2020-01-12
Non ci sono più soldi per il bonus asili nido. Nessun rimborso previsto per il 2019
La norma era il fiore all'occhiello del Conte bis, ma le famiglie hanno scoperto che il «budget è esaurito». Persi fino a 550 euro.Nel suo discorso di insediamento a settembre Giuseppe Conte aveva indicato tra le sue priorità gli asili nido. Ora, però, le famiglie beneficiarie scoprono dal sito dell'Inps che il budget per i rimborsi del 2019 è «esaurito». Un'amara sorpresa che può portare in alcuni casi a perdite fino a 545 euro. Possibile che Conte non sapesse della mancanza di coperture? E, soprattutto, chi garantisce che ci siano i soldi per il bonus 2020, per il quale la legge di bilancio ha persino alzato il tetto dei rimborsi? Budget 2019 esaurito. Queste le parole che hanno letto molti genitori entrando nella propria pagina personale dell'Inps, alla voce «informazioni bonus nido». I soldi stanziati per rimborsare alle famiglie italiane parte dei costi dell'asilo nido per il 2019, non ci sono più. O meglio, sono finiti. Ma andiamo con ordine. Il bonus nido 2019 prevedeva un rimborso massimo mensile di 136,37 euro per 11 mensilità. Per un totale annuo di 1.500 euro. Le famiglie potevano scegliere se caricare mese per mese la rata dell'asilo, e vedersela rimborsata il mese successivo, o se optare per la soluzione a blocchi. E dunque caricare in una sola volta le rate da settembre a dicembre. Chi ha optato per la versione mensile si è visto rimborsare regolarmente settembre, ottobre e novembre. Ma non dicembre, appunto. Chi invece ha caricato in un'unica tranche tutti gli ultimi mesi dell'anno non ha visto neanche un euro di rimborso. E questo perché sono finiti i soldi destinati al bonus nido. La scoperta di non poter ricevere indietro parte delle rate pagate per il nido è stata fatta nei giorni scorsi direttamente dai genitori, i quali, non vedendosi accreditate le somme dovute, hanno iniziato a fare le opportune verifiche all'Inps. Aprendo dunque la pagina personale, alla voce «informazioni bonus nido» appare in alto a sinistra in rosso la scritta «budget 2019 esaurito». La comunicazione dell'esaurimento delle risorse per il bonus nido è dunque stata fatta ad hoc sulle singole pagine dei genitori che avevano fatto richiesta. Sul sito dell'Inps non c'è infatti nessun tipo di comunicazione ufficiale né sono state mandate mail o altre comunicazioni «istantanee» ai genitori per comunicare il problema economico. E dunque, se non si avesse avuto lo scrupolo di aprire la propria pagina personale dell'Inps non si sarebbe mai scoperto che i soldi per il 2019 erano finiti. Il problema è che se per alcune famiglie si tratta di «solo» di 136,37 euro (somma di un solo mese), per altre si parla di somme ben più alte. Chi infatti ha scelto il rimborso a tranche, caricando insieme i quattro mesi del 2019, può aver perso fino a 545,48 euro. Soldi che pesano su un bilancio famigliare e che non verranno rimborsati, visto che nella Legge di bilancio 2020 non sono state stanziate delle risorse per risarcire i genitori che non hanno ricevuto il bonus spettante. Il fatto che le risorse per il bonus nido siano finite è imbarazzante, anche perché prima di stanziare delle somme destinate ad una determinata fetta di popolazione, in teoria, si dovrebbero fare degli accertamenti in modo da evitare situazioni del genere. Accorgimenti che evidentemente non sono stati presi dal governo Lega e Movimento 5 stelle. Partendo dal presupposto che l'errore è stato fatto, l'attuale governo non ha però fatto nulla per porre rimedio ad una situazione a cui ha partecipato, anche perché ricordiamo che l'esecutivo in carica vede lo stesso premier e sempre il Movimento 5 stelle al governo. Non solo non sono state stanziate risorse aggiuntive nella legge di bilancio 2020, per rimborsare la fetta di popolazione privata del bonus nido 2019. Ma si è anche cercato di nascondere la situazione, facendo arrivare la comunicazione dell'esaurimento delle risorse solo ed esclusivamente sulla pagina personale dei singoli genitori richiedenti, piuttosto che ammettere di essere di fronte ad un errore e di voler cercare di porvi rimedio. Questo agire del governo contraddice la volontà espressa dallo stesso premier Giuseppe Conte che, durante il suo discorso di insediamento il 9 settembre 2019 in aula, aveva dichiarato come una delle priorità del nuovo governo fosse proprio quella degli asili nido. Il premier aveva addirittura azzardato l'opzione azzeramento delle rette del nido per i redditi medio bassi entro il 2021. A questo punto la domanda viene spontanea: Conte, durante il suo discorso, aveva ben presente che le risorse 2019 per il bonus nido non sarebbero bastate, o ignorava del tutto la salute delle finanze? Nel caso in cui fosse stato a conoscenza della situazione, l'accanimento sugli asili nido fatto durante il suo discorso risulta essere peggio di una campagna pubblicitaria mal progettata. Ma come se non bastasse, a mettere il carico da 90 su questa questione ci ha ben pensato anche la legge di bilancio 2020, che ha alzato il tetto del bonus nido da 1.500 euro l'anno (2019) a 3.000 euro per tutte quelle famiglie che hanno un Isee fino a 25.000 euro. Sono inoltre previsti bonus da 2.500 euro annui anche per i redditi tra i 25.001 e i 40.000 e da 1.500 euro per chi ha un Isee superiore ai 40.000. Ora, se con il bonus nido 2019 che vedeva un tetto massimo di 1.500 euro l'anno da rimborsare non si è riusciti a coprire tutta la platea di soggetti richiedenti, come faranno per il 2020? Le coperture finiranno prima dell'inizio del prossimo anno scolastico (settembre 2020)? E i genitori che non hanno visto i rimborsi per il 2019 avranno le somme promesse indietro oppure no?
(Totaleu)
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