2022-06-24
Nuovi vaccini, di sicuro c’è solo l’ago puntato
Trapelano indiscrezioni su una nuova campagna di inoculazioni per l’autunno. Con i preparati tarati per quale variante? E il green pass verrà riattivato? Nessuno dice nulla, si procederà come sempre a casaccio, sull’onda del «fate presto».L’ago è pronto, il resto no. Siamo alle solite: si annuncia la nuova campagna di vaccinazioni di massa e l’unica cosa certa è che, appunto, in autunno ci saranno le vaccinazioni di massa. Su tutto il resto è buio pesto. Chi sarà vaccinato? Gli over 50? Solo quelli fragili? Tutti? Sarà obbligatorio? E per chi? Per i medici? Per gli insegnanti? Per i poliziotti? Per chiunque? Rientrerà in gioco il green pass (sospeso ma mai abolito)? E che vaccino sarà? Quello di Wuhan (ancora!) rinforzato per coprire Omicron 1? O quello nuovo che copre Omicron 5? Prima uno e poi l’altro? Tutti e due? Quando si partirà? E dove si faranno le iniezioni? Dal medico di base? O riapriranno gli hub? Tutti? Solo qualcuno? E i trial sono stati effettuati? Tutti? Solo in parte? Con che accuratezza? E che risultati hanno prodotto? E che garanzie ci danno?Non siamo più a inizio pandemia quando il virus ci aveva colti di sorpresa e l’improvvisazione (fino a un certo punto) si poteva anche capire. Ora c’è stato tutto il tempo di lavorare, ragionare, pensare, studiare, scegliere, prevedere. E allora come è possibile, che oggi, a fine giugno, si faccia trapelare l’ipotesi di una vaccinazione di massa in autunno (fra poche settimane) senza dare nessun elemento certo del medesimo piano? Lo sapevamo che al ministero della Salute non hanno alcun rispetto per i cittadini, ma così è troppo: ci sono in ballo, ancora una volta, questioni fondamentali per la salute e per la libertà delle persone, le cose più care che abbiamo, e queste questioni non possono essere trattate in questo modo. Un modo cialtronesco. Confuso. Indefinito. Nebbioso. Non si possono avvolgere decisioni così delicate dentro il mare dell’incertezza che, nella migliore delle ipotesi, nasconde incapacità. Nella peggiore, malafede.Se il ministro della Salute Roberto Speranza ha intenzione di fare un nuovo piano di vaccinazioni di massa deve dirlo. Prendendosene la responsabilità. Accettando critiche e contestazioni. Non può nascondersi dietro la velina a un giornale amico. Deve avere il coraggio di parlare chiaramente dal momento che è una decisione tutta politica. E deve essere in grado, avendone avuto il tempo, di presentare gli elementi essenziali del piano: chi deve essere vaccinato, come, dove, quando, perché. E magari con quale vaccino. Perché fa un certo effetto leggere nell’articolo di Repubblica che a settembre «dovrebbero avere il via libera i vaccini aggiornati contro il virus originario di Wuhan e Omicron 1» mentre «un po’ più avanti, a novembre» potrebbero essere disponibili «prodotti per Omicron 5». Ma che significa? Che prima si fa il vaccino vecchio «aggiornato» e poi quello nuovo? Due buchi in poche settimane? Oppure si fa un po’ per uno? A qualcuno l’uno e a qualcuno l’altro? E come vengono scelti quelli cui viene iniettato il vaccino più obsoleto? Estrazione a sorte? Ordine alfabetico? Ambarabaciccicoccò (in nome della scienza)?Per altro, come abbiamo ricordato sulla Verità tre giorni fa, Ugur Sahin, l’amministratore delegato di Biontech, l’azienda che produce il vaccino Pfizer ha rilasciato un’intervista al Financial Times per chiedere che i nuovi vaccini vengano approvati senza esami adeguati, perché non c’è il tempo per eseguire i test clinici. Di fronte a notizie come questa, vuole il caro ministro della Salute dirci che cosa prevede il suo piano: saranno inoculati vaccini vecchi (e dunque di fatto inutili) o vaccini nuovi (e dunque approvati senza test clinici)? E tutto ciò sarà obbligatorio? Per chi? Per i sanitari (per cui l’obbligo non è mai stato abolito)? O anche per altri? Per gli over 50? Per tutti? Bambini compresi?A noi, ovviamente, parrebbe una follia, dal momento che gli studi scientifici hanno dimostrato in modo inequivocabile che i vaccinati si contagiano e contagiano come e più dei non vaccinati e dunque che la vaccinazione è una forma di protezione esclusivamente individuale e non sociale (se non mi vaccino al massimo posso fare del male a me stesso, non certo agli altri). Tanto più che anche nei Paesi dove l’obbligo vaccinale in qualche forma era rimasto, sta battendo in ritirata: l’altro giorno è toccato ai Land tedeschi, ieri all’Austria dove il governo ha detto «con la variante Omicron è cambiato tutto». Speranza è convinto del contrario? Vuole mantenere l’obbligo per i sanitari? Ed estenderlo ad altri? Vuole di nuovo lasciare a casa dal lavoro chi rifiuta di farsi infilzare? Rivuole le punture a raffica? Vuole riaprire gli hub? Sente la nostalgia dell’era dell’Ago Puntato? Lo dica. Potrebbe essere la volta buona che gli italiani lo prendono, come merita, a calci nel sedere. Sarebbe un bel momento.Quello che però non può essere accettato da nessuno, neppure dal più convinto vaccinista, neppure dal più devoto seguace di dio Pfizer, è questo modo di procedere a tentoni, generando confusione su confusione. Con il solito metodo di aspettare all’ultimo minuto per comunicare decisioni (lo ripetiamo: puramente politiche) che potrebbero essere preparate e spiegate per tempo, con calma, con i dovuti dettagli e tutti i particolari necessari. Sempre la stessa storia (sbagliata): è successo con il green pass, è successo con le mascherine, è successo con i lockdown, è successo ogni dannata volta, in questi due anni, in cui l’emergenza ha giustificato l’improvvisazione anche quando essa non era per nulla giustificabile. Adesso basta. Per favore basta. Basta con la confusione, l’incertezza, l’indecisione, le indiscrezioni mezzo stampa, i cambiamenti dell’ultimo minuto e le rivelazioni in extremis. Basta prendere per i fondelli i cittadini lasciandoli al buio fino all’ultimo. Basta con la palude delle informazioni oscure e degli annunci a rate. Tutte cose che, a questo punto, non hanno ragione d’essere. O meglio servono soltanto a coprire la gigantesca coda di paglia che si nasconde dietro il paravento della Salute.
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