2024-10-27
Nordio vuole nuove leggi: «Tecnologia troppo veloce»
Il ministro della Giustizia studia norme ad hoc: verso un sistema di riconoscimento senza accessi da remoto.Il gigantesco e allarmante mercato dei dati riservati, così come lo chiama oggi il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, apre un vaso di pandora di cui è difficile scorgere il fondo e per cui appare difficile pensare di porre un argine con gli strumenti attualmente a disposizione. Per questo il ministro della Giustizia Carlo Nordio torna con maggior forza sulla riforma della giustizia. «Credo che non siamo al sicuro e non saremo al sicuro fino a quando la legge da una parte e la tecnologia a nostra disposizione non sarà riuscita ad allinearsi con la tecnologia a disposizione della criminalità». Un gap difficile da colmare che il ministro ribadisce commentando l’inchiesta della Dda di Milano e della Dna che ha portato il gip a disporre sei misure cautelari. «In linea generale la tecnologia avanza sempre più in fretta rispetto alle leggi», ha spiegato Nordio, «lo ha fatto in tutti i settori, a cominciare dalla bioetica. I malintenzionati sono sempre un po’ più avanti rispetto agli Stati, sono riusciti ad hackerare anche il Cremlino. Noi dobbiamo attivare i nostri sforzi per allineare la normativa vigente, che stiamo già facendo, e lavorare di fantasia per prevedere, senza dover inseguire». Il governo si prepara a mettere in campo nuove linee guida per migliorare la sicurezza delle banche dati in prima battuta di forze dell’ordine e intelligence. Un decalogo che punta ad accrescere la consapevolezza dell’utente, il singolo finanziere o poliziotto o altro operatore che spesso non sa che anche il singolo accesso illecito è una fattispecie penale. Inoltre anche il controllore dovrà sapere che può essere perseguito per omessa vigilanza. Migliorare quindi il sistema degli alert in modo che non sia possibile che una moltitudine di accessi da parte di un singolo operatore non faccia scattare l’allarme. E poi evitare lo scambio di username e password con un codice otp pre rendere l’autenticazione più sicura. Non sarà più possibile l’accesso da remoto. La legge sulla cybersicurezza del giugno scorso ha aumentato le pene (da 3 a 8 anni) per i pubblici ufficiali che fanno accessi abusivi. Questo adeguamento dei sistemi comporterà una spesa stimata in alcune decine di milioni di euro. Si va avanti quindi, così come per la separazione delle carriere «non è negoziabile, avverrà. Ma non la si faccia coincidere col pericolo che il pm venga sottoposto al potere esecutivo. Nella riforma è scritto chiaramente che il magistrato resterà autonomo ed indipendente». Sullo scontro con i magistrati: «Vorrei che si arrivasse al punto che non criticassero le leggi, se non sotto il profilo squisitamente tecnico», ha detto il ministro spiegando che a breve riceverà l’Anm e che ha accettato l’invito a partecipare al congresso di Magistratura democratica. I commenti all’inchiesta che ha coinvolto anche Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano arrivano da tutta la politica. Il sottosegretario leghista Alessandro Morelli sulle eventuali dimissioni di Pazzali ha detto: «Leggeremo le carte, non so nulla. Mi sembra abbastanza adulto per fare le proprie valutazioni». «Chi ruba dati sensibili deve avere almeno dieci anni di carcere come pena minima», suggerisce Alfredo Antoniozzi, deputato di Fratelli d’Italia: «Negli Stati Uniti queste sanzioni sono già durissime». «Così si mette a rischio la nostra economia e la democrazia stessa», il commento della senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e contrasto alle mafie del Pd. «Chiediamo che anche di questo si occupi l’Antimafia», l’appello di Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e componente della commissione Antimafia in Senato.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.