2021-07-28
Mps, si fa avanti un solo pretendente
Accelerazione nell'indagine sui crediti deteriorati, acquisite nuove carte a Siena Carige ritorna in Borsa dopo due anni e perde il 57% rispetto ai valori 2018.Davanti a Rocca Salimbeni non c'è la fila. Solo il fondo Apollo ha, infatti, chiesto l'accesso alla data room predisposta da Mps e dai suoi advisor per la ricerca di «partner industriali» in vista di una possibile fusione che beneficerebbe delle misure fiscali (Dta) previste dall'ultima legge di bilancio. A dirlo è stata ieri la viceministra dell'Economia Laura Castelli in audizione alla commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche ripercorrendo le diverse fasi e i problemi del Monte in questi ultimi anni. La Castelli ha ricordato che Bruxelles non si è ancora pronunciata sul piano presentato a dicembre 2020 vista la sua natura transitoria «che si basa sul mancato perfezionamento di un'aggregazione». Il verdetto della Commissione potrebbe arrivare solo dopo la definizione futura della banca e dovrà comunque tenere conto del mancato rispetto di alcuni impegni presi nel passato (fra cui quelli su redditività ed equilibrio costi e ricavi) e quindi di eventuali misure di compensazione. «Le interlocuzioni tra gli uffici del ministero e quelli della Commissione Ue sono in corso e i secondi, in particolare, attendono di sapere se si concretizzi o meno l'ipotesi di un'aggregazione di Mps con altre operazioni per poter valutare, in un quadro sufficientemente chiaro e stabile, le proposte di revisione degli impegni presentati nell'ambito del piano industriale», ha spiegato il viceministro. Che quando si è aperta la sessione di domande e risposte ha chiesto di secretare l'audizione. Mentre la banca attende l'esito dello stress test di venerdì che metterà in evidenza la reale mancanza di capitale, ci sono novità dal fronte giudiziario. La Procura di Milano, secondo quanto ha scritto ieri il Corriere Fiorentino, ha inviato nella sede del Monte a Siena gli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf di Roma per acquisire la documentazione utile ai fini dell'inchiesta sulla tempestiva contabilizzazione delle perdite sui crediti deteriorati. Inchiesta che vede indagati con l'ipotesi di falso in bilancio gli ex vertici della banca, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. I pm Roberto Fontana e Giovanna Cavalieri puntano a chiudere l'inchiesta dopo l'estate.Così come a Siena il futuro resta incerto, anche a Genova si naviga ancora a vista. L'altra «cenerentola» del sistema bancario italiano, Carige, ieri è infatti tornata in Borsa dopo due anni e mezzo di stop a seguito del commissariamento della Bce concluso con il salvataggio del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd). Lo stesso che ora ha rimesso in vendita l'istituto ligure. Il titolo, dopo una seduta passata senza definire un valore ai 755 miliardi di azioni del capitale, ha chiuso la seduta a 0,6318 euro con un calo dello 57,8% rispetto agli 1,5 euro dell'ultimo prezzo registrato a dicembre 2018 corretto in base al raggruppamento delle azioni avvenuto successivamente. La capitalizzazione passa dagli 83 milioni di allora agli attuali 477,2 milioni.Il Fitd e lo schema volontario del Fitd hanno in carico i titoli a 0,17 euro per azione, mentre il secondo azionista, Cassa centrale banca, che ha deciso di non esercitare le opzioni per arrivare al controllo di Carige, ha il suo 8,3% in bilancio a 0,60 euro per azione. Nonostante la gestione commissariale e una manovra patrimoniale da 900 milioni, la banca avrà bisogno di un'ulteriore ricapitalizzazione da 400 milioni per rispettare i requisiti patrimoniali imposti da Francoforte. Nel prospetto di quotazione si legge che, sebbene il Fitd abbia dato mandato a Deutsche Bank di trovare un acquirente, «non vi è certezza circa se e quando» la fusione avrà luogo.