2024-05-29
Francesco si scusa: «Non volevo offendere»
Nota vaticana sulla «troppa frociaggine nella Chiesa»: «Il Papa non intendeva esprimersi in termini omofobi». Poi il pontefice dà un altro dispiacere al mondo liberal: alla Manifestazione per la Vita chiede «nessun compromesso» su aborto e eutanasia.«Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri»: la Sala stampa vaticana cerca di chiudere così il caso che si è scatenato dopo che il sito Dagospia, ripreso poi da tutti i media, ha diffuso le parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 20 maggio, durante l’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana che si è tenuta a porte chiuse in Vaticano. Il Pontefice avrebbe detto che «nella Chiesa c’è troppa aria di frociaggine» e quindi i vescovi devono «mettere fuori dai seminari tutte le checche, anche quelle solo semi orientate». Termini assai espliciti, che hanno scatenato un vespaio di polemiche. «Papa Francesco», ha fatto sapere ieri la Santa sede, «è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei. Come ha avuto modo di affermare in più occasioni “nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri».Caso chiuso? Non per tutti: Dino D’Aloia, direttore dell’ufficio di pastorale con le persone Lgbtq della diocesi di San Severo, in provincia di Foggia, e parroco di San Giuseppe Artigiano, ha scritto una lettera al Pontefice: «Caro papa Francesco», si legge, «faccio riferimento alla frase molto infelice sulla “frociaggine” di tanti preti, frase che il Vaticano non ha smentito, e questo vuol dire che ha confermato, e ancor di più al rifiuto di accogliere in seminario chi ha “tendenze omosessuali molto radicate”. Cosa significa questo? L’orientamento omosessuale», aggiunge don Dino, «non è una scelta ma una condizione che si scopre di avere, a volte con grande sofferenza. Non capisco perché un omosessuale dovrebbe essere escluso dal seminario e dal sacerdozio solo perché senza sua scelta si ritrova a vivere la sua condizione affettiva». L’ha presa male pure il presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola: «Le dichiarazioni del Papa? Le ho trovate stupefacenti», ha sottolineato a Rai Radio 1, «ero rimasto piacevolmente colpito dal mutamento del tono e dello stile dei discorsi, venivamo da un’epoca di anatemi nei confronti delle nostre scelte di vita, di criminalizzazioni delle diversità. È brutta la parola usata nei confronti dei seminaristi gay». «Mi definisco fieramente frocia», ha commentato Imma Battaglia, la leader storica del movimento Lgbt Italia, a Radio Cusano Campus, «sono rimasta senza parole perché per quanto questo Papa sia popolare mi lascia delusa e offesa. La scelta di seguire un’ispirazione teologica deve anche seguire regole che dovrebbero essere uguali per tutti. Se si sceglie quella strada c’è il celibato, l’astensione dalla sessualità, che vale tanto per gli eterosessuali che per gli omosessuali. Come c’è tanta frociaggine», ha precisato Imma Battaglia, «c’è tanto puttanaio. È sempre la stessa cosa, le regole non sono uguali per tutti, mi faccio una risata ma mi dà molto fastidio: io dico né frociaggine né puttanaggine». «Posso solo immaginare», ha argomentato il leader di Azione, Carlo Calenda, «e sperare che le dichiarazioni riportate di Papa Francesco siano non veritiere, anche per il modo di usare i termini: abbiamo il dovere di usare parole di rispetto nei confronti di chi ha un proprio orientamento garantito dalla Costituzione e dai trattati europei. Sdoganare modi di parlare che sono inappropriati, in particolare dal capo dello Chiesa, è surreale». In controtendenza Matteo Salvini: «Ci sono alcune decine di Paesi islamici dove l'omosessualità è un reato punito con carcere e pena di morte. Noi abbiamo il Gay pride e le sfilate. Di cosa stiamo parlando?». Intanto, papa Francesco ha inviato un messaggio denso di significati agli organizzatori e ai partecipanti alla Manifestazione Nazionale per la Vita, che si svolgerà a Roma il 22 giugno con un corteo di famiglie da Piazza della Repubblica ai Fori Imperiali. Nel suo messaggio, recapitato al portavoce della Manifestazione per la Vita Massimo Gandolfini, il Santo Padre ringrazia quanti si stanno preparando per venire a Roma per «l’impegno e la testimonianza pubblica a difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale», esortando ad «andare avanti con coraggio nonostante ogni avversità», poiché, afferma il Papa, «la posta in gioco, cioè la dignità assoluta della Vita umana, dono di Dio Creatore, è troppo alta per essere oggetto di compromessi o mediazioni». Papa Francesco invita quindi i manifestanti a testimoniare «la bellezza della vita e della famiglia che la accoglie», per costruire «una società che rifiuti la cultura dello scarto in ogni fase dell’esistenza: dal più fragile nascituro all’anziano sofferente, passando per le vittime della tratta, della schiavitù e di ogni guerra». Infine, il Papa impartisce a quanti parteciperanno alla Manifestazione del 22 giugno a Roma «la benedizione di Dio, autore e Signore della Vita».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.