dalle elezioni, i bookmaker scommettono sul repubblicano, che scala i sondaggi ed è dato in leggero vantaggio in Stati chiave come Michigan, Arizona e Pennsylvania. Kamala perde terreno anche fra i maschi afro, accusati di sessismo da Barack Obama.A meno di un mese dal voto, cresce l’agitazione nel Partito democratico americano. Secondo il modello predittivo di The Hill, Kamala Harris detiene al momento il 51% di probabilità di conquistare la Casa Bianca: ben cinque punti in meno rispetto alla fine di settembre. Non solo. La media sondaggistica di Real Clear Politics dà il tycoon leggermente avanti in vari Stati chiave, come Michigan, Pennsylvania, Georgia, North Carolina e Arizona. Il candidato repubblicano è poi in vantaggio anche tra i bookmaker: secondo l’Election Betting Odds Tracker, il tycoon ha attualmente il 53% delle possibilità di vittoria rispetto al 46% della rivale (l’11 ottobre 2020 a Joe Biden era invece attribuito il 64% delle chances). Trump performa ancora meglio tra gli scommettitori di criptovalute: stando alla piattaforma Polymarket, ha al momento il 56% delle probabilità di conquistare la Casa Bianca contro il 44% di una Harris che è in difficoltà soprattutto con l’elettorato maschile. E attenzione: non solo quello bianco, ma anche quello afroamericano. Secondo un sondaggio del Siena College pubblicato ieri, la vicepresidente gode infatti oggi del 78% del voto afroamericano: una cifra preoccupante, visto che Biden, nel 2020, era al 90%. Dal canto suo, Trump, in questo elettorato ha invece guadagnato sei punti rispetto a quattro anni fa.Ne sa qualcosa Barack Obama che, partecipando a un evento elettorale giovedì in Pennsylvania, ha ammesso di «non aver visto lo stesso tipo di energia e di affluenza» da parte dei maschi afroamericani che si registrò durante la sua campagna del 2008. In tal senso, rivolgendosi a questi elettori, l’ex presidente dem ha detto che «non è accettabile» che si astengano o che votino per Trump, arrivando ad accusarli di sessismo. «State inventando ogni genere di scuse, ho un problema con questa cosa. Perché mi fa pensare, e sto parlando direttamente agli uomini, che semplicemente non abbracciate l’idea di avere una donna come presidente», ha dichiarato. Parole che hanno suscitato delle reazioni negative a sinistra. «Tanto amore per l’ex presidente Obama, ma prendere di mira gli uomini di colore da parte sua è sbagliato», ha detto l’ex senatrice dem dell’Ohio, l’afroamericana Nina Turner. Anche l’attore afroamericano Wendell Pierce, grande sostenitore della Harris, ha criticato Obama, accusandolo di aver trasmesso un «messaggio orribile». Lo stesso New York Times ha titolato: «Il tono ammonitore di Obama verso gli uomini afroamericani rappresenta un rischio per i dem».Non è d’altronde la prima volta che i vertici del Partito democratico ritengono, non senza una certa arroganza, di avere automaticamente diritto al voto di alcune categorie elettorali. Nel 2020, Biden disse al conduttore radiofonico afroamericano Charlamagne tha God: «Se hai problemi a capire se sei per me o per Trump, allora non sei nero». Era invece il 2016, quando l’ex segretario di Stato Madeleine Albright lasciò intendere che c’era un posto speciale all’inferno per le donne che non avrebbero votato Hillary Clinton. È però anche vero che, nel 2008, Obama fece una campagna molto intelligente, evitando di impostarla sul colore della pelle e sulla crociata a favore delle minoranze (sapeva d’altronde che, con quella strategia, il reverendo Jesse Jackson aveva fallito nella sua corsa presidenziale nel 1984). E allora per quale motivo giovedì Obama si è lasciato andare a quelle parole? Possiamo formulare due ipotesi. La prima è che l’ex presidente sia nel panico per i sondaggi. D’altronde, il basso entusiasmo degli afroamericani per la Harris non riguarda solo la Pennsylvania ma, secondo Politico, anche il Michigan. Le parole di Obama potrebbero quindi essere un passo falso nato da un senso di disperazione. C’è però una seconda ipotesi. E se l’ex presidente dem avesse fatto quelle dichiarazioni apposta per azzoppare ulteriormente la Harris? Qualcuno ci accuserà magari di dietrologia. Ma vanno ricordate due cose. Primo: Obama era scettico sulla Harris come candidata dem. Avrebbe preferito infatti il governatore della California Gavin Newsom. Secondo: Obama è la stessa persona che, mentre giurava fedeltà e sostegno a Biden tra giugno 2023 e giugno 2024, mandava avanti i suoi ex advisor, come David Axelrod, per impallinarlo e indebolirlo, fino a silurarlo lo scorso luglio. Axelrod - guarda caso grande estimatore di Newsom - ha di recente anche criticato la Harris e il suo vice, Tim Walz, per essersi troppo spesso sottratti alle interviste scomode. D’altronde, se la vicepresidente fallisse a novembre, tra quattro anni proprio Newsom avrebbe la strada spianata per la nomination presidenziale dem. Sarà un caso, ma, secondo il New York Times, la campagna della Harris ha «declinato di commentare» le dichiarazioni dell’ex presidente in Pennsylvania. Insomma, se fossimo nella vicepresidente, più che da Trump, forse ci guarderemmo da Obama.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.