2022-03-27
Orda africana: stupri, delitti e profanazioni
In una settimana gli immigrati hanno violentato un ragazzo e sua madre a Roma, aggressioni sessuali anche a Milano e Napoli. Un magrebino ha ucciso un pensionato veneto in casa, un altro ha rubato le reliquie di San Nicola a Bari. Luciana Lamorgese che fa? Mentre tutta l’attenzione mediatica è concentrata sulla guerra in Ucraina e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dorme sonni tranquilli, l’immigrazione incontrollata è ormai a briglia sciolta. E oltre agli sbarchi, che nei giorni scorsi sono ripresi a pieno ritmo a Lampedusa, con 122 approdi solo giovedì, le città diventano sempre meno sicure. A Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, l’altra notte un anziano di 83 anni, Adriano Armellin, è stato legato alla ringhiera delle scale di casa per una rapina e poi picchiato a morte. Dopo essere stato trovato venerdì sera agonizzante, è deceduto ieri mattina in ospedale. Il ladro si è ferito mentre cercava di scappare calandosi dal tetto di una casa adiacente. Ed è stato bloccato da alcuni residenti, che poi lo hanno consegnato ai carabinieri. È un marocchino di 36 anni, residente a Vittorio Veneto, conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli precedenti. L’anziano presentava profonde ferite alla testa, presumibilmente provocate anche con un corpo contundente, forse una bottiglia. Ed è arrivato al pronto soccorso in condizioni critiche. Ma quello trevigiano non è un caso isolato. A Napoli si è consumato un tentativo di stupro in pieno giorno. La vittima è una trentunenne della provincia di Caserta, che verso le 13 è stata aggredita alle spalle mentre percorreva via Ponte della Maddalena, una zona decentrata vicino al porto. L’aggressore le ha bloccato le mani e ha iniziato a spogliarla, per poi abbassarsi i pantaloni. Le urla disperate della donna sono però riuscite ad attirare l’attenzione di alcune persone, tra cui gli operai di un cantiere, che sono accorsi ad aiutarla e hanno allertato le forze dell’ordine, riuscendo anche a mettere in fuga l’aggressore. I carabinieri hanno rintracciato l’aggressore, un marocchino di 52 anni, in piazza Guglielmo Pepe e l’hanno arrestato, sottraendolo dalle mani dei residenti che volevano linciarlo. L’epicentro dei casi di molestie sessuali, però, è Milano. Dopo la vicenda della studentessa stuprata ai primi di febbraio a due passi dalla Bocconi e per la quale nei giorni scorsi è stato arrestato dai carabinieri un marocchino di 29 anni, incastrato da un’impronta del palmo della mano lasciata su un’auto abbandonata nella strada in cui è avvenuta la violenza. Nella tarda serata di giovedì, invece, i carabinieri hanno arrestato per violenza sessuale, tentato furto e resistenza, un tunisino di 24 anni e un egiziano di 23, entrambi pregiudicati e irregolari. I due stranieri hanno avvicinato una ragazza in piazza Leonardo da Vinci e l’hanno palpeggiata. La scena è stata notata da un giovane che è intervenuto in difesa della vittima. A quel punto i due nordafricani lo hanno minacciato, immobilizzato e gli hanno frugato nelle tasche. Poi sono fuggiti. All’arrivo dei carabinieri i due, ubriachi, hanno opposto resistenza, prendendo a calci i militari e rifiutandosi di salire in auto. Sono stati arrestati e portati nelle camere di sicurezza per il processo con rito direttissimo. Mentre alle 22.30 dell’altro giorno, sempre a Milano, sono stati arrestati due algerini, risultati irregolari e gravati da precedenti, per una rapina. I due stranieri si sono avvicinati al tavolo di un ristorante in quel momento occupato da una coppia di italiani intenti a consumare la cena all’esterno del locale: mentre uno fungeva da palo il complice si è appropriato della borsa della donna appoggiata alla sedia. Il marito della donna è intervenuto ed è partita una colluttazione, durata fino all’arrivo della polizia. L’escalation di violenze sessuali, ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini, sarà al centro di una interrogazione urgente al ministro dell’Interno. La Lega chiede più attenzione e più sicurezza per il capoluogo lombardo. È andata alla carica di Lamorgese anche Fratelli d’Italia: «Il ministro dell’Interno, ormai una turista in Italia, non riesce ad articolare nessuna risposta giuridica a questa escalation di violenza», ha dichiarato il deputato di Fdi Edmondo Cirielli, per il caso di Pieve di Soligo, aggiungendo che «non è più possibile tollerare l’immobilismo di questo governo, a trazione Pd e M5s, che non reagisce con decisione e fermezza ai sempre più frequenti fenomeni delinquenziali collegati all’immigrazione».Ma anche a Roma, una settimana fa, il racconto di un diciassettenne ha squarciato un velo agghiacciante. Il ragazzo sarebbe stato rapinato e violentato da due tunisini suoi coetanei all’uscita di un locale in località Centocelle. I due, inoltre, si sarebbero fatti accompagnare a casa del giovane dove avrebbero abusato anche di sua madre, dopo essersi fatti consegnare ciò che aveva nel portafogli. Il minorenne ha raccontato la sua notte da incubo alle forze dell’ordine che hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini, individuando i tunisini con la geolocalizzazione del telefonino che avevano sottratto alla vittima. Ora sono accusati di rapina aggravata, sequestro di minore, violenza sessuale su minore, violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. A Bari, invece, sono stati ritrovati, nel casolare in cui si era nascosto il ladro, l’anello, l’evangelario e il medaglione di San Nicola rubati nella basilica dal tunisino Farid Hanzouti, arrestato l’altro giorno (incastrato dalle telecamere e da una impronta digitale). Il gip del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, condividendo la ricostruzione fatta dal pm, ha convalidato l’arresto e non ha escluso il colpo su commissione.