2023-05-10
Ok della Camera alla svolta nucleare. Pichetto: «Serve un mix energetico»
Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica)
Passa la mozione della maggioranza, appoggiata anche da Azione e Italia viva.Da oggi la parola «nucleare» non è più una bestemmia anzi, è una fonte alternativa e pulita per la produzione di energia. Ieri la Camera ha approvato la mozione di maggioranza (appoggiata anche da Azione e Italia viva) sull’energia atomica chiedendo al governo un’apertura al nucleare, «al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’Italia, valutare l’opportunità di inserire nel mix energetico nazionale anche il nucleare per la produzione di energia» e anche «confermare l’obiettivo di zero emissioni al 2050, partecipando attivamente, in sede europea e internazionale, a ogni opportuna iniziativa, sia di carattere scientifico che promossa da organismi di natura politica, volta a incentivare lo sviluppo delle nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia per scopi civili». La mozione prevede anche impegni concreti, come «favorire lo sviluppo di accordi e partnership internazionali tra le società nazionali e/o partecipate pubbliche italiane e le società che gestiscono la produzione nucleare» in altri Paesi, per «rispondere al fabbisogno energetico dell’Italia». Soddisfatto Riccardo Zucconi (Fdi), segretario di presidenza della Camera e responsabile del settore energia: «Questo voto è un punto di rottura con i governi degli ultimi dieci anni, che non sono stati in grado di mettere in campo strategie energetiche che avessero come obiettivo l’indipendenza energetica della nostra nazione, ma soprattutto il governo Meloni rimette il nucleare al centro di un dibattito meno ideologico e più scientifico. Il contesto internazionale è mutato, così come le innovazioni tecnologiche che incidono sulla sicurezza e sulle tipologie di produzione del settore nucleare». Il deputato di Fdi ricorda anche che la Germania, dopo la chiusura di tre vecchie centrali, ha iniziato a costruirne una nuova mentre in Francia, a 200 chilometri da Ventimiglia, è in costruzione un reattore a fusione, non fissione, di ultima generazione con i lavori diretti da un ingegnere nucleare italiano e con alcune nostre aziende impegnate nei lavori. «Non possiamo fingere di avere riserve energetiche illimitate, di non sapere che anche il gas metano è un combustibile fossile che nel lungo periodo dovremo sostituire, certo privilegiando le rinnovabili, che però non riescono a soddisfare un mondo sempre più energivoro. Il nucleare pulito va preso in considerazione», ribadisce Zucconi. «Il nucleare di quarta generazione è sicuro quanto pulito», ha sottolineato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. «Ci confronteremo ora con i partner europei e valuteremo come inserirlo nel mix energetico nazionale dei prossimi decenni, con l’obiettivo di raggiungere, anche con il contributo dell’energia nucleare, gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Ue». «L’ok alla mozione del centrodestra sul nucleare è la risposta più chiara e netta alla demagogia della sinistra, che per troppi anni ha bloccato il Paese, colpendo il sistema produttivo e le famiglie. Non possiamo privarci di questa preziosa alternativa, da affiancare alle fonti rinnovabili», ha detto il deputato, vicecoordinatore nazionale di Fi, Alessandro Cattaneo. Intanto il governo si muove per sostenere Ansaldo nucleare all’estero, come emerso dalla missione in Romania del ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha espresso soddisfazione per la recente firma del contratto tra l’impresa italiana e Snc Lavalin per l’estensione della vita operativa dell’Unità 1 dell’impianto nucleare di Cernavoda. «La via italiana del nucleare in Romania può diventare un modello. Vanno in tal senso le partnership che le nostre aziende stanno portando avanti all’estero, come quella di Ansaldo nucleare. Vogliamo sostenere questo processo virtuoso, aiutando le imprese del nostro Paese a sviluppare sinergie ed essere sempre più competitive a livello globale».