2024-01-01
Fallimento Macron: Parigi non è ancora pronta per i Giochi
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Il sopralluogo del presidente del Cio Thomas Bach al cantiere del villaggio olimpico di Parigi 2024 a Saint-Ouen (Ansa)
A sette mesi dall'accensione della fiamma olimpica, nella capitale francese fervono i preparativi, ma molte questioni restano aperte. Dalla minaccia terroristica ai numerosi problemi di pulizia e traffico.Secondo Vincent Strubel, il direttore dell’agenzia nazionale francese della sicurezza dei sistemi di informazione, i giochi olimpici «saranno un po’ come «il periodo dei saldi per la cybercriminalità».L'ipocrisia dei «buoni». Nella Parigi olimpica niente migranti e un'ecologia di facciata.La capitale francese continua a essere infestata da ratti e cimici da letto.Lo speciale contiene quattro articoli.Il 2024 sarà un anno sportivo. Dal 26 luglio all’11 agosto prossimi Parigi ospiterà i giochi della XXXIII olimpiade moderna. A sette mesi dall'accensione della fiamma olimpica, nella capitale francese fervono i preparativi. Comprensibilmente, le autorità cittadine e nazionali stanno facendo di tutto perché la Ville Lumière sia pronta ad accogliere atleti e spettatori. Ma nonostante l’impegno, molte questioni restano aperte. La minaccia terroristica continua ad aleggiare sulla Francia e la sua capitale ha dei problemi di pulizia e di traffico. Parigi sarà in grado di assicurare la sicurezza dei giochi olimpici ? Questo speciale de La Verità cercherà di fornire delle risposte.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/olimpiadi-parigi-2024-2666835723.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="incubo-sicurezza-sui-giochi" data-post-id="2666835723" data-published-at="1703944902" data-use-pagination="False"> Incubo sicurezza sui Giochi Tra e il 2012 e il 2023 la Francia ha subito una serie di attentati terroristici compiuti da islamisti, che hanno provocato quasi 500 vittime e diverse centinaia di feriti. L’attenzione per la sicurezza è quindi una delle priorità delle forze dell’ordine francesi che saranno chiamate a vegliare sulle olimpiadi Parigine del 2024. Tuttavia non si possono dimenticare le falle nella prevenzione del terrorismo che hanno portato alla reiterazione delle stragi.Per questo basta ricordare che, nel solo 2015, Parigi è stata il teatro di due ondate di attacchi islamisti. Il 7 gennaio di quell’anno, i fratelli Cherif e Said Kouachi, hanno sterminato la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Due giorni dopo, Amedy Coulibaly ha ammazzato, per conto dello califfato islamico, una poliziotta municipale e i clienti di un supermercato kosher frequentato da ebrei. Nonostante questi attentati, undici mesi dopo, il 13 novembre 2015, un commando di terroristi francesi di origine immigrata ha compiuto le stragi del Bataclan, dove è morta anche la studentessa italiana Valeria Solesin, nei dehors di vari bar parigini e fuori dallo Stade de France, dove si giocava la partita Francia-Germania.Altri fatti più recenti fanno temere altri disordini. Ad esempio, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio scorsi, dalle banlieue delle città transalpine sono arrivate orde di facinorosi che hanno svaligiato negozi, distrutto auto, incendiato case, per vendicare la morte di Nahel Marzouk, un diciassettenne franco-algerino ucciso dopo essersi rifiutato di fermarsi ad un controllo di polizia. Come se questi precedenti non bastassero, il Paese che accoglierà le prossime olimpiadi è stato raggiunto dagli effetti dell’attacco terroristico compiuto da Hamas contro migliaia di civili israeliani inermi, il 7 ottobre scorso. Come ha scritto La Verità, nelle settimane dopo i raid compiuti in Terra Santa dai macellai islamisti palestinesi, la Francia è diventata il teatro di aggressioni e attentati compiuti da giovani al grido di «Allah Akbar», o motivati da odio razziale. In due occasioni sono morti degli innocenti: Dominique Bernard, un professore di Arras, ucciso da un giovane rifugiato dell’Inguscezia, e Thomas Perotto, un 16enne di un paesino vicino a Lione ammazzato da un commando di giovani di banlieue venuti ad «accoltellare dei bianchi».Uno dei momenti che suscitano le maggiori preoccupazioni è la cerimonia di apertura delle Olimpiadi che si svolgerà sulla Senna nel cuore della capitale francese. Alla luce degli attacchi seguiti allo scoppio della guerra tra Hamas e Israele, l’ex ministro dello sport e judoka professionista David Douillet ha detto che, almeno per la cerimonia di apertura, servirebbe «un piano B». Ma il prefetto di Parigi, Lauren Nuñez, ha risposto che non c’è «alcun timore» per la cerimonia inaugurale visto che «il contesto (di tensione) è permanente da due anni». L’alto funzionario era intervenuto ai microfoni della radio France Inter il 26 ottobre scorso per dire che lui e i suoi collaboratori lavorano ad «assiduamente a un piano A». Il capo della polizia parigina aveva anche illustrato il dispositivo di sicurezza a zone che sarà applicato alla capitale francese durante i giochi. Un dispositivo che funzionerà un po’ come ai tempi dei Covid visto che i parigini residenti in prossimità degli impianti sportivi in cui si svolgeranno le gare, potranno spostarsi solo dopo aver mostrato dei qr code.Ma per controllare questi pass serviranno centinaia di agenti di sicurezza e, anche in questo ambito, c’è ancora molto lavoro da fare. A inizio dicembre 2023 Sofiane Aboubaker, il presidente dell’associazione delle professioni della sicurezza (Adms) ha dichiarato ai microfoni di radio Europe 1, : «non avremo gli effettivi» necessari ad assicurare la sicurezza delle olimpiadi.Alle minacce già menzionate, bisogna aggiungere quelle informatiche visto che l’evento sportivo sarà sfruttato anche dai criminali della rete. Di questo ne è cosciente Vincent Strubel, il direttore dell’Anssi, l’agenzia nazionale francese della sicurezza dei sistemi di informazione. Intervistato a novembre da Le Parisien questo funzionario non ha ostentato sicurezza, come invece ha fatto il prefetto di Parigi. Secondo Strubel i giochi olimpici saranno un po’ come «il periodo dei saldi per la cybercriminalità».Oltre alle minacce terroristiche, non bisogna dimenticare la figuraccia rimediata dal ministro dell’interno Gérald Darmanin ma anche dal presidente francese Emmanuel Macron, in occasione della finale di Champions League del 2022, tra il Real Madrid e il Liverpool. Quella che doveva essere una serata di grande calcio si è trasformata in un incubo per le centinaia di tifosi delle due squadre. Innanzitutto perché, uno sciopero selvaggio dei mezzi pubblici ha seriamente complicato l’accesso allo stadio. Poi perché, incapaci di gestire la gran folla, i poliziotti manganellato i tifosi e sparato contro di loro dei lacrimogeni, noncuranti del fatto che tra i supporter ci fossero anche bambini e anziani. Per finire, la polizia francese non era stata capace di impedire che delle orde di «giovani delle banlieue» si avventassero sui tifosi per derubarli o aggredirli cercando poi di entrare senza biglietto nello stadio. Si tratta di precedenti che possono legittimamente preoccupare gli appassionati di sport che vorrebbero assistere alle competizioni olimpiche parigine. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/olimpiadi-parigi-2024-2666835723.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="nella-parigi-olimpica-niente-migranti-e-un-ecologia-di-facciata" data-post-id="2666835723" data-published-at="1703944902" data-use-pagination="False"> Nella Parigi olimpica niente migranti e un'ecologia di facciata In previsione dei giochi olimpici la città di Parigi sarà ripulita, almeno in superficie. Ma c’è chi teme una «pulizia sociale» ai danni di uomini e donne appartenenti a categorie sociali più vulnerabili. È quanto denuncia da mesi il collettivo «Le revers de la médaille» (il rovescio della medaglia, ndr) che riunisce 75 associazioni di sinistra o pro migranti, ma anche il Secours Catholique-Caritas France o il Jrs, il servizio rifugiati dei gesuiti.Il 30 ottobre scorso, il collettivo ha inviato una lettera aperta al Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici al suo presidente, Tony Estanguet, agli consiglieri comunali di Parigi e regionali dell'Île-de-France, alle Federazioni Sportive, agli sponsor e ai partner dei Giochi. La missiva mette in allerta sul fatto che «i giochi causeranno un profondo sconvolgimento nella città, con un impatto molto negativo» sulla vita di varie categorie di persone a causa di una serie di azioni quali «lo sgombero dei senzatetto, la riduzione degli alloggi di emergenza, la chiusura dei punti di accoglienza, la riduzione della distribuzione degli aiuti alimentari, ecc». Alcune associazioni aderenti a «Le revers de la médaille» contestano in particolare l’espulsione di migliaia di migranti dalla Ville Lumière. In effetti, come riportava il canale Bfm Tv a metà dicembre, a partire dall’aprile 2023, circa 3.300 migranti che vivevano in campi clandestini sotto i ponti della capitale francese sono stati dirottati verso i 10 «centri regionali di accoglienza temporanea». Anche le persone diversamente abili o in situazioni di dipendenza sono preoccupate per l’impatto delle olimpiadi sul loro quotidiano.Gli organizzatori delle Olimpiadi 2024 ripetono fino alla nausea che l’evento sportivo mondiale sarà rispettoso dell’ambiente. Tuttavia, sembra che sotto la pennellata verde, le cose stiano diversamente. Basti pensare che le gare olimpiche di surf si svolgeranno… a Tahiti, in Polinesia Francese, a più di 15.000 chilometri dalla Ville Lumière. E dire che il sindaco di Parigi e il presidente francese, Anne Hidalgo e Emmanuel Macron, sono sempre in prima linea quando si tratta di predicare il verbo green. Qualcuno, negli staff dei due politici o nel Comitato organizzatore dei giochi del 2024 avrà pensato alla quantità di Co2 prodotta dallo svolgimento di una parte delle gare di Parigi, in mezzo all’Oceano Pacifico? Come scriveva il quotidiano sportivo L’Equipe, quando nel 2019 la scelta di Tahiti era stata resa nota, il presidente del comitato organizzatore Tony Estanguet, aveva respinto le polemiche. L’ex campione francese di canottaggio, aveva spiegato che, uno studio realizzato da una società specializzata chiamata EcoAct confermava che Tahiti era nella parte bassa della forchetta di emissioni di gas a effetto serra: tra 4.500 e 6.700 tonnellate di Co2. Estanguet non aveva però potuto negare l’impatto dei viaggi in aereo tra Parigi e la Polinesia visto che gli atleti potranno passare la seconda settimana delle olimpiadi e partecipare alla cerimonia di chiusura nella capitale francese. L’ex campione diceva anche che «ci saranno meno spettatori sul sito olimpico di Tahiti» quindi questo «emetterà meno» gas serra. Infine, Estanguet ricordava che per le competizioni olimpiche verranno utilizzate «le strutture per l’evento della prova del mondiale che si svolge laggiù nel mese di agosto».Ma proprio le infrastrutture che saranno usate per i giochi a Tahiti hanno provocato uno scandalo all’inizio di dicembre 2023. Tutto è nato dal progetto di costruzione di una torre in alluminio di pesante circa 9 tonnellate e destinata ad accogliere i giudici sportivi che dovranno valutare le competizioni davanti alla spiaggia di Tehaupoo. Un video diffuso all’inizio del mese mostra una barca-piattaforma usata per la costruzione della torre, passare sopra dei coralli spaccandone alcuni pezzi. Attualmente esiste già una torre per la giuria ma è fatta di legno e non è abbastanza grande per accogliere il personale olimpico. Il progetto della nuova struttura prevede infatti: dei servizi igienici e un locale climatizzato per i server informatici. In Polinesia e tra i surfisti, ci sono state varie proteste contro la torre. Ad attirare l’attenzione sulla vicenda ci ha pensato anche il surfista italiano Roberto d’Amico, che ha pubblicato un lungo video su Instagram. L’8 dicembre scorso, il ministro dello Sport francese Amélie Oudéa-Castéra ha dichiarato all’agenzia di stampa France Presse «siamo sulla buona strada» per «avere una nuova torre dei giudici ridimensionata». Tuttavia per una fonte anonima ministeriale citata dal quotidiano cattolico La Croix «tutte le opzioni sono sul tavolo ma sarebbe un fallimento il trasferimento» delle prove di surf altrove.Parlando di ambiente, va detto che rimangono dei dubbi anche sulla fattibilità di alcune gare olimpiche nella Senna. Lo scorso agosto i test sulla qualità delle acque erano stati negativi. Poi le cose sono un po’ migliorate. Ma l’uso della Senna potrebbe avere delle ripercussioni anche su altre attività economiche come hanno segnalato i produttori francesi di cereali. In effetti, le interruzioni o le limitazioni della navigazione delle chiatte potrebbero provocare dei problemi di distribuzione di questi prodotti. Il danno, secondo il quotidiano L’Opinion, potrebbe ammontare a mezzo miliardo di euro. Cifre da capogiro ma in linea con i volumi di cereali trasportati sulla Senna ogni anno: circa tre milioni di tonnellate. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/olimpiadi-parigi-2024-2666835723.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="cimici-da-letto-e-ratti-pronti-a-fare-la-festa-alle-olimpiadi" data-post-id="2666835723" data-published-at="1703944902" data-use-pagination="False"> Cimici da letto e ratti pronti a fare la festa alle olimpiadi Il traffico e le piste ciclabili dai tracciati caotici non bastavano a complicare la vita dei Parigini. Nel 2023, l’esistenza degli abitanti della capitale francese è stata perturbata anche da dei minuscoli parassiti e da piccoli (o grandi) mammiferi: le cimici da letto e i ratti di fogna.Alla fine della scorsa estate nella Ville Lumière si è diffusa la psicosi per piccoli insetti succhiatori di sangue. Le cimici da letto sembravano aver avuto voglia di «fare serata» visto che, dopo aver infestato i giacigli di centinaia di parigini, sono arrivate anche sulle poltrone di alcuni cinema. Questi parassiti sono anche stati avvistati anche sui sedili di certe linee della metropolitana o ferroviarie. A fine settembre 2023 il primo vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha lanciato un appello al governo auspicando un intervento contro «questa piaga» che colpisce la Francia mentre «si appresta ad accogliere i giochi olimpici e paralimpici nel 2024». La proliferazione delle fastidiose bestiole è stata collegata, al solito riscaldamento climatico anche se, qualcuno ha sommessamente ricordato che, magari, le cimici da letto dilagano anche a causa delle abitudini moderne. Partire ogni weekend e soggiornare in un bed and breakfast o, ancora, acquistare abiti di seconda mano senza verificarne l’origine, possono favorire la moltiplicazione delle cimici da letto. Secondo un rapporto pubblicato lo scorso luglio dall’’Agenzia Nazionalre francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, l’ambiente e il lavoro (Anses), le cimici da letto interessano l’11% dei nuclei familiari d’Oltralpe.Come accennato, tra i parassiti che potrebbero rovinare la festa olimpica parigina figurano anche i ratti che, secondo le stime dell’Accademia Nazionale di Medicina transalpina, il rapporto uomini-topi sarebbe «di 1,5-1,75 ratti per abitante». Questa cifra fa di Parigi e Marsiglia due delle «10 città più infestate al mondo», come spiegava nel 2022 sempre l’Accademia di Medicina. La stessa istituzione ricordava che «il ratto resta una minaccia per la salute umana a causa delle numerose zoonosi (malattie degli animali, ndr) trasmissibili tramiti i suoi esoparassiti, le sue deiezioni, i suoi morsi e graffi». Gli esperti dell’Accademia rispondevano così alla proposta strampalata lanciata da Douchka Markovic, una consigliera municipale parigina del Partito Animalista. Intervenendo in consiglio comunale nel luglio 2022, Markovic aveva preteso che i ratti venissero chiamati «surmolotti» perché questo sarebbe un termine con una «connotazione meno negativa» per i roditori. Non paga della sua sparata, la rappresentante del Partito Animalista ha detto che i ratti di fogna sono «i nostri ausiliari della gestione dei rifiuti». E proprio la gestione dei rifiuti potrebbe avere favorire un’ulteriore proliferazione dei ratti e sfigurare l’immagine di Parigi durante le olimpiadi. In effetti, dal 1 gennaio 2024, entrerà in vigore «per le collettività territoriali, un’obbligazione di predisposizione di una differenziazione (dei rifiuti) alla fonte e di valorizzazione dei rifiuti biodegradabili», come ha spiegato in questo mese di dicembre al sito Actu.fr, Muriel Bruschet dell’Agenzia francese della transizione ecologica (Ademe). L’esperta ha smentito che con il nuovo anno sarà obbligatorio avere un compost per ogni famiglia francese. Quel che è certo è che, già da alcuni mesi, nelle vie di Parigi vengono installati dei cestini di compostaggio, nei quali i parigini possono gettare l’umido. In caso di problemi di contenimento di questi rifiuti, i ratti faranno festa.I roditori però sono attirati anche dalle carenti condizioni igieniche adotatte da venditori di cibo da asporto, per lo più irregolari. Lo scorso ottobre aveva fatto scandalo la pubblicazione sul sito di Le Parisien, di alcuni video nei quali si vedevano dei venditori ambulanti di crêpes che estraevano dai tombini, il preparato per questi dolci. Le riprese erano state realizzate da alcuni abitanti del quartiere della Tour Eiffel che volevano denunciare il rischio di intossicazioni alimentari provocate da questi venditori (spesso immigrati clandestini) appoggiati su carrelli del supermercato. I primi a fare le spese di queste crêpes indigeste erano i turisti venuti ad ammirare il simbolo di Parigi. Anche queste irregolarità nella vendita di cibi da asporto rischiano di favorire la moltiplicazione dei ratti.
Jose Mourinho (Getty Images)