2024-06-22
L’onorevole Salis si toglie la maschera: «Occupare le case? Fatto e me ne vanto»
Ilaria Salis (Ansa). Nel riquadro alcune frasi del post che l’eurodeputata di Avs ha scritto ieri sulla propria pagina Instagram
L’eurodeputata Avs: «Sostengo chi resiste agli sfratti». Il debito con Aler? «Solo fango». Nicola Fratoianni applaude, Confedilizia no.Dicono che Beppe Sala, sindaco di Milano, letto il post di Ilaria Salis, la neo eurodeputata di Alleanza verdi e sinistra, abbia pensato di darle l’Ambrogino d’oro. Lei avanza al grido di: «Mai più gente senza casa, mai più case senza gente». Rivendica: «Lo confesso: sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia». A conforto, ecco l’onorevole Nicola Fratoianni, co-leader di Avs, sponsor di Ilaria Salis come lo fu di Aboubakar Soumahoro: «Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni». Sua moglie Elisabetta Piccolotti, onorevole pure lei - a casa Fratoianni entrano 20.000 euro al mese in due per occuparsi, però, dei derelitti e dei diritti - a chi ricordava che Ilaria Salis è una pregiudicata, ha ribattuto: «Ma sono cose da centro sociale». E per spiegarsi meglio, l’iper-sinistro Fratoianni aggiunge: «Viviamo in un Paese in cui la negazione dei diritti universali e fondamentali è diventata la norma. E in nome di questa abitudine, ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato. Penso che chi si batte, anche con modalità come queste, per porre e per risolvere un problema, andrebbe considerato in altro modo». Per la sinistra la proprietà privata è e resta un furto. Lo nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: «La prima esternazione da “onorevole” di Ilaria Salis è dedicata alla rivendicazione orgogliosa di una serie di reati riguardanti la casa. Complimenti agli elettori!». Subito dopo l’eurodeputato Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia nel gruppo Ecr, aggiunge: «Ilaria Salis esordisce da europarlamentare rivendicando di aver fatto parte e di sostenere ancora il movimento di lotta per la casa, un collettivo che a Milano e in altre città ha occupato immobili pubblici e contrastato sfratti e sgomberi, ledendo così il diritto delle famiglie bisognose in regolare attesa di un’assegnazione. Parole inaccettabili che legittimano l’illegalità diffusa e da cui ci attendiamo si dissoci quel “campo largo” che manifesta ipocritamente a difesa della Costituzione, dimenticando che sancisce l’inviolabile diritto alla proprietà privata».Il campo largo è muto, abbonda però l’ipocrisia. Ilaria Salis vive a Monza con papà Roberto, il suo «agente» - ha trattato la candidatura, ne ha curato l’immagine - in un quartiere bene. Papà Salis, ingegnere, non pare avere troppa attenzione per il disagio. Alessandra Verni mamma di Pamela Mastropietro - la diciottenne romana fatta a pezzi da un nigeriano - lo accusa per questo post: «La madre di Pamela è l’ultima che dovrebbe parlare. La figlia faceva uso di alcol a 12 anni e a 18 era tossicodipendente. Lei dov’era?». Deve essere un vizio di famiglia: ai Salis, sui social, scappa la frizione. Perché la figlia dell’ingegnere ha tre condanne sul groppone, è una pregiudicata, è una che a quanto pare andava in giro a dare botte da Orbán (ogni riferimento al leader ungherese è puramente causale) ai presunti fascisti e lui qualche domanda dovrebbe farsela. Ora forse è complicato spiegare a Ilaria Salis che la prima cosa che la Commissione europea, quella che lei dovrebbe eleggere o avversare, ha imposto all’Italia è di aggiornare il Catasto per arrivare alla patrimoniale. L’onorevole di rimando ha annunciato (o minacciato): «Nei prossimi giorni condividerò alcuni dati e spunti sulla questione abitativa a Milano e in Italia». Chissà se il senatore a vita Mario Monti, quello che mise l’Imu sulla prima casa, già presidente della Bocconi pensa di darle una laurea honoris causa per il suo «alto contributo alla soluzione dei problemi degli studenti fuori-sede». Gli attendati, per capirci.È la Milano da non credere che ha votato Ilaria Salis, è la Milano che abita a City life e se ne frega che i ragazzi scappano perché un monolocale col mutuo a trent’anni non se lo possono permettere. Ma ci pensa nostra signora degli oppressi immobiliari: «Le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria sono un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket». E, però, appena una si onorevolizza, scatta il lei non sa chi sono io. «L’Aler», sostiene la paladina dei condomini contro l’istituto case popolari meneghino, «vuole 90.000 euro da me per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Corsi a Milano basandosi sul fatto che nel 2000 mi ci hanno trovato al suo interno». Per sedici anni non hanno più controllato e ora le chiedono il conto, a «orologeria» perché lo hanno fatto sapere il giorno prima delle elezioni. Ma si può? Lo spiegherà anche a Usrula von der Leyen che ci vuole mettere la patrimoniale? A occhio, Bonelli-Fratoianni hanno fatto il bis dell’onorevole con gli stivali. Lo nota Maurizio Gasparri (Forza Italia): «Dopo il fallimento di Soumahoro, la sinistra porta avanti una politica disastrosa con personaggi più che discutibili. La Salis era impegnata a occupare abusivamente gli immobili. Il padre, che ha lanciato anatemi a tanti, sarà ora ancora più orgoglioso». Durissimo Nicola Procaccini, eurodeputato di FdI: «Mi pare un esordio di grande spirito legalitario(!). Si tratta di esternazioni farneticanti.» Che manchi un po’ di grano Salis?
(Totaleu)
«Strumentalizzazione da parte dei giornali». Lo ha dichiarato l'europarlamentare del Carroccio durante un'intervista a margine della sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo.