2021-11-20
Parte la gara delle restrizioni Covid. Decisioni e deliri nazione per nazione
Emmanuel Macron (Chesnot/Getty Images)
La quarta ondata dimostra che la soluzione vaccini non è bastata. Lockdown generale di 20 giorni in Austria, la Germania pensa al selettivo. Grecia e Slovacchia isolano i no vax. Francia e Gran Bretagna più aperturiste.Lockdown preventivo, riduzione dei tempi tra un vaccino e l'altro, lavoro da casa: sono alcune delle misure che l'Europa sta mettendo in pratica adesso che la quarta ondata di Covid la scuote in ogni angolo. Segno che anche una campagna vaccinale a tappeto, come quella sostenuta dal governo italiano (additato per questo come un esempio da imitare), non rappresenta un argine sicuro contro il coronavirus e le sue varianti. Ogni Paese si comporta un modo diverso, cercando di salvare il salvabile e soprattutto di evitare un altro Natale a ranghi ridotti, ma spesso non è la logica dei divieti quella che paga. Dal momento che se aiuta a prevenire, talvolta finisce anche per limitare i diritti dei cittadini e per penalizzarli.Ma come si stanno comportando in questo frangente complicato gli altri Paesi europei?AUSTRIA Il lockdown per i non vaccinati, introdotto il 15 novembre, non è bastato. Così da lunedì tornerà quello generale, che durerà per almeno venti giorni. Le persone dai 12 anni in su non potranno uscire se non per attività essenziali come il lavoro, andare a scuola, fare shopping alimentare e una breve passeggiata per stare in forma. I controlli saranno aumentati e sono previste multe fino a 1.450 euro a chi viola le restrizioni. Non solo. Il governo ha deciso di rendere obbligatoria per tutti la vaccinazione a partire dal prossimo febbraio, anche se non è ancora chiaro in che modo intenda procedere per perseguire questo obiettivo. «A lungo termine, si tratta dell'unica via per uscire dal circolo vizioso creato dal virus» ha precisato il cancelliere Alexander Schallenberg. Al momento l'Austria ha una copertura vaccinale del 64 per cento, leggermente inferiore alla media europea che è del 65,5 per cento e i casi sono in continuo aumento, con un tasso di 15.000 al giorno. GERMANIA Ha deciso di ricorrere a misure più restrittive visto che i casi aumentano e si è arrivati alla soglia di 65.371 nuovi positivi al giorno. In molte regioni del Paese, solo i vaccinati o chi è guarito dal virus possono andare nei luoghi pubblici come ristoranti e sale da concerto, ma ci sono aree, come il Bundestag, dove i non vaccinati non possono nemmeno andare al lavoro o usare i mezzi pubblici. «L'emergenza è seria», ha ammonito Lothar Wieler, direttore del Robert Koch institute, l'agenzia che controlla la diffusione della malattia in Germania. «Avremo un Natale terribile se non prendiamo subito delle contromisure». L'obiettivo immediato sarebbe l'aumento della percentuale di vaccinati, dal 67,7 per cento attuale fino al 75 per cento, ma si pensa anche di chiudere bar e club e di cancellare gli eventi su larga scala. Tanto che in Baviera, quest'anno sono stati vietati i famosi Mercatini di Natale e sono stati chiusi bar e nightclub. In questa regione i non vaccinati saranno costretti a un lockdown di fatto, esclusi da ogni luogo pubblico e privato e dalla possibilità di partecipare a incontri con più di cinque persone di due famiglie diverse. Ma, alla Bild, il ministro federale degli Esteri, Heiko Maas assicura: «Non ci sarà nessun lockdown. Non ci sarà alcuna vaccinazione obbligatoria per tutti».GRECIA Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha deciso di imporre misure severe per spingere a vaccinarsi chi ancora esita. Così da lunedì tutti gli adulti non vaccinati non potranno entrare in cinema, teatri, musei, palestre e ristoranti, mentre il pass in uso attualmente durerà solo sei mesi per gli over 60 che non hanno ancora avuto la terza dose. Un intervento pesante, ma la Grecia sta soffrendo la peggior situazione da sei mesi a questa parte, con città dove i pazienti vengono intubati nei corridoi degli ospedali, perché mancano letti nelle terapie intensive. Eppure, due terzi dei greci sono vaccinati, cioè tre adulti su quattro. SLOVACCHIA Saranno introdotte nuove restrizione contro i No Vax. Il primo ministro Eduard Heger ha spiegato che il governo voterà martedì su una serie di proposte, come vietare l'ingresso a queste persone nei negozi non essenziali e in piscine, palestre, alberghi, centri commerciali, eventi pubblici. Per lavorare dovranno mostrare un tampone negativo, ma sarà l'unica concessione al loro lockdown. Ad allarmare sono i nuovi casi che sono arrivati a 8.342, con l'81 per cento dei ricoverati che non sono vaccinati. Un numero significativo, ma forse nemmeno troppo se si considera che il Paese ha un tasso ridotto di immunizzazione pari solo al 45 per cento. Le proposte di restrizione, peraltro, hanno spinto migliaia di cittadini a marciare nella capitale slovacca (ma succede anche in Repubblica Ceca) contro questi provvedimenti.FRANCIA Anche se i nuovi contagi sono il triplo rispetto a un mese fa e 4.000 classi sono chiuse per via del contagio, il presidente Emmanuel Macron sostiene che il lockdown non serve e che il sistema di pass che ha istituto insieme all'obbligo di mascherina e alla distanza di sicurezza basterà ad evitare problemi peggiori. L'unica precauzione è la somministrazione della terza dose a partire dai quarantenni. Un'altra clausola imposta dai francesi riguarda gli over 65, che non potranno avere il loro Covid pass confermato se non si saranno sottoposti alla terza dose entro la metà di dicembre.SVEZIA Ha deciso di prepararsi per affrontare la nuova ondata, ma lo ha fatto in modo blando, introducendo a partire dal prossimo mercoledì un Covid pass, necessario però per partecipare ad eventi con più di 100 persone. Solo partite e concerti, dunque, che in fondo sono una limitazione ridotta della libertà, usando un sistema che sino ad oggi era stato adottato solo per i viaggi sui mezzi pubblici. Si tratta peraltro delle prime restrizioni, da quando a settembre sono state tolte tutte le limitazioni per via del buon andamento della situazione. La Svezia, infatti, risulta uno dei Paesi con il più basso tasso di contagiosità, insieme alla Norvegia e alla Danimarca, che ha introdotto solo una settimana fa un pass digitale per entrare in caffè, ristoranti e club.REGNO UNITO Si continua a vivere senza troppe restrizioni nonostante il virus si stia diffondendo. L'unica precauzione riguarda la campagna vaccinale, nella quale si procede a spron battuto con la terza dose e che da febbraio prevede come obbligatorio il vaccino per chi lavora nella sanità. La mascherina non si usa più da tempo nei negozi o al pub.IRLANDA Approccio ben diverso: dalla mezzanotte di giovedì è ritornato l'obbligo di andare in ufficio solo se strettamente necessario. Per entrare al cinema serve un Covid pass accordato a coloro che hanno fatto due vaccini o sono guariti, mentre gli altri non possono frequentare questi luoghi pubblici, che pure hanno dovuto ridurre i loro orari di apertura. BELGIO Decisa l'estensione dell'obbligo di mascherina e rilanciata l'idea del lavoro da casa da lunedì. Quanto alle mascherine, necessarie nei luoghi pubblici, dovranno essere indossate anche dai bambini dai dieci anni in su. La vaccinazione per i piccoli tra 5 e 11 anni inizierà a breve, su base volontaria. OLANDA Dal 13 novembre c'è un lockdown parziale con bar e ristoranti che chiudono alle 8. I contagi stanno aumentando anche se l'84% della popolazione è già vaccinataSVIZZERA Il Paese ha circa il 65 per cento di immunizzati, i casi aumentano e si teme che si arriverà al tetto dei 30.000 pazienti in pieno inverno. Eppure, i cittadini manifestano contro la vaccinazione in città come Zurigo. UNGHERIA La terza dose diventerà a breve obbligatoria per tutti I lavoratori della sanità.
(Esercito Italiano)
Si è conclusa l’esercitazione «Mangusta 2025», che ha visto impiegati, tra le provincie di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto, oltre 1800 militari provenienti da 7 diverse nazioni e condotta quest’anno contemporaneamente con le esercitazioni CAEX II (Complex Aviation Exercise), dell'Aviazione dell'Esercito, e la MUFLONE, del Comando Forze Speciali dell’Esercito.
L’esercitazione «Mangusta» è il principale evento addestrativo annuale della Brigata Paracadutisti «Folgore» e ha lo scopo di verificare la capacità delle unità paracadutiste di pianificare, preparare e condurre un’operazione avioportata in uno scenario di combattimento ad alta intensità, comprendente attività di interdizione e contro-interdizione d’area volte a negare all’avversario la libertà di movimento e ad assicurare la superiorità tattica sul terreno e la condotta di una operazione JFEO (Joint Forcible Entry Operation) che prevede l’aviolancio, la conquista e la tenuta di un obiettivo strategico.
La particolarità della «Mangusta» risiede nel fatto che gli eventi tattici si generano dinamicamente sul terreno attraverso il confronto diretto tra forze contrapposte, riproducendo un contesto estremamente realistico e imprevedibile, in grado di stimolare la prontezza decisionale dei Comandanti e mettere alla prova la resilienza delle unità. Le attività, svolte in modo continuativo sia di giorno che di notte, hanno compreso fasi di combattimento in ambiente boschivo e sotterraneo svolte con l’impiego di munizionamento a salve e sistemi di simulazione, al fine di garantire il massimo realismo addestrativo.
Di particolare rilievo le attività condotte con l’obiettivo di sviluppare e testare le nuove tecnologie, sempre più fondamentali nei moderni scenari operativi. Nel corso dell’esercitazione infatti, oltre ai nuovi sistemi di telecomunicazione satellitare, di cifratura, di alimentazione elettrica tattico modulare campale anche integrabile con pannelli solari sono stati impiegati il Sistema di Comando e Controllo «Imperio», ed il sistema «C2 DN EVO» che hanno consentito ai Posti Comando sul terreno di pianificare e coordinare le operazioni in tempo reale in ogni fase dell’esercitazione. Largo spazio è stato dedicato anche all’utilizzo di droni che hanno permesso di ampliare ulteriormente le capacità di osservazione, sorveglianza e acquisizione degli obiettivi.
La «Mangusta 2025» ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare la cooperazione e l’amalgama all’interno della cosiddetta Airborne Community. A questa edizione hanno partecipato la Brigata Paracadutisti Folgore, la 1st Airborne Brigade giapponese, l’11th Parachute Brigade francese, il 16 Air Assault Brigade Combat Team britannica, il Paratrooper Regiment 31 e la Airborne Reconnaissance Company 260 tedesche, la Brigada «Almogávares» VI de Paracaidistas e la Brigada de la Legión «Rey Alfonso XIII» spagnole e la 6th Airborne Brigade polacca.
L’esercitazione ha visto il contributo congiunto di più Forze Armate e reparti specialistici. In particolare, l’Aviazione dell’Esercito ha impiegato vettori ad ala rotante CH-47F, UH-90A, AH-129D, UH-205A e UH-168B/D per attività di eliassalto ed elitrasporto. L’Aeronautica Militare ha assicurato il supporto con velivoli da trasporto C-27J e C-130J della 46ª Brigata Aerea, impiegati per l’aviolancio di carichi e personale, oltre a partecipare con personale paracadutista «Fuciliere dell’Aria» del 16° Stormo «Protezione delle Forze» e fornendo il supporto logistico e di coordinamento dell’attività di volo da parte del 4° Stormo.
A completare il dispositivo interforze, la 2ª Brigata Mobile Carabinieri ha partecipato con unità del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti «Tuscania», del 7° Reggimento Carabinieri «Trentino Alto Adige» e del 13° Reggimento Carabinieri «Friuli Venezia Giulia». Il 1° Tuscania ha eseguito azioni tipiche delle Forze Speciali, mentre gli assetti del 7° e 13° alle attività di sicurezza e controllo nell’area d’esercitazione e alle attività tattiche di contro-interdizione.
Questa sinergia ha permesso di operare efficacemente in un ambiente operativo multi-dominio, favorendo l’interoperabilità tra unità, sistemi e procedure, contribuendo a consolidare la capacità di coordinamento e integrazione.
Oltre a tutti i Reparti della Brigata Paracadutisti «Folgore», l’esercitazione ha visto la partecipazione del: 1° Reggimento Aviazione dell'Esercito «Antares», 4° Reggimento Aviazione dell'Esercito «Altair», 5° Reggimento Aviazione dell'Esercito «Rigel», 7° Reggimento Aviazione dell'Esercito «Vega», 66° Reggimento Fanteria Aeromobile «Trieste», 87° Reparto Comando e Supporti Tattici «Friuli», 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti «Col Moschin», 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi «Folgore», 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, 1° Reggimento «Granatieri di Sardegna», 33° Reggimento Supporto Tattico e Logistico «Ambrosiano», 33° Reggimento EW, 13° Reggimento HUMINT, 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica «Rombo» e 4° Reparto di Sanità «Bolzano» e di assetti di specialità dotati di sistema d’arma «Stinger» del 121° Reggimento artiglieria contraerei «Ravenna».
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