Nelle catacombe di Kiev si ha paura che i russi sbuchino fuori dai tunnel
Niccolò Celesti
Le stazioni della metropolitana della capitale fungono da ricovero per sfollati e senza tetto. Fuori il morale resta alto, in strada circolano persino i rider. Ma non si sa cosa consegnino, dato che i ristoranti sono chiusi.
L’insinuazione di Renzi («Non ci invitano al vertice con gli Usa») cade nel vuoto. Ramstein salta, ora il leader ucraino disposto a concessioni incontra il premier.
In un colloquio con i gesuiti, Francesco usa la Bibbia per spingere sull’immigrazionismo. Poi strizza l’occhio a Open Arms e affini, da sempre a caccia di aiuti per le loro «attività».
L’Azerbaijan ospita la prossima Cop29, gli organizzatori esultano per le promesse contro l’aumento della temperatura. Scordando la pulizia etnica degli armeni in Nagorno-Karabakh o l’internamento degli attivisti politici. Il Male, se piace ai «buoni», è accettabile.
L’ateneo di Liegi introduce un corso di «Durabilità e transizione», con crediti obbligatori, nel quale si sostiene che i soli responsabili dei mali ecologici globali siano i maschi occidentali credenti. Dopo le polemiche, la beffa: «Li definiremo solo uomini “patriarcali”».