
Anche se auto e seconde case non si possono usare causa quarantena, bisogna versare le relative imposte.Bollo auto, ecotassa e Tari sono una parte delle tasse che gli italiani dovranno continuare a pagare nonostante il coronavirus. Nel decreto Cura Italia il governo si è infatti dimenticato di una serie di balzelli che dovranno essere corrisposti nonostante si sia costretti a non uscire e a non poter godere dei propri beni, come seconde case e auto.Partiamo dalle seconde case. Qui i contribuenti italiani dovranno pagare la tassa sui rifiuti, le bollette dell'elettricità e del gas, oltre alle spese condominiali se l'appartamento è all'interno di un condominio. Discorso a parte deve essere fatto per l'Imu. Questo infatti dovrà essere versato a giugno e dunque non è un'imposta del mese di marzo. È però da sottolineare come il pagamento dovrà essere lo stesso effettuato a meno che il governo non decida, con un futuro decreto, di sospendere questo adempimento. Problemi anche per chi ha la seconda casa all'estero. In questo caso non si potrà andare nell'abitazione per un periodo molto più lungo rispetto a un immobile in Italia. Il tutto dipenderà dalla nazione in cui la casa è situata. Ma bisognerà pagare comunque a giugno le tasse sugli immobili all'estero, salvo diverse disposizioni. Altra dimenticanza sono gli avvisi bonari emessi dall'Agenzia delle entrate guidata da Ernesto Maria Ruffini (circa 7 milioni l'anno di invii) e le rate degli avvisi degli accertamenti. In entrambi i casi il contribuente che si trova coinvolto in queste due tipologie dovrà pagare le quote spettanti, senza proroghe o sospensioni. A tutto questo si aggiungo anche le assicurazioni. Se infatti si sono sottoscritte delle polizze queste devono essere saldate. Le compagnie assicurative non hanno infatti sospeso nessun genere di pagamento. Le uniche opzioni che hanno concesso alcune di loro sono state la rateizzazione mensile dei premi oppure l'estensione delle polizze già esistenti con l'aggiunta coronavirus. E dunque nel caso in cui ci dovesse ammalare e finire in ospedale o essere costretti all'isolamento domiciliare, alcune compagnie garantiscono un indennizzo forfettario oppure il rimborso delle rate dei finanziamenti, dei mutui e dei prestiti in scadenza durante il periodo di isolamento. Ma nient'altro. Poi c'è anche il bollo auto. Nonostante in questo periodo non si usi la macchina, il bollo dove essere pagato ugualmente. A livello nazionale non è infatti stata presa una decisione unanime in merito alla tassa automobilistica. Ma, essendo il versamento a favore delle Regioni, alcune di queste hanno deciso di sospenderlo fino a maggio. Il 30 giugno dovranno però essere saldate le rate che sarebbero scadute a marzo, aprile e maggio (nel caso in cui si fosse già pagato non è previsto il rimborso). Le Regioni che hanno scelto questa strada sono state Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Campania e Calabria. Oltre a questo la sola Regione Lombardia ha anche messo in atto la sospensione dell'ecostassa, che va a colpire tutte le nuove auto immatricolate fra il 1° marzo 2019 e il 31 dicembre 2021, e la tassa sulle concessioni per chi ha il domicilio fiscale o la sede legale e operativa in Lombardia. Entro il 30 giugno si dovrà però provvedere.Alle tasse si aggiungono anche altre spese che molto probabilmente non vedranno un rimborso: gli abbonamenti dei mezzi pubblici. In Lombardia Trenord ha annunciato ai suoi clienti che potranno chiedere il rimborso per emergenza coronavirus. Non tutti però rivedranno la somma versata per il mese di marzo, soprattutto chi ha l'abbonamento «treno più metro» non fatto in un punto vendita Trenord. In questo caso si possono perdere fino a 84 euro di mensile. A Milano Atm invece nei giorni scorsi ha fatto sapere che viste le richieste sta valutando come comportarsi. Per il momento però nessun rimborso all'orizzonte.
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.






