2024-01-26
La Chiesa sgambetta sull’autonomia: «I senatori dimenticano la Bibbia...»
Il cardinale Pietro Parolin (Imagoeconomica)
Il Vaticano si schiera contro la riforma Calderoli. L’attacco del segretario di Stato, Pietro Parolin: «Non dimenticare la dignità umana». Bordate dal prelato terzomondista favorevole ai matrimoni gay.L’autonomia differenziata continua a infiammare il dibattito politico, e non solo: anche il Vaticano scende in campo ed esprime la preoccupazione per le potenziali conseguenze del disegno di legge targato Roberto Calderoli. Il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, rispondendo alla domanda su come il manifesto Dignitas Curae sui diritti del malato, presentato ieri alla Camera, possa coniugarsi con l’autonomia differenziata, risponde perplesso: “Bisognerà trovare la maniera perché le due cose si raccordino», dice Parolin, «cura, diritti e dignità da un lato e progetti di autonomia dall’altro, perché ne va della dignità della persona e del suo benessere totale, fisico e spirituale. Qualsiasi organizzazione si possa pensare bisogna mettere alla base questi i principi della dignità umana, altrimenti fallisce. Senza questo impianto valoriale non sarà possibile far fronte alle derive neo liberiste», aggiunge il cardinale Parolin, «è in atto una questione sanitaria oggi nel nostro Paese e non solo alla quale non si può far fronte solo con rimedi funzionali ma con una cultura della cura innervata sulla dignitas personae. Quando parlo di questione sanità intendo il problema della cura e del prendersi cura della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli e vulnerabili e della capacità da parte delle pubbliche istituzioni di andare incontro a tutte le persone che hanno eguale diritto ad essere curate. E’ un invito a tutti, dobbiamo fare tutti di più e meglio, che poi il governo debba fare la sua parte è logico ma è anche facile dire tocca agli altri, certamente anche il governo», conclude Parolin, «ha la sua parte e la saprà fare immagino».Parolin usa un linguaggio felpato, mentre vanno giù molto più piatti alcuni vescovi meridionali. «Che tristezza», scrive su X Gianni Checchinato, arcivescovo della Diocesi Cosenza-Bisignano, «l’approvazione della autonomia differenziata in Senato. Ma i cristiani presenti e votanti in Senato hanno dimenticato la Scrittura, i Padri della Chiesa? Stanno dalla parte dei ricchi in maniera pregiudiziale?». Il vescovo aggiunge anche l’hashtag #secessionedeiricchi, confermando la sua «vocazione» di prelato di sinistra: trattasi del resto dello stesso Cecchinato che sull’immigrazione diceva «siamo tutti meticci» ed è favorevole ai matrimoni civili tra gay.Sempre dalla Calabria arriva l’anatema di monsignor Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, il quale, a quanto riferisce il sito lacnews24, invita i fedeli alla mobilitazione: «Sono seriamente preoccupato», afferma monsignor Savino, «per il disegno di legge sull’autonomia differenziata. Se dovesse passare questa legge, diventeremo ancora più poveri. È l’ora di non fare silenzio, è l’ora di osare. È l’ora del popolo delle beatitudini. Popolo basta con la paura!».Al di là delle preoccupazioni ecclesiali, la vicenda è oggetto di scontro politico: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ieri ha annunciato le sue mosse contro il ddl Calderoli: «Se va avanti questa legge», sottolinea De Luca, «faremo di tutto: presenteremo un ricorso alla Corte costituzionale perché riteniamo che ci siano sostanzialmente violazioni di quanto prescritto dalla Costituzione. Se vanno avanti comunque siamo pronti a fare un referendum, ma vorremmo anticipare le cose perché, come avete avuto modo di leggere, i Lep pensano di farli tra due anni, ma l’autonomia e i poteri nuovi pensano di darli subito alle Regioni del Nord e questo non va bene perché significa davvero la morte del Sud. Stiamo verificando tutto», aggiunge De Luca, che si dice pronto a mobilitazioni di piazza, «dovremo verificare un testo definitivo, l’approvazione finale della legge, per presentare il ricorso. Ma ci prepariamo ovviamente per essere pronti un minuto dopo ad andare alla Corte costituzionale. Al premier Meloni dico che non può più andare in tv spendere la parola nazione, perché la nazione esce distrutta da questa riforma». A De Luca risponde il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Sull’autonomia», sottolinea Fontana, «Vincenzo De Luca è un po’ altalenante: per certi periodi ha detto che la voleva e adesso non la vuole. Bisognerebbe capire qual è il suo punto di vista definitivo, Quello che è certo è che se si utilizzano le non motivazioni di coloro che non vogliono l’autonomia non si fa molto strada. Sono generiche affermazioni e bellissimi slogan. Sui Lep, cioè i livelli essenziali delle prestazioni, non sono preoccupato per i tempi, perché la commissione costituita da Calderoli ha già uno stato avanzato e sono convinto che sicuramente arriveranno a conclusione dei lavori prima dei 24 mesi previsti. A proposito dei Lep», prosegue Fontana, «i soloni che parlano tanto dei disastri che farebbe questa riforma si sono dimenticati che per 70 anni di Repubblica nessuno ha mai parlato né richiesto l’applicazione dei Lep. Se si parla di Lep oggi, cosa assolutamente giusta, lo si deve alla riforma dell’autonomia. Per 70 anni nessuno sapeva nemmeno cosa fossero i Lep». Non perde l’occasione di fare propaganda politica il leader della Cgil Maurizio Landini: «E’ una scelta sbagliata, che penalizza il Sud», sbraita Landini, «ribadisco che una logica che porta a 20 sistemi sanitari, 20 sistemi scolastici, 20 politiche industriali è una follia, vuol dire non avere la percezione della dimensione ormai europea e mondiale dei problemi che dobbiamo affrontare».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.