
Quello delle big benches, panchine alte circa due metri e mezzo e larghe tre, è un progetto che va avanti da alcuni anni. A inventarle è stato il designer americano Chris Bangle.Avete mai pensato a un giro delle big benches per andare alla scoperta di alcuni degli angoli più belli del nostro Paese?Quello delle panchine giganti è un progetto che va avanti da alcuni anni. A inventarle è stato Chris Bangle, designer statunitense che, invero, si è sempre occupato di automobili (è stato lui, per esempio, a concepire il modello dell’Alfa Romeo 145).Era il 2010 quando la prima panchina gigante comparve a Borgata a Clavesana (Cn), facendo tornare bambini gli abitanti del luogo e i visitatori, che da allora ammirano il bellissimo paesaggio antistante da un sito a dir particolare.L’idea di installare le panchine giganti in mezzo alla natura è un colpo di genio che permette a chi si siede non solo di osservare la bellezza, ma di farlo con gli occhi di un bambino, grazie alla sensazione di piccolezza che regalano. Questo vale soprattutto per i locali, assuefatti ai loro luoghi tanto da aver quasi perso lo stupore. A venir loro in aiuto sono queste panchine alte circa due metri e mezzo e larghe tre, che con i loro colori hanno la proprietà di svegliare gli animi più assopiti.Visitare un territorio reso ancor più famoso dalle panchine giganti è anche sfidante, oltre che divertente, visto che si possono collezionare timbri per ogni big bench visitata. Ogni timbro contiene il logo delle Grandi Panchine e viene apposto su uno speciale passaporto. Per conoscere la lista dei posti dove ritirare i passaporti e mettere timbri, basta andare al link del Big Bench Community Project.Quella prima panchina piemontese ebbe un tale successo che sponsor privati si sono avvicendati nel corso del tempo, rendendo possibile ampliare il Big Bench Community Project anche al di fuori del Piemonte. Vediamo quindi alcuni dei luoghi toccati da queste magnifiche sedute.Borgata a Clavesana (Cn)Una panchina gigante rosso fuoco immersa in un paesaggio da sogno: quello delle Langhe. Non è un caso se l’americano Chris Bangle ha eletto questo luogo a propria casa.Ma al di là della panchina gigante, cosa c’è da vedere in questo borgo in provincia di Cuneo?Prima di tutto il castello, che domina la vallata sottostante del Tanaro, circondato dall’arco alpino occidentale. Il castello venne fondato nel ‘500 dai Marchesi di Clavesana e a dimostrarne la nobiltà sono soprattutto gli interni, costituiti da volte affrescate e pavimenti in cotto originale.Clavesana è anche un importante centro enogastronomico: ad attirare molti turisti sono infatti le sue nocciole, i vini locali e i tartufi.In questo periodo, Clavesana e le Langhe tutte sono particolarmente affascinanti per via del foliage, che rende un “salto” alla panchina gigante un’esperienza ancor più colorata.DormireTenuta Armonia, Borgata San Bartolomeo 4, Clavesana: una location splendida, dove antico e moderno si sposano.Il Palazzetto, Borgata Palazzetto 18, Clavesana: situato nella tranquillità delle campagne piemontesi, ha una piscina e un bel giardino da cui ammirare il tramonto.MangiareAgriturismo San Martino, Borgata San Martino 5, Clavesana: piatti genuini e della tradizione. Da provare gli agnolotti e lo stinco di maiale.Cantine Luzi Donadei Fabiani, Borgata Chiecchi Soprani 2, Clavesana: in Alta Langa, ha il privilegio di offrire ai suoi ospiti ottimi vini autoprodotti.Boretto (RE)Dal Piemonte all’Emilia Romagna: una panchina gigante è arrivata, il 25 aprile del 2023, nel piccolo comune di Boretto, in provincia di Reggio Emilia (queste le indicazioni: 44.908358, 10.550109).Questa panchina è la numero 287 e una delle 21 che si trovano nella regione. Rossa e altamente scenografica, offre l’occasione perfetta per visitare il borgo emiliano e i dintorni. Tra le attrazioni, segnaliamo il Museo del Po e della Navigazione Interna e il Museo Multimediale della Bonifica. Altro monumento di interesse è la Basilica di San Marco Evangelista. Ma è la natura fluviale di questo posto la vera protagonista e la big bench non fa altro che esaltarla. Se poi alla visita si aggiunge un giro in e-bike o una passeggiata lungo gli argini, il gioco è fatto.Quanto all’enogastronomia, Boretto è famosa per la sua cipolla, che gode del marchio De.co (denominazione comunale)DormireB&B Antica Cascina, via Geminiolo 26, Boretto: bellissima cascina storica, ma riammodernata, in mezzo alla campagna emiliana.Albergo Ligabue, piazza IV Novembre 1, Guastalla: hotel a 4 stelle, a poca distanza da Parma, Mantova e Reggio Emilia.MangiareRistorante Marconi7, via Guglielmo Marconi 7, Boretto: ristorante di pesce in cui provare le cozze ripiene alla ligure e la carbonara di tonno.Ristorante La Barrique di Bertani, via F.lli Cervi 40, Boretto: altro ristorante che offre ottimi piatti di pesce, tra cui sarde impanate e gamberoni in pastella.Castiglion Fibocchi (AR)Questa è la Big Bench n. 111, che spicca, gialla, in cima a un belvedere che affaccia da un lato sul Valdarno e dall’altro sul Casentino (coordinate su Maps: 43.544217, 11.748991). In lontananza si possono scorgere l’Arno e la città di Arezzo.La panchina gigante dell’Aretino venne ideata nel 2020, ma ancora oggi è meta di “pellegrinaggio” per tutti i turisti incuriositi da quella che ancora viene percepita come una novità nel panorama della promozione turistica dei territori.Ma cos’altro vedere a Castiglion Fibocchi, oltre alla seduta di design? Al di là del centro storico (in cui spicca il Palazzo Comunale, dalla sommità merlata), si gode della natura collinare del luogo, dominata da uliveti e vitigni (Chianti e Vinsanto sono i prodotti più famosi).Per arrivare alla Big Bench, se si è amanti del trekking, si può intraprendere un percorso ad anello di circa 17 km (di difficoltà media), che tocca anche il borgo di Gello Biscardo.DormireAgriturismo La Concezione, via Setteponti 55, Castiglion Fibocchi: struttura tipica toscana immersa nel verde e a due passi da Arezzo.Agriturismo La Posta Reale, via Setteponti 116, Castiglion Fibocchi: con vista sul lago, è dotato anche di un ristorante. Bellissime la struttura e la posizione.MangiareOsteria pizzeria Le 4 Lire, via Setteponti 120, Castiglion Fibocchi: immersa nella campagna toscana, offre una buona pizza dall’impasto sottile e i piatti della tradizione, tra cui carne toscana alla griglia.Le Quattro Pietre, via Setteponti 8, Castiglion Fibocchi: da provare l’acquacotta con funghi porcini.Centuripe (EN)La Big Bench n. 202 (Maps: 37.592139,14.802310) è stata inaugurata nel 2022 ed è chiamata la panchina della felicità blu e rosa per via dei suoi colori. Da questa panchina speciale si gode di un panorama altrettanto speciale: quello sui Calanchi di Cannizzola (conosciuti anche come il “deserto di Centuripe” per via del paesaggio aspro).Siamo nell’entroterra siciliano, motivo per cui è bene arrivare alla “seduta felice” dotati di acqua.Per il resto, Centuripe è un borgo dalla storia millenaria, ma è conosciuto soprattutto come il “balcone della Sicilia” per via della sua posizione spettacolare, che domina la valle del Simeto, offrendo visuali indimenticabili sull’Etna e sulla Piana di Catania.Obbligatorio visitare il Mausoleo e le Terme romane e il prezioso museo archeologico.DormireCS Villa Fronte Etna, Strada Provinciale 41, Centuripe: villa con panorama mozzafiato, come lo stesso nome suggerisce.Casetta Girasole, contrada Piano Pozzi, Centuripe: deliziosa struttura immersa nella natura. Anche qui vista sull’Etna.MangiareAl Purgatorio, via Battisti 36, Centuripe: cucina locale, tra cui pasta con sarde e finocchietto.Al Solito Posto, piazza Lanuvio, Centuripe: piatti genuini, tra cui pasta al pistacchio.
Maria Sole Ronzoni
Il ceo di Tosca Blu Maria Sole Ronzoni racconta la genesi del marchio (familiare) di borse e calzature che punta a conquistare i mercati esteri: «Fu un’idea di papà per celebrare l’avvento di mia sorella. E-commerce necessario, ma i negozi esprimono la nostra identità».
Prima puntata del viaggio alla scoperta di quel talento naturale e poliedrico di Elena Fabrizi. Mamma Angela da piccola la portava al mercato: qui nacque l’amore per la cucina popolare. Affinata in tutti i suoi ristoranti.
Ansa
Il testamento: cedete ad uno tra Lvmh, EssilorLuxottica e L’Oreal. Al compagno Leo Dell’Orco il 40% dei diritti di voto.
Antonio Filosa
Filosa: sorpasso di Leapmotor. Poi smentita e controsmentita. Il duello continuerà.