2019-11-29
Pedaggi bloccati, ci guadagna Toto
Bagarre alla Camera su Strada dei parchi. La Lega si astiene. Edoardo Rixi: «Perdono 16 milioni per non pagarne 140». Il gruppo: «Nessun favore». Ma i tecnici Anas restano negativi.Ieri mattina, la Camera ha approvato l'emendamento che ha bloccato i pedaggi sulle autostrade del gruppo Toto, A24 e A25, fino a ottobre 2021, in cambio del congelamento delle rate che Strada dei parchi deve ad Anas come corrispettivo del prezzo della concessione. La misura è passata anche con il voto di Forza Italia e Fratelli d'Italia, partito espressione del governatore abruzzese, Marco Marsilio. Si è invece astenuta la Lega. Non perché tifasse per gli aumenti, ma perché, come ha dichiarato il deputato Ugo Parolo, «questo nobile gesto viene fatto nel peggiore dei modi, cioè regalando soldi a un gruppo privato senza giustificazione». La posizione del Carroccio ha creato un po' di bagarre in Aula, con tanto di accuse al M5s, che da un lato agita lo spettro della revisione delle concessioni, ma dall'altro accorda l'ennesima concessione ai Toto. D'altronde, l'ex ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, aveva concordato con Strada dei parchi il Pef da 3 miliardi, di cui 2 a carico dello Stato e aveva accettato di prolungare la concessione di dieci anni, fino al 2030. Toninelli, insomma, era passato dal bastone alla carota, curiosamente, dopo che i Toto avevano provato a entrare nella cordata per Alitalia (stesso copione visto nel caso di Atlantia). «Il punto», spiega alla Verità Edoardo Rixi, ex vice leghista di Toninelli, «è che il blocco dei pedaggi creerebbe al concessionario un mancato introito di molto inferiore all'ammontare delle due rate: secondo i nostri calcoli, 16 milioni contro 140. Le rate si potevano pure congelare, ma i pedaggi allora andavano azzerati». Soddisfatta, invece, la deputata dem aquilana Stefania Pezzopane, relatrice del decreto sisma e promotrice dell'emendamento. Mercoledì ci aveva assicurato che Anas è ben lieta di sottoscrivere il congelamento delle rate. Per Rixi, le cose stanno diversamente: «I tecnici di Anas sono furibondi. È l'amministratore delegato a essere favorevole. È una logica politica: si uniforma al volere dei giallorossi».Fonti interne ad Anas riferiscono alla Verità che la conferma della sospensione delle rate, stabilita per la prima volta nel 2017 dal governo Gentiloni (allora, i Toto chiedevano ossigeno per svolgere i lavori antisismici sull'autostrada; stavolta, il do ut des si basa sui pedaggi), effettivamente danneggia i bilanci dell'ente. «Nel 2018», ci dicono, «questo capitolo fece registrare un ammanco di oltre 50 milioni in bilancio». Le fonti segnalano anche che, il 24 settembre 2019, il tribunale di Roma ha emanato un decreto ingiuntivo con cui ordina a Strada dei parchi di versare quasi 152.000 ad Anas per le rate 2017 e 2018, congelate dall'emendamento di ieri. E ci invitano a rilevare un ulteriore dettaglio: l'emendamento alla manovrina 2017 «ha applicato alle somme dovute il tasso d'interesse legale dello 0,3% nel 2018 e dello 0,8% nel 2019, irrisorio rispetto al 6%, che era il tasso contrattuale». Un elemento che proietta altre ombre sulle singolari convergenze, negli anni 2016-2017, tra il gruppo Toto e la galassia renziana. Che esista un legame tra le due cose è smentito da un comunicato di Strada dei parchi, che ieri ha negato favori dalla maggioranza, ricordando come fosse stata una sentenza del Tar del Lazio a ordinare al governo «di sanare una situazione di mancato finanziamento» delle opere di messa in sicurezza sismica.Tuttavia, bisogna segnalare che, nel 2018, il tribunale di Roma ha respinto la richiesta di sospendere il pagamento delle rate ad Anas, rilevando che non solo non era possibile stabilire che Anas avesse dato in concessione ai Toto un'infrastruttura «in grave stato di ammaloramento», tale da giustificare l'urgenza dei lavori, ma anche che le «criticità» che Strada dei parchi sosteneva di aver rilevato sin dal 2003 «non hanno mai subito interventi di riparazione». Insomma: uno pari, palla al centro.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)