2023-10-25
Olimpiadi invernali in Lombardia e Veneto. È gelo sulla scelta delle sedi per le gare
Fumata nera sulle compensazioni per lo stop al bob sulla pista di Cortina, cresce l’ipotesi di spostamento verso il Piemonte.Bianca sarà la neve olimpica, non ancora la fumata sulla pista di bob e sulle compensazioni. Al termine di una giornata dedicata all’organizzazione dei Giochi invernali 2026 (vertice politico e a seguire cda della Fondazione Milano-Cortina) i due temi più scivolosi rimangono sul tavolo. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha ribadito che il governo non ha intenzione di stanziare altri 60 milioni per lo Sliding centre di Cortina. E la parte lombarda dei player olimpici (Regione, Provincia di Sondrio, Bormio) ha confermato una certa chiusura rispetto alla richiesta del governatore del Veneto, Luca Zaia, di vedere redistribuite alcune gare per compensare l’eventuale perdita di bob, slittino e skeleton. L’ideale per lui sarebbe portare a casa parte, anche minima, dello sci alpino.La sfida olimpica è avvenuta in due manche a Milano. La prima, informale, nella sede della fondazione (grattacielo Allianz) dove il gotha politico e amministrativo si è riunito per trovare una quadra ancora rotonda: oltre ad Abodi e Zaia, Attilio Fontana, i sindaci Giuseppe Sala (Milano) e Gianluca Lorenzi (Cortina), i presidenti delle province di Trento e Bolzano Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, il ceo olimpico Andrea Varnier e il numero uno del Coni Giovanni Malagò. Proprio quest’ultimo aveva annunciato alla vigilia «un coniglio dal cilindro», che però non è uscito; quindi, nessuno può dire se fosse bianco o di altro colore. La seconda manche, più amministrativa e senza possibili sorprese, si è concretizzata con il cda.Al termine nessuna decisione ma tendenze importanti, soprattutto quella di mantenere in Italia tutte le competizioni, quindi anche il bob. Mentre Sankt Moritz e Innsbruck hanno dato disponibilità ad accogliere i siluri di carbonio, gli organizzatori preferirebbero percorrere altre strade. In questa fase la più battuta è quella che conduce alla rivitalizzazione della pista di Cesana Torinese, teatro delle Olimpiadi del 2006, che con 34 milioni (oneri accessori compresi) sarebbe pronta fra un anno, quindi ampiamente nei tempi previsti. E con la prospettiva di diventare in futuro una «Coverciano della neve» per le squadre azzurre.Il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo spingono per questa decisione, che farebbe rientrare il Piemonte in ottica olimpica dopo i pasticci dell’era Appendino, con l’auto-esclusione ideologica di un’area strategica (anche dal punto di vista turistico) dell’arco alpino italiano. Nel comunicato finale «si favoriscono soluzioni domestiche» in questa direzione. E si intuisce anche il modo per accontentare Zaia: «L’incontro è stato utile ad avviare i lavori per aggiungere il Veneto alla candidatura di Lombardia e Trentino ai prossimi Giochi Olimpici Giovanili Invernali del 2028». Sottotraccia si tratta anche su altre soluzioni; non è escluso che in Veneto arrivi lo scialpinismo, specialità olimpica nuova e quindi più facilmente «trasferibile» senza mal di pancia.L’ipotesi piemontese non allontana il rischio che due regioni strategiche del centrodestra si prendano a palle di neve davanti a tutti sulle compensazioni. Alla vigilia del summit, proprio Zaia aveva lanciato la sfida: «Senza il bob, lo slittino e lo skeleton, a Cortina avremmo otto gare per 24 medaglie. In una mattinata si svolgerebbe tutto. La cosa farebbe sorridere ma anche piangere, considerando che Cortina è la realtà che ha promosso i Giochi, ed essendo un’icona degli sport invernali a livello mondiale ha permesso a tutti di ottenere le olimpiadi. Impensabile essere trattati così, in questo caso ognuno per la propria strada. Se invece si vuole un piano B c’è il tempo per realizzarlo».In Valtellina la polemica ha creato malumori e allarmi. Il governatore lombardo Fontana ha ribadito che «siamo fuori tempo massimo per qualsiasi spostamento», confermando lo snowboard e il freestyle a Livigno, lo sci alpino maschile e lo Scialpinismo a Bormio. L’assessore regionale allo Sport, Lara Magoni, ha sottolineato: «Sarebbe improponibile, di più paradossale, spostare le competizioni. Fontana ha detto che siamo fuori tempo massimo, io aggiungo che chiedere un sacrificio alla Valtellina o alla Lombardia, adesso è assolutamente fuori luogo. Se esiste una pista tecnicamente degna di assegnare le medaglie ai campioni, quella è proprio la Stelvio».Diventa sempre più difficile ripristinare lo scenario originale, con l’allestimento dello Sliding centre di Cortina, anche a costi ridotti e senza museo (deciderà il governo). Questo perché ieri la procura della Corte dei conti del Veneto ha aperto un fascicolo proprio sulle risorse pubbliche finora impiegate per il progetto abbandonato. Al momento l’iniziativa è contro ignoti. I magistrati contabili intendono chiarire i motivi del blocco del progetto, scoprire perché i tempi della decisione si sono dilatati e approfondire il tema dei possibili soldi pubblici già spesi, a questo punto inutilmente. L’inchiesta trasforma la pista in un pantano in salita e a rischio sequestro cautelativo, quindi inservibile.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.