L’Unesco si appresta a conferire alla cucina italiana il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità. La cosa particolare è che non vengono premiati i piatti – data l’enorme biodiversità della nostra gastronomia – ma il valore culturale della nostra cucina fatta di tradizioni e rapporto con il rurale e il naturale.
Al di là degli stereotipi e delle banalità politicizzate, parliamo del rapporto fra le donne e la cucina. Dalla quotidianità ai grandi ristoranti.
E’ una di quelle ricette che risolvono tutto: la merenda dei ragazzi, l’aperitivo con gli amici, una cena improvvisata e che ha il grande vantaggio di valorizzare le erbe miste: possono essere spinaci, bietole, erbette di campo. Il resto viene da sé. Ora in cucina.
Ci addentriamo con una certa gioia gastronomica nell’autunno che per la cucina è stagione eccelsa: arrivano i tartufi, ci sono i funghi, sgorga l’olio nuovo, si arrostiscono le castagne, ma soprattutto ecco la regina: la zucca. Pensate tutti ad Halloween? E mal ve ne incoglie. Considerate almeno la carrozza di Cenerentola perché la zucca apparentemente così dimessa e così diffusa è davvero un ingrediente straordinario in cucina. Ci si fa di tutto: dal salato al dolce passando per cento e cento preparazioni. Un must sono i tortelli. Quelli mantovani sono insuperabili con la mostarda e gli amaretti, ma ci sono anche delle versioni semplificate come questa che abbiamo trovato in un quadernetto di nonna Linda.







