A «occhi di gatto» o a mascherina. Gli occhiali da sole valgono 3 miliardi

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A «occhi di gatto» o a mascherina. Gli occhiali da sole valgono 3 miliardi
Giphy
  • Pezzo indispensabile per un look completo, sono uno dei simboli del made in Italy nel mondo: sono italiani infatti alcuni tra i principali player del settore dell'eyewear, che comprende montature da vista e occhiali da sole, come Luxottica, Safilo, Marcolin e De Rigo. Solo nel 2018 l'Italia ha esportato 69 milioni di paia da sole per un guadagno complessivo di circa 2,5 milioni di euro.
  • Edoardo Lauber, ad Polinelli: «In Italia l'occhiale da sole vive di emozioni». Sotto la sua guida, negli ultimi anni, l'azienda è cresciuta passando da 9 milioni di euro di ricavi a 25.
  • Sono l'accessorio preferito da uomini e donne. Oltre che a proteggere gli occhi dal sole sono preziosi alleati per aggiungere fascino. Per l'estate i modelli più gettonati sono quelli stile anni Cinquanta o simili alle maschere utilizzate da sciatori e ciclisti.

Lo speciale contiene tre articoli gallery fotografiche.

Pierangelo Fenzi: «Il nostro cashmere lega Mongolia e Italia»
Nel riquadro Pierangelo Fenzi, responsabile ufficio stile di Falconeri
Il responsabile dell’ufficio stile del marchio Falconeri: «Produciamo un milione di abiti l’anno grazie alle capre allevate in Oriente. La lana arriva a Biella per le fasi di pettinatura e filatura e poi finisce ad Avio, dove 300 telai la trasformano in capi a portata di tutti».
Tra le foreste fantasy o piene di neve dei maestri nipponici
Un' opera dell'artista giapponese Hiroo Isono (1945-2013)
Scopriamo Tomioka e Isono, pittori contemporanei giapponesi, che hanno dedicato la loro arte ad alberi, tronchi e boschi.
Pestati a sangue in centro a Milano
Beppe Sala. Nel riquadro, un frame dal video del pestaggio postato da «Welcome to favelas» (Ansa)
Un gruppo di ventenni è stato assalito da una decina di coetanei, una delle vittime è stata isolata e accerchiata. La scena ripresa con un cellulare e diffusa sui social.
Pressioni fantasma in Valle d’Aosta: «I pro life ci boicottano gli aborti»
(IStock)
L’accusa del Centro donne nella Regione che ha il minor numero di medici obiettori: «Gestanti costrette ad ascoltare il battito del feto, vengono offerti soldi e beni». L’Usl smentisce: «Nessun volontario in ospedale».
Le Firme

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