2023-07-18
Nuovo attacco di Kiev al ponte di Kerch. Mosca: «Terroristi»
L’esplosione, rivendicata dagli ucraini, è stata provocata da droni marittimi. Vladimir Putin promette: «Risponderemo. Usa e Uk complici».Era già successo lo scorso ottobre, ma Kiev questa volta lo rivendica subito: il ponte della Crimea, strategico per i rifornimenti russi è stato fatto esplodere dalle forze ucraine. Due i morti, un uomo e una donna che stavano attraversando il ponte in auto, mentre la figlia di 14 anni, è rimasta ferita. La famiglia era di Belgorod, città russa al confine con l’Ucraina nord-orientale, spesso soggetta negli ultimi mesi ad attacchi ucraini con missili e droni. Le esplosioni sono avvenute tre le 3 e le 3 e 20 della notte tra domenica e lunedì e sono state provocate da droni marittimi che hanno danneggiato parte della struttura. Il ponte ha subito danni alle sue campate e dalle immagini diffuse si può vedere come una parte del ponte sia crollata. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto l’apertura di un’inchiesta ha convocato una riunione del governo per fare il punto della situazione e promette di rispondere a quello che lui stesso ha definito un «atto terroristico». Che, secondo Mosca sarebbe avvenuto grazie alla collaborazione di Stati Uniti e Gran Bretagna. L’accusa arriva direttamente dal portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova: «Le decisioni vengono prese da funzionari e militari ucraini con la partecipazione diretta di agenzie di intelligence e politici americani e britannici. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono responsabili della struttura di questo Stato terrorista». Dura la reazione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: «Servono metodi disumani per combattere i terroristi, non bastano sanzioni internazionali, intimidazioni o esortazioni, capiscono solo il linguaggio della forza. Quindi è necessario far saltare in aria le loro case e le case dei loro parenti. Cercare ed eliminare i loro complici». Immediata la risposta anche della macchina della propaganda russa: «I rilievi per la ricostruzione del ponte di Crimea sono già iniziati. Secondo una valutazione preliminare, i supporti del ponte di Crimea non sono stati danneggiati», ha dichiarato il vice primo ministro russo Marat Khusnullin.Il ponte di Kerch, danneggiato per la seconda volta dopo l’attacco di ottobre, è stato costruito cinque anni fa proprio dai russi ed è costato a Mosca circa 3,7 miliardi di dollari. Lungo 19 chilometri, è il ponte più lungo d’Europa ed è stato progettato per ospitare anche una linea ferroviaria. La sua costruzione, terminata con sei mesi di anticipo e fortemente voluta dallo zar, ha permesso alla Russia di ottenere il controllo del Mar d’Azov e si è dimostrata fondamentale per la consegna di rifornimenti e munizioni dall’inizio della guerra. È per questo che è sempre stato uno degli obiettivi più importanti per Kiev che, per sua stessa ammissione, adesso si trova in difficoltà nella sua controffensiva, rallentata enormemente dalle linee difensive russe e soprattutto dal dispiegamento di mine che le truppe di Mosca hanno potuto piazzare nelle settimane in cui di controffensiva si parlava e basta. L’attacco al ponte di Crimea dimostra quindi una volta in più che l’obiettivo primario di Kiev è la riconquista di quei territori, senza la quale, come più volte ribadito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la guerra non potrà finire. Anche l’esercito russo è in difficoltà, anche perché, come riportato dal ministero della Difesa britannico nel suo report «Soffre di una grave carenza di radar di controbatteria, in particolare del moderno Zoopark-1M. Molto probabilmente, solo una piccola parte dell’arsenale Zoopark schierato dall’inizio rimarrà in Ucraina. Filmati open source mostrano che all’inizio di luglio 2023, un altro Zoopark-1M è stato distrutto vicino alle posizioni della 58ª armata». Una giornata nefasta quella di ieri per Mosca, un caccia russo si è schiantato in una baia del Mar d’Azov davanti a centinaia di bagnanti. Il pilota è riuscito ad autoespellersi dal velivolo prima dello schianto, ma non è sopravvissuto. Inoltre, un gruppo di combattenti volontari ceceni pro-Kiev ha distrutto attrezzature militari russe e sparato contro un camion di militari. Proseguono anche le sanzioni nei confronti di Mosca. Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly ha annunciato 14 nuove sanzioni in risposta ai tentativi della Russia di distruggere l’identità nazionale ucraina. Undici delle persone sanzionate sono coinvolte nella deportazione forzata in Russia dei bambini ucraini. Sanzionati anche due propagandisti russi «responsabili della diffusione di propaganda ripugnante progettata per incitare alla violenza e all’odio nei confronti dell’Ucraina e del suo popolo». Intanto continuano anche i bombardamenti di Mosca sul territorio ucraino. Ieri sono state registrate due esplosioni nel distretto di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Un bombardamento a Sumy ha distrutto un edificio amministrativo provocando morti e feriti: il numero delle vittime è in fase di verifica. Anche Kharkiv è stata nuovamente bombardata nella notte, come nel giorno precedente colpita un’impresa industriale ma in questo caso non ci sarebbero stati vittime e feriti.
Al di là degli stereotipi e delle banalità politicizzate, parliamo del rapporto fra le donne e la cucina. Dalla quotidianità ai grandi ristoranti.