![«Abbiamo visto i nostri cari morire soli e senza cure»](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8zMTI5MTc0My9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0NTM1MTI0MX0.S2qc6g0KDQlIfZD5OA9UgTy-5hvDZiWSwE3SucYcjnw/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=233%2C0%2C0%2C0)
Ansa
I parenti delle vittime private di assistenza e terapie: «Lasciati a soffrire per giorni. Quando li ricoveravano era troppo tardi».
La pellicola, su Amazon Prime Video da giovedì 25 luglio, è una sorta di Bastardi senza gloria, riletto, però, attraverso la lente di Guy Ritchie. Quella lente pop, a tratti grottesca, una lente colorata e divertita, capace di mettere in luce le contraddizioni e le piccole volgarità dell’essere umano.