2025-08-21
Pediatri Usa in conflitto di interessi: «Donazioni da chi produce vaccini»
Robert F. Kennedy Jr (Ansa)
Robert F. Kennedy Jr. denuncia: «Ecco perché raccomandano la puntura anti Covid ai bebè».A proposito di associazioni mediche «indipendenti», l’American academy of pediatrics (Aap), la più grande organizzazione dei pediatri statunitensi, ha appena raccomandato che tutti i bambini di età compresa tra 6 e 23 mesi ricevano il vaccino contro il Covid indipendentemente da un’infezione pregressa. Le loro linee guida sono in aperto conflitto con quelle dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), che hanno recentemente ritirato le ampie raccomandazioni sulla vaccinazione di bambini sani e donne incinte a favore di un «processo decisionale clinico condiviso». Sul grave allontanamento dei pediatri dalle posizioni dei Cdc e dalla politica federale è intervenuto il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. «Questo è uno screenshot tratto dalla pagina web dell’American academy of pediatrics, che ringrazia i principali donatori aziendali dell’organizzazione», ha scritto su X, mostrando i nomi di Moderna, Merck, Sanofi e Gsk che figurano tra i principali sponsor aziendali dell’associazione di pediatri.Per poi proseguire: «Queste quattro aziende producono praticamente tutti i vaccini presenti nel calendario vaccinale infantile raccomandato dai Cdc. L’Aap è furiosa per il fatto che i Cdc hanno eliminato l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni vaccinali riportando a un approccio scientifico di eccellenza e a una medicina basata sull’evidenza scientifica, focalizzata sulla salute dei bambini». L’Aap afferma di rappresentare 67.000 pediatri e, per estensione, i bambini americani. In realtà sembra rappresentare gli interessi delle aziende che la finanziano. Come evidenzia la giornalista Maryanne Demasi: «Quando un’organizzazione finanziata dai produttori di vaccini emana raccomandazioni che incrementano le vendite di quelle stesse aziende, è impossibile fingere che riguardi esclusivamente la salute dei bambini». Eppure i genitori hanno già dimostrato di non voler più far vaccinare i loro bambini contro il Covid, visto che la percentuale dei più piccoli a cui è stata data una nuova dose è di appena il 4,5%. Ma forse proprio questo preoccupa l’associazione dei pediatri, che sembra tenere in poco conto la salute dell’infanzia. Il segretario Kennedy ha voluto essere ancora più chiaro: «L’Aap dovrebbe inoltre essere sincera con i medici e gli ospedali nel dire che le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale dei Cdc non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».Dovrebbero farlo anche i pediatri italiani, che sempre si sono rifatti alle indicazioni dell’Aap attraverso le principali associazioni nazionali. «La Società italiana di pediatria si è associata alla richiesta dell’American academy of pediatrics sui propri canali social. Si avverte l’esigenza di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid per la popolazione pediatrica», informava la Sip nell’agosto del 2021. E aggiungeva: «Abbiamo bisogno di un vaccino sicuro, efficace. Abbiamo bisogno di uno scudo con cui difendere anche i nostri bambini da questo terribile virus». Anche lo scorso aprile, raccomandava il vaccino Covid alle donne in gravidanza per «proteggere il bambino fin dal primo respiro». Senza fare il minimo cenno a possibili eventi avversi e spiegare che le case farmaceutiche non hanno effettuato studi a riguardo. Peter Andrew McCullough ieri postava un’altra notizia drammatica: «Health Canada approva l’iniezione di mRna LP.8.1 di Pfizer per i neonati».
lUrsula von der Leyen (Ansa)