2020-04-15
Neanche la quarantena arresta il mercato dei costumi da bagno
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Complici una rinnovata comunicazione social e sconti fino al 50%, lo swimwear continua a trovare clienti. Questa primavera il sole si prende sul balcone o in giardino sì, ma con un bikini appena acquistato. La sostenibilità rimane obiettivo primario del mondo della moda. Ecco quattro brand ecosostenibili da non perdere. Happy Socks lancia una collezione dedicata al simpatico Spongebob con capi per bambini e per adulti. Lo speciale contiene tre articoli e gallery fotografiche.Secondo le previsioni, il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno dei costumi da bagno. Entro il 2025, il business dello swimwear avrebbe dovuto raggiungere i 29 miliardi di dollari. Poi però è arrivato il coronavirus. Con l'arrivo di febbraio - e le prime avvisaglie in merito al propagarsi del Covid19 - le consegne di nuova merce si sono frenate, registrando nel mese di marzo un meno 18%. Questo non significa certo che il mercato sia in una fase di stallo. La primavera 2020 vede così un ritorno al bikini che negli Stati Uniti e in Inghilterra rappresentano rispettivamente il 65% e il 68% dell'offerta. Il triangolo e la fascia sembrano essere le soluzioni più amate, mentre per quanto riguarda gli slip il consenso si divide tra modelli a vita alta e a copertura totale, l'importante è che siano super sgambati (in perfetto stile anni Ottanta). Il taglio alla brasiliana, o addirittura il perizoma, sembrano non interessare più. Il nero resta invece il colore più amato in giro per il mondo, rappresentando oltre il 30% delle vendite sul mercato americano, ma sono le stampe a interessare il maggior numero di clienti.Per incentivare la clientela ad acquistare questo tipo di prodotto, un numero sempre maggiore di brand ha deciso di fare sconti. Nel mese di marzo, l'commerce di J.Crew aveva pubblicato un'offerta fino al 50% soltanto un giorno dopo aver messo online i suoi costumi da bagno. Insomma, senza un piccolo incentivo è difficile riuscire a convincere i clienti in quarantena a investire su capi da vacanza. Anche il marchio di «fast fashion» Fashion Nova, che in questo periodo era impegnato nella pubblicazione della sua nuova collezione, ha deciso di frenare la messa online dei costumi da bagno, complice anche il rinvio del Coachella, il festival musicale che si tiene ogni anno nel deserto. Anche la comunicazione social dei marchi è cambiata a causa della quarantena. Se l'anno scorso ci siamo trovati di fronte a termini come «must have», «sold out» e «wait list», i brand di costumi da bagno oggi offrono consigli su come abbronzarsi dal balcone o dal giardino di casa, o giocano sul concetto di «luoghi di sogno» con servizi fotografici scattati mesi prima in tutte quelle location che al momento sembrano incredibilmente lontane. Per attirare l'attenzione della clientela più giovane - la Generazione Z - Tik Tok sembra essere la piattaforma preferita da molteplici marchi. Attraverso musiche e challenge virali è infatti possibile convincere milioni di consumatori, come hanno già dimostrato alcune maison del lusso negli ultimi mesi. I Millennials, ancora affezionati a Instagram, si trovano invece a scorrere tra foto scattate davanti allo specchio di casa, come quelle della modella Emily Ratajkowski, impegnata a promuovere la nuova collezione del suo brand «Inamorata». La quarantena non ha certo però fermato il trend più importante che ha plasmato la moda nell'ultimo anno: la sostenibilità. Leader di questo movimento è sicuramente Reformation, il cui mantra è: «Siamo la soluzione più ecosostenibile, dopo essere nudi».
Manfred Weber e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
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L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.